Durante l’ormai noto Sony Hack, vennero a galla una serie di indiscrezioni secondo le quali Andrew Garfield sarebbe stato licenziato dal franchise di The Amazing Spider-Man dopo essersi rifiutato di prendere parte ad un evento in cui sarebbe stato annunciato il terzo film della saga. Stando a quanto venne fuori all’epoca, Garfield non aveva intenzione di partecipare all’evento a causa dell’insuccesso dei primi due episodi.
Adesso, in una recente intervista con The Guardian, l’attore ha avuto modo di spiegare come sono andate realmente le cose: “No, le cose non sono andate così. Sono orgoglioso di poter dire che non sono sceso ad alcun tipo di compromesso. Sono sempre stato me stesso. E forse questo può essere stato un problema per qualcuno.”
Andrew Garfield: “Dire addio a Spider-Man mi ha spezzato il cuore”
Poi ha aggiunto: “Ho letto i libri sulla mitologia di Joseph Campbell e James Hillman. Quando ho avuto il ruolo di Spider-Man ho pensato: “È fantastico, terrificante, incredibile. Mi è stata data una responsabilità: allungare la mano fuori dal grande schermo e metterla sulle spalle del pubblico più giovane. È un dono per me ma anche un grande peso da portare. Ma sono felice”. Ho pensato che se riuscivo ad infondere questa conoscenza e questa saggezza in Spider-Man, potevo influenzare profondamente il giovane pubblico. Questa è sempre stata la mia intenzione ed è quello che ho provato a fare. Avevo 25 anni ed ero ingenuo. Non sapevo davvero come andassero le cose quando si ha a che fare con la produzione di uno di questi film ad alto budget.”
Cosa ne pensate?