Dopo l’apparizione di Eddie Brock/Venom (Tom Hardy) alla fine di Spider-Man: No Way Home, gli sceneggiatori del film, Erik Sommers e Chris McKenna, hanno discusso della possibilità che il Protettore Letale appaia nel Marvel Cinematic Universe.
All’IGN Fan Fest (via CBR), Sommers ha parlato del cameo di Brock in No Way Home, che ha fatto seguito al personaggio che si muoveva tra gli universi alla fine di Venom: La furia di Carnage. La scena in questione vede Brock in un bar mentre parla dell’apprendimento del MCU prima che lo stesso scompaia.
Tuttavia, lascia dietro di sé un pezzo del suo simbionte. Come ha spiegato Sommers: “Quella scena lascia una porta aperta a infinite possibilità. Invece di vederlo tornare indietro e non vedere nessun simbionte. Quindi consente alcune possibilità eccitanti per quanto riguarda il futuro.”
A Sommers e McKenna è stato quindi chiesto del futuro di Venom nel MCU. “Non ne ho idea”, ha detto McKenna. “Ciò che accadrà va oltre le nostre competenze o responsabilità. Siamo parte di un universo più grande, in cui non siamo gli dei, siamo solo dei mortali.”
McKenna ha anche aggiunto che, dal suo punto di vista, è divertente il fatto che un membro dei Sinistri Sei sia rimasto bloccato in un bar piuttosto che combattere contro Spider-Man.
Quello che c’è da sapere su Spider-Man: No Way Home
Spider-Man: No Way Home (qui la recensione) è uscito nelle sale italiane il 15 dicembre 2021. Il film è diretto ancora una volta da Jon Watts, già regista di Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. Nel cast, oltre a Tom Holland nei panni di Peter Parker, figurano anche Zendaya in quelli di MJ e Jacob Batalon in quelli di Ned, mentre Benedict Cumberbatch torna nei panni di Doctor Strange.
Nel film figurano anche il premio Oscar Jamie Foxx, che torna ad interpretare Electro dopo The Amazing Spider-Man 2 di Marc Webb, così come Alfred Molina, ancora una volta nei panni di Doctor Octopus dopo la sua apparizione in Spider-Man 2 di Sam Raimi. Tra gli altri nemici dell’Uomo Ragno provenienti da altri franchise che figurano nel film, ci sono anche il Green Goblin di Willem Dafoe, il Sandman di Thomas Haden Church e il Lizard di Rhys Ifans.
Per la prima volta nella storia cinematografica di Spider-Man, il nostro amichevole eroe di quartiere è smascherato e non può più separare la sua vita privata dalle grandi responsabilità di essere un Supereroe. Quando chiede aiuto a Doctor Strange, la posta in gioco si fa sempre più rischiosa e lo porterà a scoprire cosa significa realmente essere Spider-Man.