Dal prossimo 15 febbraio arriverà finalmente nelle sale italiane Ant-Man and the Wasp: Quantumania, il terzo capitolo del franchise dedicato alle avventure di Scott Lang, nonché primo film della misteriosa Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, una fase di cui sappiamo ancora molto poco al di là di quello che sarà il prossimo film ad arrivare nelle sale, ossia Guardiani della Galassia Vol. 3, a maggio.
C’è grandissima attesa per il nuovo film dei Marvel Studios, non solo perché rappresenta il lancio di una nuova fase di quella che è stata ufficialmente ribattezzata come “Saga dell’Infinito” (dopo la conclusione della problematica e in un certo senso “sperimentale” Fase 4, iniziata con la serie WandaVision e conclusasi con il sequel Black Panther: Wakanda Forever), ma anche perché il nuovo cinecomic dedicato all’eroe piccolo piccolo promette di andare ad affrontare alcune tematiche e ad introdurre una serie di nuovi personaggi che quasi sicuramente avranno un impatto molto importante sul futuro del grande franchise di successo.
Chi è davvero Kang il Conquistatore?
Tra questi, è impossibile non pensare a Kang il Conquistatore, presentato fin da subito come come la nuova grande minaccia dell’Universo Cinematografico Marvel, al pari del ruolo svolto dal Thanos di Josh Brolin nella Saga dell’Infinito. Ad interpretarlo, Jonathan Majors, che avevano già visto nei panni di una variante di Kang – ossia Colui che rimane – nella serie Loki con Tom Hiddleston. E proprio in occasione della global press conference organizzata in vista dell’uscita del film al cinema, Majors – così come gli altri membri del cast – ha avuto modo di parlare del suo personaggio e del suo approccio, ma anche del concetto di variante, ormai sempre più centrale nell’intreccio narrativo del MCU.
“Chi è Kang? È una domanda sulla quale ci interrogheremo per molto tempo, credo”, ha dichiarato Majors. “Per ora direi che possiamo limitarci a definirlo come un super villain in grado di viaggiare nel tempo. Kang è anche un essere Nexus, e questo ci ricollega al concetto di variante: esistono più versioni di Kang, che occupano universi diversi, multiversi diversi… E che hanno anche intenzioni diverse. Il Kang che incontreremo in questo film è rimasto bloccato nel Regno Quantico e lì ha conosciuto Janet van Dyne. È un personaggio davvero complesso, quasi un personaggio shakespeariano, al quale mi sono approcciato con grandissima serietà”.
“Dal mio punto di vista, interpretare un villain, un antagonista significa agire in base a quello che fa l’eroe di turno”, ha aggiunto l’attore. “Per dare vita ad un vero cattivo, che sia convincente, devi conoscere bene le persone contro cui deve combattere. Quando mi è stato chiesto di prendere parte a Loki, ho avuto tutto il tempo di guardare cosa aveva fatto in precedenza il personaggio… E così è stato anche per Scott Lang. E poi chiaramente c’è tutta la parte del confrontarsi con il regista, con i produttori, che è fondamentale. Ma prima di tutto, io ho bisogno di conoscere a fondo i personaggi”.
30 anni di prigionia… e di segreti
Dalle parole dell’attore, sappiamo quindi che Janet ha conosciuto Kang durante il lungo periodo trascorso all’interno del Regno Quantico, dal quale è riuscita a tornare dopo 30 anni di prigionia alla fine di Ant-Man and the Wasp del 2018, ricongiungendosi finalmente con Hank e sua figlia Hope. Ma cosa ha imparato Janet a proposito del Regno Quantico e di tutte le sue componenti subatomiche? Ma soprattutto, cosa ha scoperto a proposito di Kang? Che tipo di relazione hanno instaurato?
“Janet è finalmente tornata dal Regno Quanto, ma è molto restia a parlare di quanto accaduto laggiù”, ha dichiarato la straordinaria Michelle Pfeiffer a proposito del suo ruolo. “Poi, ad un certo punto, è costretta a dire la verità, a svelare cosa è veramente successo in quel luogo. 30 anni sono veramente tanti… E ovviamente ci saranno un sacco di sorprese per la sua famiglia, in particolare per alcuni dei suoi membri. In questo film vedremo una Janet molto più fisica: mi sono divertita tantissimo durante le riprese e la realizzazione degli stunt. Mi piace pensare a Janet come ad una tipa tosta. Mi piace che questo aspetto di lei venga finalmente fuori”.
Una questione di famiglia
Com’era già accaduto in passato, quindi, anche Quantumania sarà fortemente incentrato sui legami familiari, che sono sempre stati un po’ il vero cuore pulsante del franchise, come ha ricordato durante la conferenza Peyton Reed, regista di tutti e tre i film di Ant-Man: “I film di Ant-Man sono sempre stati film sulla famiglia. Sostanzialmente, raccontano una storia generazionale su una famiglia di eroi. Scott Lang è un eroe, è ovvio, ma ha sempre combattuto contro il bisogno di salvare il mondo assieme agli altri Vendicatori e la necessità di trascorrere il tempo con la sua famiglia, in particolare con sua figlia Cassie. Ma come in ogni famiglia che si rispetti, anche nella famiglia di Scott esistono dei segreti, e in Quantumania si parla proprio di questo: delle cose che nascondiamo agli altri per paura, che non diciamo per cercare di proteggerli”.
Alle parole di Reed fanno immediatamente seguito quelle di Paul Rudd, che rimarca il discorso relativo all’enorme conflittualità vissuta dal suo Scott: “I suoi sentimenti sono sempre stati contrastanti rispetto al fatto di essere un eroe”, ha spiegato l’attore. “Scott vuole essere un padre: è sempre stato quello il suo obiettivo principale e quindi ha sempre avuto un rapporto di amore/odio con la sua immagine di supereroe. Adesso però ha imparato a farci i conti: ha accettato di essere entrambe le cose. È cresciuto molto durante tutti questi anni, soprattutto rispetto a quelle che sono sempre state le sue abilità. Ora, però, dopo tutto quello che è successo con Thanos, dopo il Blip, vuole godersi la vita e, soprattutto, trascorrere più tempo possibile con sua figlia”.
Il personaggio di Cassie è ormai un’adolescente in Quantumania, e nel corso del film la vedremo non solo mettersi più volte nei guai, ma anche acquisire una tuta simile a quella di suo padre per diventare… Chissà, forse anche lei un supereroe a tutti gli effetti? Ad interpretarla, questa volta, troviamo Kathryn Newton, che eredita la parte da Abby Ryder Fortson (volto della Cassie bambina nella Saga dell’Infinito): “Da quando ho visto il mio primo film della Marvel, ho sempre sognato di interpretare un supereroe”, ha rivelato l’attrice nota per l’horror Freaky e per la serie The Society. “È stato molto difficile lavorare con Paul, perché sul set non faceva altro che farmi ridere. Quindi era veramente dura restare focalizzata sul mio personaggio. Scherzi a parte… È stato molto facile instaurare con lui quella tipica dinamica padre/figlia, anche grazie a Peyton, che mi ha sempre guidata”.
Alla scoperta del Regno Quantico
Un altro grande protagonista di Quantumania, come anticipato anche in precedenza, sarà il Regno Quantico, la dimensione alternativa nella quale sono rimasti intrappolati sia Scott che Hope e sua madre, e sulla quale finalmente scopriremo tantissimi dettagli in più, come anticipato dal presidente dei Marvel Studios Kevin Fege: “Abbiamo visto per la prima volta il Regno Quantico nel primo Ant-Man. Poi c’è stato Endgame… E ora questo film. Si tratta di un luogo che si trova a livello subatomico dove lo spazio e il tempo agiscono in modo diverso, popolato da tantissime creature bizzarre. È un modo estremamente vivido, che ha una sua storia e una sua logica interne. Volevamo qualcosa che ricordasse Il mago di Oz, quindi un luogo fantastico, ma al tempo stesso che fosse prettamente fantascientifico, in grado di richiamare alla memoria classici come Flash Gordon o Barbarella”.
Feige ha avuto anche la possibilità di spiegare perché ha scelto Quantumania come primo film della Fase 5 del MCU e perché ha scelto proprio questo film per introdurre Kang sul grande schermo… “La Fase 5 riguarda l’introduzione di tantissimi nuovi personaggi, ma volevamo che si aprisse con il terzo film di un personaggio già noto e molto amato”, ha spiegato il produttore. “È stato bello vedere l’evoluzione di Scott lungo tutti questi anni. Era arrivato il momento di metterlo faccia a faccia con il nostro nuovo grande cattivo. Tutto quello che accade nel film prepara il terreno a questo inevitabile scontro. E poi ci piaceva l’idea di mettere un personaggio come Scott, così legato alla sua vita privata contro qualcuno così complesso, spaventoso e multiversale come Kang”.
Guarda il trailer di Ant-Man and the Wasp: Quantumania