Ridley Scott ha rivelato di essersi arrabbiato molto quando ha scoperto che James Cameron avrebbe realizzato un sequel di Alien del 1979.
Intervistato da Deadline in occasione della promozione di Napoleon, Scott ha ricordato di aver parlato con Cameron al telefono decenni fa, poco dopo che il regista era stato scelto per dirigere un sequel Aliens del 1986.
“Quando ho saputo che qualcun altro lo stava facendo, in realtà stavo cercando io stesso di sviluppare qualcosa”, ha rivelato Scott. “Quando Jim mi ha chiamato è stato molto gentile, ma ha detto: ‘È tosta, la tua creatura è unica. È difficile renderla di nuovo spaventosa, ora che è diventata qualcosa di familiare’. E così mi disse che avrebbe puntato più sull’azione, che sarebbe stato un film militare, in un certo senso. Quella è stata la prima volta che ho pensato: ‘Benvenuto a Hollywood, Ridley'”.
Quando gli è stato chiesto come si sentisse dopo aver terminato la conversazione, Scott ha ammesso: “Ero incazzato. Non lo dissi a Jim, ma ero ferito. Sapevo di aver fatto qualcosa di molto speciale, di unico… Ero ferito, profondamente ferito, perché in quel momento penso di essere stato danneggiato perché stavo ancora cercando di riprendermi da Blade Runner. Pensavo di aver fatto qualcosa di davvero speciale, e invece le anteprime erano state un disastro. E così la mia versione del film fu relegata ad uno scaffale per quasi, credo 10 o 12 anni, finché non è stata scoperta per caso al Santa Monica Film Festival”.
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Per ritrovare fiducia nel suo mestiere, Scott ha rivelato di aver “fatto un sacco di flessioni, giocato a tennis e pensato al film successivo, che all’epoca sarebbe stato il fantasy Legend.
In merito al rapporto con Cameron, invece, Scott ha detto che non c’è assolutamente ostilità o rivalità tra loro due. “Jim e io parliamo spesso”, ha sottolineato. “Non siamo proprio amici, ma parliamo molto. È un bravo ragazzo”.