La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto su Hollywood che, purtroppo, continua a farsi sentire ancora oggi (basti pensare all’ennesimo rinvio di Morbius). Lo stato d’emergenza ha spinto numerosi studi cinematografici a prendere decisioni uniche e per certi versi inaspettate in merito ai film che sono stati distribuiti negli ultimi due anni.
Uno degli esempi più controversi in tal senso è stato sicuramente Black Widow, uscito in contemporanea nelle sale e sulla piattaforma di streaming Disney+ con Accesso Vip a luglio dello scorso anno, decisione che come ben sappiamo ha anche portato ad una causa intentata da Scarlett Johansson ai danni di Walt Disney Studios, che alla fine si è risolta con un accordo tra le parti.
All’epoca del contenzioso, la Johansson sosteneva che il suo accordo con la Marvel – sussidiaria della Disney – prevedeva un’uscita del film esclusivamente nelle sale: il suo compenso, infatti, sarebbe dipeso in larga parte dalla performance del film al box office globale. Dei cinque film dei Marvel Studios usciti nel 2021, il cinecomic dedicato a Vedova Nera è stato l’unico reso disponibile con Accesso VIP in contemporanea con la distribuzione al cinema.
Ora, in base ad un nuovo report di Deadline, veniamo a conoscenza del fatto che, secondo una recente stima, Black Widow ha perso più di 600 milioni per colpa della pirateria. Secondo i dati riportati dalla fonte, il cinecomic di Cate Shortland sarebbe stato scaricato illegalmente più di 20 milioni di volte, causando una perdita stimata di 600 milioni solo in entrate Disney+.
Ciò potrebbe giustificare il motivo per cui, in seguito all’uscita di Black Widow, la Disney non ha più optato per la distribuzione congiunta (in sala e in streaming) dei suoi titoli in uscita. L’ultimo film distribuito secondo tale modalità è stato Jungle Cruise, arrivato al cinema e su Disney+ sempre a luglio dello scorso anno.