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Anne Heche è morta: addio all’attrice di Sei giorni, sette notti e Psycho

Si è spenta all'età di 53 anni l'attrice Anne Heche, nota per film quali Donnie Brasco, Vulcano - Los Angeles 1997, Sei giorni, sette notti e Psycho.

Apprendiamo da People la notizia della tragica scomparsa di Anne Heche, attrice, regista e sceneggiatrice statunitense. Lo scorso 5 agosto, l’attrice è rimasta coinvolta in un grave incidente stradale: una settimana dopo, il 12 agosto, la famiglia, attraverso un comunicato ufficiale, ha dichiarato l’attrice “cerebralmente morta”; lo stesso giorno, le macchine che la tenevano in vita sono state staccate e la famiglia ne ha ufficializzato la morte. L’attrice aveva 53 anni.

Nata nell’Ohio il 25 maggio 1969, Anne Heche è divenuta celebre grazie al doppio ruolo delle gemelle Marley e Vicki Hudson nella soap opera statunitense di grande successo Another World (nota in Italia col titolo Destini), che le ha permesso di vincere anche un Emmy Award come miglior giovane attrice in una serie drammatica. Il debutto sul grande schermo, invece, è avvenuto nel 1993, nel film Le avventure di Huck Finn, ispirato dal celebre romanzo per ragazzidi Mark Twain e prodotto da Walt Disney Studios. Nel 1996 ha partecipato al film tv a episodi If These Walls Could Talk al fianco di Demi Moore, Sissy Spacek e Cher, che ripercorre le storie di tre donne che affrontano l’aborto in contesti sociali e politici diversi (la Heche era protagonista del segmento “1996”).

Il successo è arrivato a partire dalla metà degli anni ’90, quando ha preso parte ad una serie di pellicole di molto note quali Donnie Brasco, Vulcano – Los Angeles 1997, So cosa hai fatto e Sesso & Potere, tutti usciti nel 1997. L’anno successivo, invece, si fa è fatta notare grazie a Sei giorni, sette notti al fianco di Harrison Ford (probabilmente il suo ruolo più celebre), a Il tempo di decidere con Vince Vaughn e Joaquin Phoenix, e al chiacchierato remake shot-for-shot di Psycho di Alfred Hitchcock ad opera di Gus Van Sant (in cui le è stato affidato l’iconico ruolo di Marion Crane, che nell’originale era interpretata da Janet Leigh).

Nel 2000 ha diretto uno degli episodi di If These Walls Could Talk 2, sequel di If These Walls Could Talk, che questa volta, a differenza del predecessore, affrontava il tema dell’omosessualità femminile in epoche diverse. In campo televisivo, la Heche è apparsa anche in numerose serie tv di successo, tra cui Ally McBeal, Everwood e Nip/Tuck, mentre dal 2006 al 2008 è stata la protagonista di Men in Trees e nel 2015 di Dig.

La vita privata di Anne Heche è stata particolarmente turbolenta, spesso al centro del gossip. Il padre è morto di AIDS quando lei aveva 14 anni (in seguito rivelerà di aver subito abusi da parte sua quando era ancora una bambina), e nello stesso anno perde anche il fratello Nate a causa di un incidente stradale. Sua sorella Cynthia, invece, era morta pochi mesi dopo la nascita per un problema al cuore, mentre nel 2006 un’altra sua sorella, Susan, è morta per un cancro al cervello. L’attrice non ha mai nascosto di aver sofferto di disturbi mentali che fortunatamente, dopo molti anni, è riuscita a lasciarsi alle spalle e a superare.

Dopo una relazione con Steve Martin durata due anni, nel 1997 iniziò una storia d’amore con Ellen DeGeneres, che catalizzò l’attenzione dei media statunitense e, inevitabilmente, alimentò la sua popolarità. Nonostante si parlò anche di matrimonio, la coppia si separò nel 2000. In seguito, dal 2001 al 2007 è stata sposata con il cameraman Coley Laffoon, da cui ha avuto un figlio (Homer), mentre dal 2007 al 2018 è stata la compagna dell’attore James Trupper, da cui ha avuto un altro figlio (Atlas).

Nel 2020, in occasione della sua partecipazione alla 29esima edizione del programma tv Dancing with the Stars, la Heche rivelò per la prima volta che la sua relazione con la DeGeneres ostacolò fortemente la sua carriera: dopo il successo ottenuto alla fine degli anni ’90, infatti, l’attrice lavorò principalmente in produzione cinematografiche indipendenti.

Stefano Terracina
Stefano Terracina
Cresciuto a pane, latte e Il Mago di Oz | Film del cuore: Titanic | Il più grande regista: Stanley Kubrick | Attore preferito: Michael Fassbender | La citazione più bella: "Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile." (A Beautiful Mind)

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