Gli Sdraiati è il nuovo film di Francesca Archibugi con protagonisti Claudio Bisio, Antonia Truppo, Gaddo Bacchini, Barbara Ronchi e Ilaria Brusadelli, tutti presenti – insieme al co-sceneggiatore Francesco Piccolo – alla presentazione romana del film, liberamente ispirato al romanzo omonimo di Michele Serra.
Nel libro – come del resto nel film – si raccontano le vicende del conduttore TV Giorgio Selva (Bisio) il quale, dopo la separazione dalla moglie, ha ottenuto l’affido condiviso del figlio Tito (Bacchini), un adolescente turbolento che il padre vede sempre più come un alieno, chiuso nel suo mondo circoscritto popolato quasi esclusivamente dalla banda di amici che ha. Ma la loro disordinata quotidianità viene sconvolta dall’arrivo di Alice (Brusadelli), la nuova compagna di classe figlia di Rosalba (Truppo), la ex domestica di casa Selva con la quale Giorgio ha avuto una storia, proprio 17 anni prima. Il destino sembra quindi riservare all’uomo e a suo figlio la più ardua delle sfide: crescere e maturare insieme.
Il film uscirà in 300 copie in tutti i cinema a partire dal 23 novembre. Il romanzo di Serra nasce come una lunga lettera di un padre mai spedita al figlio: il film ovviamente costruisce invece un percorso diverso, componendo in modo minuzioso e preciso un microcosmo intorno al rapporto esclusivo tra Tito e Giorgio, due rappresentanti di due categorie più ampie: i padri e i figli, divisi – ma allo stesso tempo accomunati – dal loro divario generazionale.
L’emblematico titolo Gli Sdraiati (qui il trailer ufficiale) nasce sicuramente da una percezione che gli adulti hanno nei confronti dei più giovani, una visione che può assumere una connotazione anche negativa per certi versi: ecco perché il film cerca quindi di analizzare il rapporto genitori figli da entrambi i punti di vista, catturandoli in un costante dialogo, appunto, tra generazioni.
Su questi temi legati a Gli Sdraiati abbiamo scambiato quattro chiacchiere insieme alla regista Francesca Archibugi e a una delle interpreti del film, Antonia Truppo, che regala un intensa – quanto inedita – prova d’attrice nei panni di Rosalba, la madre di Alice.
Di seguito la nostra videointervista:
Gli Sdraiati: videointervista a Francesca Archibugi e Antonia Truppo
Forse sono di là, forse sono altrove. In genere dormono quando il resto del mondo è sveglio, e vegliano quando il resto del mondo sta dormendo. Sono gli sdraiati. I figli adolescenti, i figli già ragazzi. Michele Serra si inoltra in quel mondo misterioso. Non risparmia niente ai figli, niente ai padri. Racconta l’estraneità, i conflitti, le occasioni perdute, il montare del senso di colpa, il formicolare di un’ostilità che nessuna saggezza riesce a placare. Quando è successo? Come è successo? Dove ci siamo persi? E basterà, per ritrovarci, il disperato, patetico invito che il padre reitera al figlio per una passeggiata in montagna?
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Fra burrasche psichiche, satira sociale, orgogliose impennate di relativismo etico, il racconto affonda nel mondo ignoto dei figli e in quello almeno altrettanto ignoto dei “dopopadri”. Gli sdraiati è un romanzo comico, un romanzo di avventure, una storia di rabbia, amore e malinconia. Ed è anche il piccolo monumento a una generazione che si è allungata orizzontalmente nel mondo, e forse da quella posizione riesce a vedere cose che gli “eretti” non vedono più, non vedono ancora, hanno smesso di vedere.