Zack Snyder ha risposto alle accuse secondo cui la maggior parte del supporto a favore della campagna social #ReleasetheSnyderCut guidata dai fan del regista che volevano a tutti i costi la release della versione originale di Justice League – rilasciata poi come Zack Snyder’s Justice League -, sarebbe stato in realtà alimentato dai bot.
Parlando con Rolling Stone (che per primo aveva riportato delle indagini condotte da WarnerMedia in merito alla campagnia social), Snyder ha dichiarato: “Da artista, è stato appagante non solo poter finalmente vedere la realizzazione della mia versione di quel film dopo un periodo molto difficile della mia vita, ma anche vedere che è stata davvero ben accolta. Sono grato sia alla community dei fan che alla Warner Bros. per aver permesso che ciò accadesse. Soffermarsi sulle negatività e sulle voci di corridoio non serve a nessuno”.
Riguardo, invece, alle donazioni fatte sempre dai suoi fan alla Fondazione Americana per la Prevenzione del Suicidio (in memoria della figlia del regista che nel 2017 si tolse la vita, movito che spinge Snyder ad abbandonare la produzione di Justice League), il regista ha aggiunto: “Se questo è davvero un articolo equilibrato, spero che tutto il buon lavoro svolto dal fandom venga rappresentato”.
Anche Ray Fisher, interprete di Cyborg nel DCEU, ha commentato le accuse secondo cui la campagna #ReleasetheSnyderCut sia stata alimentata da profili fake, ma ha anche commentato le voci – riportate sempre nell’articolo di Rolling Stone – secondo cui Zack Snyder abbia cercato di far togliere i nomi dei produttori Geoff Johns e Jon Berg dalla nuova versione del film.
Dal canto suo, Snyder ha dichiarato che “voleva che i nomi fossero rimossi solamente perché la sua versione non era il film in cui Johns e Berg credevano, che avevano sviluppato o che avevano contribuito a realizzare”. Per quanto riguarda invece Fisher, che in passato aveva pubblicamente denunciato l’atteggiamento tossico di Joss Whedon durante le riprese aggiuntive di Justice League (Whedon venne chiamato a sostituire Snyder dopo che quest’ultimo aveva abbandonato il progetto), Rolling Stone sostiene che Fisher avrebbe denunciato Whedon “cinque giorni dopo che Snyder aveva fatto un ultimo tentativo per rimuovere i nomi di Johns e Berg dal film”, sottolineando che molte delle fonti intervistate sul presunto accaduto credono che Fisher e Snyder si siano in qualche modo messi d’accordo.
Per Snyder la cosa è “totalmente falsa”, mentre Fisher è intervenuto su Twitter dopo che la rivista ha scritto che l’attore “si era rifiutato di commentare”. Attraverso il suo profilo ufficiale, Fisher ha scritto: “Rolling Stone e Tatian Siegel (autrice del report di Rolling Stone, NdR) devono correggere immediatamente questo articolo! Né io né i miei rappresentati ci siamo MAI ‘rifiutati di rilasciare un commento a Rolling Stone’. Per di più, questo tipo di giornalismo all’insegna delle voci di corridoio è offensivo, pericoloso e volutamente privo di fondamento. Responsabilità > Intrattenimento”.
.@RollingStone and @TatianaSiegel27 need to amend this article immediately!
Neither myself, nor anyone on my team, EVER “declined to comment to Rolling Stone.”
Furthermore, this type of rumor-mill reporting is offensive, dangerous, and willfully evasive of fact.
A>E pic.twitter.com/HtOt4D6A9b
— Ray Fisher (@ray8fisher) July 19, 2022
A questo punto è intervenuto, sempre su Twitter, Noah Shachtman, caporedattore di Rolling Stone, che ha condiviso una delle tante mail inviate ai rappresentati di Ray Fisher. Come si può leggere, la Siegel avrebbe chiesto all’attore un commento sulla vicenda 24 ore prima dell’uscita dell’articolo, facendo presente ai suoi agenti con un’altra email che “la scadenza fissata alle 17:00 era passata”.
Here is one of several emails @RollingStone sent your reps. https://t.co/VcW1Td2c0E pic.twitter.com/oYhUVN04uV
— Noah Shachtman (@NoahShachtman) July 19, 2022
A questo punto, Fisher ha accusato Shachtman di aver eliminato dall’immagine pubblicata “la parte in cui la Siegel aveva cambiato l’orario di scadenza dalla 18:00 alle 17:00”. L’attore ha scritto: “Cercare di far passare stralci di email per un ‘Beccato!’ non ti porterà da nessuna parte. Rolling Stone, tenete a bada chi lavora per voi. Tutto questo è imbarazzante e amatoriale”. Dopo questo scambio di tweet, l’articolo di Rolling Stone è stato modificato, indicando che Fisher “non ha risposto alla richiesta di un commento”.
Nice try, but you cropped out the part of those emails where @TatianaSiegel27 switched deadlines on my team
Trying to spin half-furnished emails into a “gotcha” will get you nowhere @NoahShachtman @RollingStone please rein in your employees. This is embarrassing and amateurish https://t.co/sJvlah7DsE pic.twitter.com/0Xbhq6vSF4
— Ray Fisher (@ray8fisher) July 19, 2022