Will Smith ha iniziato ufficialmente la promozione del suo nuovo film, Emancipation – Oltre la libertà, ed ha avuto modo di riflettere sulla possibilità che alcuni spettatori non siano ancora pronti al suo ritorno sullo schermo dopo la famigerata questione dello schiaffo a Chris Rock durante gli ultimi Oscar.
Emancipation, che arriverà su Apple TV+ il prossimo 9 dicembre, segna infatti il ritorno di Smith alla recitazione non solo dopo lo spiacevole incidente avvenuto sul palco del Dolby Theatre, ma anche dopo la vittoria – avvenuta quella stessa notte – dell’Oscar come miglior attore protagonista per il suo ruolo in King Richard.
“Capisco perfettamente: se qualcuno non è pronto, lo rispetterei assolutamente e concederei loro il tempo necessario per sentirsi pronti”, ha detto Smith al giornalista Kevin McCarthy (via Variety) quando gli è stato chiesto quali parole avrebbe rivolti agli spettatori che non si sentono ancora preparati al suo ritorno al cinema.
“La mia più grande preoccupazione, però, è la squadra che ha lavorato a questo film: Antoine Fuqua ha realizzato quello che penso sia il più grande lavoro di tutta la sua carriera. Le persone coinvolte in questo film hanno svolto alcuni dei migliori lavori della loro intera carriera e spero davvero, nel profondo, che le mie azioni non penalizzino loro e il loro lavoro. In questo momento, è questo che mi sta più a cuore”.
Poi ha aggiunto: “Spero che il progetto nel suo insieme… La forza del film, l’attualità della storia… Spero davvero che il bene che si può fare riesca almeno ad aprire il cuore delle persone per vedere, riconoscere e supportare gli incredibili artisti dentro e intorno a questo film”.
La sinossi ufficiale di Emancipation – Oltre la libertà
Emancipation – Oltre la libertà (qui il trailer ufficiale), diretto da Antoine Fuqua, racconta la storia incredibile di Peter (Will Smith), un uomo nato schiavo che fugge dalla schiavitù affidandosi al suo ingegno, alla sua fede incrollabile e all’amore profondo per la sua famiglia per tentare in tutti i modi di eludere i cacciatori a sangue freddo e sopravvivere alle spietate paludi della Louisiana alla ricerca della libertà.
Il film si ispira alle foto della schiena di “Whipped Peter” (Peter il fustigato) scattate durante una visita medica dell’esercito dell’Unione e pubblicate nel 1863 su Harper’s Weekly; in particolare, una delle immagini nota come “La schiena flagellata” (The Scourged Back), che mostra la schiena nuda di Peter completamente ricoperta da cicatrici, frutto di tutte le frustate ricevute dai suoi schiavisti, contribuì alla crescente opposizione pubblica alla schiavitù.