martedì, Marzo 21, 2023
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Lightyear, Pete Docter sul flop del film: “Abbiamo chiesto troppo ai fan”

Pete Docter, il direttore creativo della Pixar, ha parlato per la prima volta del flop di Lightyear, sostenendo che forse le aspettative del pubblico erano troppo alte.

L’accoglienza riservata a Lightyear – La vera storia di Buzz, il film Disney/Pixar uscito nelle sale lo scorso anno, non è stata di certo delle migliori. Secondo il direttore creativo della Pixar, però, l’insuccesso del film è legato al fatto che le le aspettative del pubblico fossero troppo alte.

Parlando con The Wrap, Pete Docter – che ha co-diretto Monsters & co., Up, Inside Out e Soul per la Pixar prima di diventarne il CCO – ha parlato del motivo per cui pensa che Lightyear sia stato accolto male.

Il film del 2022 era in parte collegato all’universo di Toy Story, ma in realtà raccontava la storia del “vero” Buzz Lightyear, l’esploratore spaziale umano che ha ispirato il giocattolo protagonista dell’amatissimo franchise d’animazione.

All’uscita del film, i fan non si sono riversati nelle sale; oggi, il film è considerato ufficialmente un box-office bomb. Dal canto suo, Docter pensa che l’accoglienza riservata al film – tutt’altro che eccezionale – sia dovuta al fatto che probabilmente il pubblico avesse delle aspettative completamente diverse.

“Ci siamo interrogati molto sul perché tutti noi amiamo il film”, ha spiegato Docter. “Adoriamo i personaggi e adoriamo la premessa. In termini di ciò che è andato storto… Forse abbiamo chiesto troppo al pubblico. Quando sentono Buzz, pensano: “Fantastico, dove sono Woody, Mr. Potato e Rex?’. Si aspettano un altro Toy Story… Poi vedono il film, uno sci-fi vero e proprio, e pensano: ‘Cosa???'”.

Docter ha continuato dicendo che anche se i fan conoscevano l’idea completa alla base del film, c’erano comunque troppe altre cose che si aspettavano di vedere.

“Anche se conoscevano la trama, si erano informati ecc… Per loro è come se avessimo preso troppo le distanze, sia nel concept, sia nel modo in cui i personaggi sono stati disegnati e ritratti sullo schermo”, ha affermato Docter.

“Era molto più di un film di fantascienza. E Angus MacLane, il regista, ha ovviamente preso molto seriamente la cosa… Ha voluto rappresentare quei personaggi come personaggi reali, ed era giusto così. I personaggi di Toy Story sono molto più ampi, quindi penso che ci sia stato come uno scollamento tra ciò che la gente voleva/si aspettava e ciò che gli stavamo effettivamente dando”.

Tutto quello che c’è da sapere su Lightyear

L’avventura Disney e Pixar Lightyear – La vera storia di Buzz (qui la recensione) racconta le origini di Buzz Lightyear, l’eroe che ha ispirato il giocattolo di Toy Story, e segue il leggendario Space Ranger dopo essere rimasto bloccato su un pianeta ostile a 4,2 milioni di anni luce dalla Terra insieme al suo comandante e al loro equipaggio. Mentre Buzz cerca di trovare un modo per tornare a casa attraverso il tempo e lo spazio, si uniscono a lui un gruppo di ambiziose reclute e il suo irresistibile gatto robot di compagnia, Sox. L’arrivo di Zurg, una presenza imponente con un esercito di robot spietati e un fine misterioso, complica le cose e mette a rischio la missione.

Lightyear – La vera storia di Buzz è diretto da Angus MacLane (co-regista di Alla Ricerca di Dory) ed è prodotto da Galyn Susman (Toy Story: Tutto un altro mondo). La colonna sonora del film è firmata dal premiato compositore Michael Giacchino (The BatmanUp).

Nella versione italiana del film, prestano le proprie voci Alberto Boubakar Malanchino (Buzz Lightyear), Ludovico Tersigni (Sox), Esther Elisha (Alisha Hawthorne) e Linda Raimondo che interpreta un cameo. Inoltre, i piloti della Scuderia Ferrari Charles Leclerc e Carlos Sainz interpretano un cameo rispettivamente nella versione italiana e spagnola del film.

Stefano Terracina
Stefano Terracina
Cresciuto a pane, latte e Il Mago di Oz | Film del cuore: Titanic | Il più grande regista: Stanley Kubrick | Attore preferito: Michael Fassbender | La citazione più bella: "Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile." (A Beautiful Mind)

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