giovedì, Marzo 23, 2023
HomeIntervisteCall My Agent - Italia, la parola al cast: "Vi raccontiamo il...

Call My Agent – Italia, la parola al cast: “Vi raccontiamo il nostro Star System sullo sfondo di Roma”

Call My Agent - Italia, l'attesissima serie Sky Original remake del cult francese, è pronta ad arrivare su Sky e in streaming su NOW dal 20 gennaio.

Chi chiamerete, in caso di necessità? Ma il vostro agente, ovviamente! Arriva Call My Agent – Italia, la versione nostrana del cult francese Dix pour cent (Dieci per cento), che in patria ha riscosso un successo travolgente nell’arco di quattro stagioni, che hanno aperto al progetto le porte del mercato internazionale rendendolo oggetto di innumerevoli remake (incluso uno turco, un altro inglese e uno “Made in Bollywood”) , ino ad arrivare a quest’ultimo, firmato Sky Original e prodotto da Sky Studios e Palomar per un totale di sei puntate.

Un numero ristretto di episodi che compongono la prima stagione, anche se è già stato confermato un secondo ciclo che vedrà sempre protagonisti gli agenti dell’immaginaria agenzia di management romana CMA (Claudio Maiorana Agency), interpretati da Michele Di Mauro, Sara Drago, Maurizio Lastrico, Marzia Ubaldi, Francesco Russo, Paola Buratto, Sara Lazzaro e Kaze. Accanto a loro, oltre ad Emanuela Fanelli nei panni dell’attrice (incompresa) Luana Pericoli, un nutrito gruppo di straordinarie guest star che incarnano lo stardom nostrano: Paola Cortellesi, Paolo Sorrentino, Pierfrancesco Favino, Anna Ferzetti, Matilda De Angelis, Stefano Accorsi e Corrado Guzzanti (visto di recente anche in Boris 4) che interpretano semplicemente… loro stessi, tutti assistiti della nota agenzia.

Di sicuro Call My Agent – Italia, disponibile dal 20 gennaio in esclusiva su Sky e in streaming su NOW, è una delle serie più attese che aprono i palinsesti del 2023 della celebre piattaforma: complice la grande curiosità che aleggia intorno al progetto, che si colloca in un momento specifico per il mercato, ovvero il culmine di un’età dell’oro delle serie tv che solo negli USA hanno conquistato i telespettatori con l’uscita di innumerevoli nuovi titoli pronti a solleticare i palati sempre più fini e sofisticati del pubblico, grazie anche all’altissima qualità dei prodotti proposti. Ma a Sky si sono chiesti: “Cos’è in grado di bucare questo rumore di fondo imperversante?”, perché – in effetti – sta diventando sempre più difficile affezionarsi ad un prodotto piuttosto che ad un altro. Ed ecco quindi che, secondo i delegati Sky e i produttori, “irrompe un progetto come Call My Agent – Italia, che ha tutte le capacità per catalizzare l’attenzione mediatica grazie anche al successo che ha alle spalle”.

Ma come ha lavorato il team dietro la serie – capitanato dal regista Luca Ribuoli e dalla sceneggiatrice Lisa Nur Sultan – per adattare un tale successo alla nostra sensibilità? «La traduzione italiana del format Call My Agent è stata possibile solo grazie ad un difficile esercizio, ovvero quello di trasporre il tipico humour francese in uno stile veramente italiano, rileggendo i personaggi attraverso una specifica caratteristica territoriale e radunando inoltre – esattamente come nell’originale – uno star system mai così ampio in un unico prodotto», ha dichiarato Luca Ribuoli.

«La vera sfida era confermare, anche agli occhi dei detrattori, che sì, in Italia esiste uno star system, ed era anche necessario rappresentarlo grazie ad un cortocircuito nel quale interpretano più o meno loro stesse, mentre altri attori interpretano dei fittizi agenti», aggiunge il regista. «Inoltre, volevo celebrare Roma e l’amore che nutro per la Capitale: è un luogo unico, dotato di una luce naturale da filtrare attraverso la finzione cinematografica, che la rende ancor più bella e inusuale, decisamente molto glam. Roma ci ricorda che è la città del cinema e che dobbiamo essere orgogliosi per questo».

Il cast di Call My Agent – Italia al photocall di presentazione della serie. Foto di Ciro Meggiolaro.

Call My Agent – Italia dal 20 gennaio su Sky e NOW

Alla fine, l’industria del cinema mostrata nell’originale francese non sembrerebbe così dissimile dalla nostra, ma per Lisa Nur Sultan la sfida era sempre la stessa: «Call My Agent – Italia doveva partire dalla matrice, per poi distanziarsi alla prima buona occasione. Siamo partiti dal nostro star system per poi lasciarci assalire dal dubbio: ma ne abbiamo uno? Sembra quasi inconcepibile da noi questo concetto. Così ci siamo allontanati subito dall’originale, cercando di recuperare l’essenza di un universo che è ipercitazionista, un elemento che capita raramente. In più, Call My Agent si delinea anche come una satira sociale e di costume incentrata su un posto di lavoro che si trasforma progressivamente in una famiglia».

Un apporto fondamentale è quello fornito dai protagonisti, tutti elettrizzati all’idea di far parte di un progetto nuovo e con una forte eredità alle spalle, ma anche di un gruppo di lavoro così eclettico e variegato nel quale trovarsi bene, finendo per lavorare in una “botte di ferro”, come ricordato da Marzia Ubaldi, nei panni di Elvira nella serie.

Sara Drago, interprete di Lea, ad esempio, era in un primo momento terrorizzata all’idea di ritrovarsi davanti ad una macchina da presa correndo il rischio – per fortuna scongiurato – di interpretare la classica “macchietta della stronza”; mentre Emanuela Fanelli, la “dimenticata” attrice Luana Pericoli, si è divertita nei panni di un’interprete fin troppo consapevole del proprio talento, sfruttando le corde della comicità – soprattutto in coppia con Corrado Guzzanti – per delineare questo prototipo di mitomane, un tratto comune a molti personaggi del mondo dello spettacolo secondo lei. «Chi fa questo lavoro è affetto da mitomania», ammette candidamente. «Anche chi, come me, dice di non esserlo ma poi finisce per fare certi discorsi tipo “Per calarmi nel personaggio ho agito così, pensato in questo modo” etc. Allora mi chiedo: “Ma che mi succede? Sono davvero io?”».

A chiudere la teoria di agenti (e personaggi) di Call My Agent – Italia sono i due attori Michele Di Mauro e Maurizio Lastrico: e se per il primo l’aspetto più interessante è stato proprio quello di poter rappresentare un personaggio intrigante che si svelerà a poco a poco, senza avere l’assillo di dover per forza vedere tutto il prodotto finito per valutare il proprio lavoro, abbandonandosi invece al piacere di una serie che è una scommessa vinta grazie al lavoro di tutti, il secondo esprime così tutta la sua felicità nel far parte del cast.

«Prima di tutto, sono contentissimo di presentare questo progetto proprio in un cinema», ha sottolineato Lastrico, «anche perché se Gabriele ha una propria vita è grazie ai miei compagni di viaggio: per raccontare un personaggio sono fondamentali i rapporti, non l’esibizione. Bisogna cercare tutti insieme un linguaggio comune per descrivere questi caratteri che son quasi più da bar, per come sono descritti. E spero davvero di poter tornare nei panni del “mio” agente anche in futuro, dedicandogli tutto il tempo necessario».

Guarda il trailer ufficiale di Call My Agent – Italia

Ludovica Ottaviani
Ludovica Ottaviani
Imbrattatrice di sudate carte a tempo perso, irrimediabilmente innamorata della settima arte da sempre | Film del cuore: Lo Chiamavano Jeeg Robot | Il più grande regista: Quentin Tarantino | Attore preferito: Gary Oldman | La citazione più bella: "Le parole più belle al mondo non sono Ti Amo, ma È Benigno." (Il Dormiglione)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

RECENTI

- Advertisment -