giovedì, Marzo 23, 2023
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Bones and All: “una fiaba sulla solitudine umana” nelle parole di Luca Guadagnino e Timothée Chalamet

Luca Guadagnino e Timothée Chalamet a Roma per presentare alla stampa Bones and All, in arrivo dal 23 novembre al cinema.

Dopo l’anteprima mondiale – in Concorso – all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove è stato premiato con il Leone d’argento per la miglior regia e con il Premio Marcello Mastroianni ad un attore o attrice emergente, arriva dal prossimo 23 novembre nelle sale italiane l’atteso Bones and All, il nuovo film di Luca Guadagnino che arriva a quattro anni di distanza dal precedente Suspira e in cui il regista italiano ritrova Timothée Chalamet dopo il grandissimo successo di Chiamami col tuo nome.

Al fianco della giovane star di Hollywood, Taylor Russell (vincitrice del sopracitato Premio Marcello Mastroianni), che si era già fatta notare in Escape Room e Waves – Le onde del destino. Il film è tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice statunitense Camille DeAngelis (tradotto in italiano col titolo “Fino all’osso”) e racconta il viaggio on the road di Maren e Lee, due giovani che hanno imparato a sopravvivere ai margini della società, senza mai perdere la speranza di trovare il proprio posto in un mondo che non riesce ad accettare la loro vera natura. Nel cast figura anche il premio Oscar Mark Rylance, insieme ad altri volti noti del cinema di Guadagnino, ossia Chloë Sevigny, Michael Stuhlbarg e Jessica Harper.

In occasione dell’uscita del film in Italia, nella giornata di oggi Luca Guadagnino e Timothée Chalamet sono sbarcati in Italia per presentare la pellicola alla stampa (attraverso una conferenza tenutasi a Roma) e al pubblico (attraverso gli ormai sempre più gettonati “saluti in sala” che hanno avuto luogo presso il The Space Cinema Odeon di Milano). All’incontro con i giornalisti era purtroppo assente Taylor Russell, che tuttavia ha presenziato alla speciale anteprima destinata a fan e spettatori.

“Quando fai un film, lo fai perché adori i personaggi e gli attori che scegli, ma non ti poni mai domande troppo generali su quali tematiche vorresti affrontare”, ha dichiarato Guadagnino in apertura di conferenza. “Penso che Bones and All sia una fiaba sulla solitudine dell’esistenza umana. Al tempo stesso, c’è questo forte desiderio di voler porre fine a questa solitudine grazie allo sguardo, all’attenzione che qualcun altro ci dedica. Di tutti i miei film, penso che questo sia quello che affronti in maniera più diretta questo tema… Il tema della solitudine, dell’essere umano che si staglia nella vastità di un vuoto”. 

“Credo che Luca volesse raccontare una storia d’amore concentrandosi su due personaggi che sono stati respinti dal resto del mondo”, ha spiegato subito dopo Chalamet. “Ancora oggi, in America, ci sono tantissimi giovani che lottano per trovare sé stessi e questo si riflette tantissimo nel film, nonostante sia ambientato negli anni ’80. Inoltre, il tema del cannibalismo conferisce ancora più potenza alla storia d’amore tra Maren e Lee, che nonostante vivano ai margini della società, in realtà sperano soltanto di poter essere amati”. 

 

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Bones and All al cinema dal 23 novembre

In merito alla rinnovata collaborazione con Guadagnino e a come si è evoluto il loro rapporto artistico rispetto ai tempi di Chiamami col tuo nome, Chalamet ha poi aggiunto: “Se non fosse per Luca e per quel film, non credo che avrei la carriera che ho oggi. Per me è come una specie di mentore. È davvero una persona fantastica, oltre ad essere un mio carissimo amico. Spero di poter continuare a lavorare con lui in futuro, perché Luca ha una vena creativa che riesce a contagiarti, a infettarti come un virus. È stata e sarà sempre una figura importantissima nella mia vita.” 

Guadagnino, parlando del lavoro di adattamento dalle pagine al grande schermo (opera dello sceneggiatore David Kajganich, che per il regista aveva già scritto A Bigger Splash e Suspiria), ha raccontato: “Nel romanzo originale Maren viene abbandonata dalla madre e va in cerca del padre. Nel film, invece, succede il contrario, perché i padri sono degli adulti cinici che non vogliono dare alcuna speranza di rivoluzione ai giovani. Io ho letto prima la sceneggiatura di David e poi il romanzo di Camille e, almeno nel nostro caso, penso che questo ribaltamento appaia molto più compatto”. 

“Ho letto la sceneggiatura nel settembre del 2020. A pagina 45 appare il personaggio di Lee e a pagina 47 avevo già capito che l’unico Lee possibile era Timothée. Infatti dissi a David: accetterò di farlo soltanto se Timothée dirà di sì”, prosegue Guadagnino parlando della scelta dei suoi protagonisti. “Per quanto riguarda Taylor, invece, l’ho vista per la prima volta in Waves di Trey Edward Shults. Sono rimasto davvero colpito dalla sua precisione interpretativa. Ci siamo conosciuti via Zoom e mi sono ritrovato davanti una persona con cui mi sarebbe piaciuto lavorare. Le ho offerto la parte senza che dovesse dimostrarmi nulla attraverso dei provini o dei test chemistry con Timothée. Mi piaceva l’idea di offrirle una sfida così importanti, perché sapevo che avrebbe fatto un lavoro incredibile”. 

Mettendo a paragone il personaggio di Lee con i precedenti interpretati nella sua breve carriera ma già ricchissima di illustre collaborazioni (Christopher Nolan, Greta Gerwig, Felix Van Groeningen, Woody Allen, David Michôd, Wes Anderson, Denis Villeneuve, Adam McKay), Chalamet ha spiegato: “Lee rappresenta la frangia più isolata dei personaggi che ho interpretato fino ad oggi. Nella sua solitudine c’è sicuramente qualcosa di diverso… Un’intensità diversa che ho avuto modo di comprendere a pieno anche a causa di quello che abbiamo vissuto negli ultimi due anni a livello mondiale. Indubbiamente, sia nel mio personaggio che nel film in generale c’era qualcosa di molto particolare da esplorare”. 

Riguardo, invece, ad un possibile divieto ai minori di 18 anni che potrebbe essere imposto al film in Italia, Guadagnino ha sottolineato: “Bones and All è un film che parla ai ragazzi, ma allo stesso tempo è anche molto trasversale. Mi auguro che venga rilasciato con la classificazione che abbiamo scelto insieme a Vision Distribution, che ringrazio per l’incredibile sostegno a questo film. Mi auguro che il divieto resti ai minori di 14 anni”. 

E a proposito di come in Bones and All si mescolino in maniera così mirabile l’elemento horror relativo al cannibalismo e quello più tenero della storia d’amore, il regista ha aggiunto: “Non ho mai pensato a Bones and All come ad un film dell’orrore, anche se penso che tutti gli horror siano dei film teneri. Ho sempre pensato a questo film come ad una storia di personaggi che agiscono spinti da una forza che non possono né controllare né interrompere. È semplicemente la loro natura. Ho sempre guardato a quei comportamenti nella maniera più oggettiva possibile, e mai compiaciuta”. 

Guarda il trailer ufficiale di Bones and All

Stefano Terracina
Stefano Terracina
Cresciuto a pane, latte e Il Mago di Oz | Film del cuore: Titanic | Il più grande regista: Stanley Kubrick | Attore preferito: Michael Fassbender | La citazione più bella: "Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile." (A Beautiful Mind)

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