Focus Features ha annunciato che sono ufficialmente partite le riprese della rivisitazione del capolavoro Nosferatu il vampiro di Friedrich Wilhelm Murnau ad opera del regista Robert Eggers. Inoltre, è stato anche annunciato l’ingresso nel cast di Aaron Taylor-Johnson (Bullet Train).
Nel film, Bill Skarsgård (IT, Clark) interpreterà il Conte Orlok, mentre Lily-Rose Depp (Il re) sarà la co-protagonista femminile. Inizialmente, il ruolo della figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis era stato affidato a Anya-Taylor Joy, che con Eggers aveva già lavorato nel suo folgorante debutto alla regia, The Witch, e anche nella sua ultima factica cinematografica, The Northman.
Tuttavia, i numerosi impegni dell’attrice – una delle più richieste a Hollywood al momento – non le hanno permesso di riunirsi con Eggers per la terza volta. Al contrario, Skarsgård era sempre stato collegato al progetto.
Nel cast figurano anche Nicholas Hoult (La favorita, Tolkien), Emma Corrin (The Crown, My Policeman) e Willem Dafoe, che tornerà così a lavorare per la terza volta con il regista statunitense: Eggers, infatti, aveva già diretto l’attore in The Lighthouse del 2019 e The Northman del 2022.
Robert Eggers scriverà e dirigerà Nosferatu, che secondo varie indiscrezione sarebbe in fase di sviluppo da quando il regista terminò la lavorazione di The Witch nel 2015. Eggers figurerà anche come produttore insieme a Jeff Robinov, John Graham, Chris Columbus ed Eleanor Columbus figureranno come produttori.
La travagliata storia di Nosferatu il vampiro
Considerato il capolavoro del regista tedesco Friedrich Wilhelm Murnau, nonché uno dei capisaldi del cinema horror ed espressionista, Nosferatu il vampiro è ispirato al romanzo “Dracula“ (1897) di Bram Stoker. Tuttavia, Murnau dovette modificare titolo, nomi dei personaggi (il Conte Dracula che diventa il Conte Orlok, interpretato da Max Schreck) e luoghi (da Londra a Wisborg) per una questione di diritti.
Alla fine, però, il regista venne comunque denunciato dagli eredi di Stoker, perdendo la causa per violazione del diritto d’autore: venne condannato a distruggere tutte le copie della pellicola, nonostante una copia “clandestina” che venne messa salvata da lui stesso e che permise al film di sopravvivere.