martedì, Ottobre 8, 2024
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Guillermo del Toro parla della propria versione di Pinocchio in stop-motion

Il regista Guillermo del Toro torna a parlare di un progetto al quale tiene molto: la propria versione di Pinocchio in stop-motion, da non confondere assolutamente con la versione live-action che sta realizzando per la Disney Sam Mendes. Nella visione del regista, la storia narrata da Collodi dovrebbe essere raccontata in un modo completamente sovversivo, ambientandolo durante l’ascesa della dittatura in Italia, utilizzando una formula che aveva già riscosso successo con il precedente lungometraggio di del Toro Il Labirinto del Fauno.

Dopo le recensioni positive riscosse al Festival di Venezia con il suo The Shape of Water, del Toro torna a rilasciare delle dichiarazioni sul progetto alla stampa, come riporta la rivista Indiewire: 

Ho cercato dei finanziamenti per dieci anni. Avevamo i pupazzi, avevamo il design. Ma riesco sempre o quasi sempre a complicare la mia vita. Nessuno dei film che desidero realizzare è facile. E non appartengono a niente di ciò che la gente vuole fare, comunque. Nessuno voleva fare film sui supereroi quandoho realizzato Hellboy, nessuno voleva fare film sui mostri quando ho girato Pacific Rim. Quando ho annunciato Pinocchio ho ricevuto molte chiamate: “yeah, ma è ambientato durante l’ascesa di Mussolini, è un Pinocchio anti-fascista. Se avete 35 milioni di dollari e volete fare felice un messicano, sono qui

Se Guillermo del Toro riuscirà o meno a realizzare il progetto, lo scopriremo solo con il tempo e in base all’esito di The Shape of Water.

Viaggio allucinante sarà il prossimo film di Guillermo del Toro

Circa un anno e mezzo fa è stato annunciato che la 20th Century Fox e la Lightstorm Entertainment di James Cameron avrebbero prodotto un remake di Viaggio Allucinante, film del 1966 diretto da Richard Fleischer, per la regia di Guillermo del Toro, e che uscirà nelle sale nel 2020 (inizialmente era stata programmata un’uscita a fine 2019).

Stando alle prime indiscrezioni, il film sarà realizzato attraverso l’utilizzo delle medesime tecnologie 3D sviluppate da Cameron per Avatar. La sceneggiatura porterà la firma di Del Toro e di David Goyer (che insieme a lui ha già scritto Blade II). Alla produzione ci saranno Cameron,  Jon Landau, Ray Sanchini e Goyer in qualità di produttore esecutivo.

Vi terremo aggiornati non appena saranno disponibili nuovi dettagli. Di seguito la sinossi ufficiale del film originale:

L’agente dell’Fbi Grant è in attesa dell’arrivo di uno scienziato, Jan Benes, il quale ha scoperto il modo di rendere duraturo un processo di miniaturizzazione che, allo stato attuale, consente di ridurre oggetti ed essere umani a dimensioni microscopiche per la durata di sessanta minuti. Ma proprio mentre Benes sta giungendo, ignoti ne attentano la vita e lo scienziato rimane in stato di coma per un ematoma al cervello. Per salvarlo da sicura morte non c’è altra possibilità che operare il cervello dall’interno e pertanto i responsabili dell’Fbi decidono di miniaturizzare un sommergibile con a bordo il dottor Duval, il dottor Michaels, l’assistente Cora Peterson, il comandante Bill Owens e l’agente Grant, quest’ultimo incaricato di prevenire un altro attentato alla vita di Benes.

Immesso il sommergibile miniaturizzato nel corpo di Benes per mezzo di una iniezione, il suo arduo cammino nel corpo dello scienziato viene seguito dall’esterno attraverso del rilievi radar. Il viaggio è assai pericoloso e a stento, e dopo diversi incidenti, la spedizione riesce a raggiungere il cervello e a compiere felicemente l’operazione. Nel frattempo Grant ha avuto modo di smascherare uno dei due chirurghi, il dottor Michaels, impedendogli di nuocere ancora alla vita dello scienziato. Rimasti privi del sommergibile, distrutto dagli anticorpi, i quattro superstiti riescono ad uscire dal corpo di Benes allo scadere dei sessanta minuti a loro disposizione.

Ludovica Ottaviani
Ludovica Ottaviani
Imbrattatrice di sudate carte a tempo perso, irrimediabilmente innamorata della settima arte da sempre | Film del cuore: Lo Chiamavano Jeeg Robot | Il più grande regista: Quentin Tarantino | Attore preferito: Gary Oldman | La citazione più bella: "Le parole più belle al mondo non sono Ti Amo, ma È Benigno." (Il Dormiglione)

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