La Sony Pictures ha annunciato che il quinto capitolo di Insidious, il franchise horror creato da James Wan e Leigh Whannell, si intitolerà Insidious: The Red Door.
Il titolo – che in origine era Insidious: Fear the Dark – sembra suggerire un ritorno alle origini della saga: le porte rosse, infatti, ricoprono un ruolo chiave all’interno del franchise, dal momento che nell’Altrove (il luogo abitato dalle anime tormentate dei morti) servono come porte d’accesso in grado di condurre al covo dei principali antagonisti dei primi due film, ma anche come percorsi verso l’Aldilà stesso. È anche a causa delle porte rosse che la famiglia Lambert è stata perseguitata così a lungo nel corso degli anni.
Nel prequel del 2018, Insidious: L’ultima chiave, infatti, l’investigatrice paranormale – nonché personaggio fulcro del franchise – Elise Rainier (Lin Shaye) apre accidentalmente una porta che conduce alla casa dei Lambert, dimenticandosi di chiuderla mentre torna nel mondo reale dopo aver sconfitto il demone. Le sue azioni condannano inavvertitamente la famiglia alla persecuzione da parte di oscure presenza, oltre a molteplici viaggi nell’Aldilà nel tentativo di ritrovare la pace.
La data di uscita di Insidious: The Red Door è fissata per il 7 luglio 2023.
1Tutto quello che c’è da sapere su Insidious 5
Il quinto capitolo di Insidious sarà ambientato circa dieci anni dopo gli eventi narrati in Oltre i confini del male – Insidious 2, uscito nel 2013. Nel nuovo film, che per la prima volta non sarà sceneggiato da Whannell ma bensì da Scott Teems (Halloween Kills), il protagonista dovrebbe essere Dalton, il figlio di Josh e Renai Lambert (Rose Byrne), che adesso frequenterà il collega e si ritroverà a dover fare i conti con la sua capacità di viaggiare lungo il piano astrale.
Il primo film della saga è uscito nelle sale nell’aprile 2011 ed è stato un grande successo, ottenendo recensioni generalmente positive da parte di critica e pubblico e arrivando a conquistare poco meno di 100 milioni di dollari al botteghino. Il suo successo non solo ha aiutato a lanciare le carriere di Wan e di Whannell, ma ha anche contribuito ad accrescere l’incredibile status della Blumhouse.