È stato presentato a Roma alla Casa del Cinema il nuovo film di Nicole Garcia Mal di Pietre, in uscita nelle sale italiane il prossimo 13 aprile, alla presenza della regista stessa e dell’autrice del libro da cui è stato tratto il film, Milena Agus.
La regista, che definisce il romanzo della Agus come “un grande regalo”, racconta di aver letto il libro in un viaggio in aereo da Orly a Marsiglia e, non appena sbarcata, di aver chiamato gli addetti ai lavori acquistarne i diritti. Pur preferendo la regia su soggetti “originali”, la Garcia ha deciso di voler intraprendere un adattamento cinematografico del libro, infatti afferma che “c’era qualcosa per me in quel libro” soprattutto nel personaggio di Gabrielle – interpretato da Marion Cotillard – una donna alla disperata ricerca della “cosa più grande”, del vero amore.
Milena Agus sottolinea il fatto che, pur mancando nel film il paesaggio della Sardegna – dove è ambientato il romanzo mentre il lungometraggio è stato interamente ambientato in Francia – e “la spiritosaggine e drammaticità dei Cagliaritani” – ha profondamente apprezzato il modo in cui la Garcia ha plasmato il personaggio di Gabrielle paragonando la sua ricerca e la sua “fissazione” per il vero amore a quella dell’Orlando Furioso di Ariosto nei confronti della sua Angelica.
Mal di Pietre: trailer italiano del film con Marion Cotillard
Un’altra questione che la regista si è trovata ad affrontare nell’adattamento per lo schermo del romanzo della Agus è quello del tempo: il tTempo del cinema non coincide infatti con quello della letteratura e richiede per forza di cose un “tempo del racconto”, come lo definisce lei stessa, che renda la storia nel modo più chiaro e allo stesso tempo intrigante .
Sia la scrittrice che la regista si trovano d’accordo sul concetto di “amore” perpetrato dal personaggio di Gabrielle. “Non è da pazzi desiderare l’amore ideale”, sostiene Milena Agus, aggiungendo che il pericolo della follia si palesa solo nel momento in cui non riusciamo a vedere realmente da vicino ciò che ci circonda. Nicole Garcia descrive la ricerca dell’amore come un’ attività che unisce “sacro spirituale”, un evento dalla connotazione “quasi mistica” e aggiunge “la più bella ricerca che si possa fare”.
Il film è prodotto da Alain Attal e vede la produzione esecutiva di Les Productions du Trèseor, mentre la sceneggiatura è firmata dalla stessa Nicole Garcia e da jacques Fieschi. Il lungometraggio vede sullo schermo, oltre alla protagonista Marion Cotillard, anche Louis Garrel e Alex Brendemuhl.