A quattro anni di distanza dall’esordio con Mio fratello rincorre i dinosauri, e dopo la parentesi targata Netflix con la serie Fedeltà, Stefano Cipani è tornato dietro la macchina da presa con Educazione fisica, uscito nelle nostre sale lo scorso 16 marzo grazie a Paco Cinematografica in collaborazione con 01 Distribution.
In occasione dell’arrivo del film nelle sale, Stefano è stato così gentilmente da aprirci le porte di casa sua e concederci una bellissima intervista in cui ci ha raccontato un po’ di questa sua nuova fatica dietro la macchina da presa, dal lavoro di adattamento del testo teatrale de “La palestra” di Giorgio Scianna alla preziosa collaborazione con Damiano e Fabio D’Innocenzo (sceneggiatori del film), dal lavoro sul set con il grandissimo direttore della fotografia Fabio Cianchetti alla scelta di un cast non così scontato rispetto all’attuale panorama cinematografico italiano.
C’è stato anche il tempo per discutere di cosa voglia significare, oggi, avere la possibilità di vedere un proprio film distribuito nelle sale e non relegato all’esclusiva fruizione su piattaforma, ma anche di parlare del futuro, della voglia di raccontare storie dal respiro ancora più ampio e di posare il proprio sguardo su un nuovo spaccato di umanità…
1La sinossi ufficiale di Educazione fisica
I genitori di tre alunni (Angela Finocchiaro, Raffaella Rea, Sergio Rubini e Claudio Santamaria) vengono convocati dalla preside di una scuola media di provincia (Giovanna Mezzogiorno): è successo un fattaccio, di cui i loro figli sono i responsabili.
Ma è difficile da credere e da accettare. La palestra si trasforma in un’aula di tribunale improvvisata, dove ha inizio un processo feroce nel tentativo ostinato di smentire e nascondere la verità.