Come riportato da NBC News, Scarlett Johansson ha rilasciato una dichiarazione ufficiale lo scorso 20 maggio riguardo l’attuale controversia legata all’utilizzo di una voce molto simile alla sua da parte della società OpenAI.
Johansson ha dichiarato che nel settembre dello scorso anno, Sam Altman, CEO di OpenAI, l’aveva contattata per proporle di dare voce al sistema ChatGPT 4.0. “Dopo attente riflessioni e anche per motivi personali, ho declinato l’offerta”, ha spiegato Johansson. “Nove mesi dopo, i miei amici, la mia famiglia e il pubblico in generale hanno notato quanto il nuovo sistema chiamato Sky avesse un timbro vocale molto simile al mio”.
OpenAI ha dichiarato che la voce di Sky non è una “imitazione” di quella di Johansson, ma che appartiene ad un’altra attrice professionista che ha utilizzato la propria voce naturale (per questioni di privacy, la società non ha potuto rivelarne l’identità).
Johansson ha aggiunto di essere “scioccata, arrabbiata e incredula che il signor Altman abbia cercato una voce che sembrasse così inquietantemente simile alla mia, al punto che i miei amici più stretti e i media non riuscissero a distinguerla dopo aver ascoltato la demo di Sky”.
Johansson ha anche criticato Altman per un tweet che il CEO ha pubblicato il 13 maggio e che recitava “Her” (“Lei”), chiaro riferimento al film di Spike Jonze del 2013, in cui Johnasson ha prestato la voce a Samantha, il sistema operativo provvisto di intelligenza artificiale di cui si innamora il protagonista Theodore, interpretato da Joaquin Phoenix.
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“Due giorni prima del rilascio della demo di ChatGPT 4.0, il signor Altman ha contattato il mio agente chiedendomi di riconsiderare l’offerta. Prima che potessimo anche solo parlare, il sistema era già stato rilasciato”, ha aggiunto l’attrice.
“Sulla base delle loro azioni, sono stata costretta ad assumere un legale che ha scritto una lettera al signor Altman e una alla società OpenAI, esponendo ciò che avevano fatto e chiedendo di illustrare nel dettaglio il processo esatto attraverso cui avevano creato la voce di Sky. Di conseguenza, seppur con riluttanza, OpenAI ha accettato di rimuovere la voce”.
“In un momento in cui stiamo tutti affrontando il problema dei deepfake e della protezione della nostra immagine, del nostro lavoro e della nostra identità, queste sono questioni che meritano assoluta chiarezza”, ha poi concluso Johansson nella sua dichiarazione. “Attendo una risoluzione sotto forma di trasparenza e l’adozione di una legislazione appropriata per garantire che i diritti individuali vengano protetti”.
