Finalmente arriva al cinema Solo A Star Wars Story, il secondo spin-off della serie di Guerre Stellari, dopo Rogue One. Il film (qui la nostra recensione) racconta le avventure del giovane Han, molto prima degli eventi di Episodio IV: Una Nuova Speranza.
Solo A Star Wars Story è uno dei film ad alto budget più problematici di questi ultimi tempi. Licenziamenti, un protagonista non all’altezza e boicottaggio da parte dei fan. Phil Lord e Chris Miller (The LEGO Movie) sono stati inizialmente scelti come registi del film: il duo ha iniziato a lavorare all’inizio del 2017 presso i Pinewood Studios di Londra.
A giugno, dopo aver completato almeno tre quarti delle riprese principali, sono stati licenziati dal presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy per “differenze creative”; il premio Oscar Ron Howard ha preso il loro posto per portare a termine la pellicola.
Solo A Star Wars Story: la genesi di una leggenda arriva al cinema
I rumor sul motivo del licenziamento sono rimbalzati a Hollywood. Un attore scritturato in Solo A Star Wars Story (che ha rifiutato di rivelare il suo nome perché non autorizzato a discutere pubblicamente del film) ha raccontato a Vulture che Lord e Miller non erano pronti per un progetto importante come un film di Star Wars:
“Lord e Miller richiedevano in genere più di 30 ciak per ogni scena, apparentemente insicuri di ciò che volevano. Howard, invece, ha portato a termine il lavoro in non più di due o tre riprese. Quando Ron è arrivato ha preso il controllo della situazione e ha ottenuto immediatamente il rispetto di tutti”.
Il film presenta un cast straordinario di attori affermati ed emergenti: Alden Ehrenreich, Donald Glover, Emilia Clarke, Woody Harrelson, Thandie Newton, Paul Bettany e Phoebe Waller-Bridge. Nel film ci sarà anche Chewbacca, non più interpretato dall’iconico Peter Mayhew ma dal giovane Joonas Suotamo.
Uno dei problemi principali è stato trovare il protagonista, Han Solo. I registi hanno dovuto affrontare una grande sfida per il casting, con un gruppo di oltre 3000 candidati di cui facevano parte – tra gli altri – Miles Teller, Ansel Elgort, Dave Franco, Jack Reynor, Scott Eastwood, Logan Lerman, Emory Cohen e Blake Jenner.
Il protagonista perfetto
Kathleen Kennedy ha raccontato: “Harrison Ford è unico e ha incarnato il personaggio per così tanti anni da essere quasi insostituibile. Non stavamo cercando qualcuno che somigliasse a Harrison, non volevamo una rappresentazione né di lui né del suo Han Solo. Volevamo un attore che riuscisse a trovare i tratti e gli atteggiamenti tipici di Han Solo”.
Alden Ehrenreich è stato uno dei primi attori che i registi hanno visto. Non è molto conosciuto dal pubblico mainstream, ma aveva attirato l’attenzione dei cineasti e dei critici con le sue performance in Ave, Cesare! e Blue Jasmine. “Alden ha attinto alle cose che rendono il personaggio speciale ma senza imitare Harrison – ha dichiarato la Kennedy – ne ha catturato l’essenza, quello spirito anticonformista. È divertente e affascinante, bello e attraente. Aveva tutte queste qualità, ma aveva anche quella vulnerabilità nascosta tipica di Han”.
Anche Ron Howard è stato d’accordo: “Alden è pensieroso. È un artista ed è molto appassionato. Si è gettato nella creazione di questo personaggio non cercando un’imitazione di Harrison, ma cercando di comprendere la connessione tra Harrison, il personaggio di Han Solo e il suo stesso istinto che può collegarlo al personaggio”.
Interpretare un’icona
Alden Ehrenreich è un grande fan di Star Wars e ovviamente è stato entusiasta quando ha saputo di aver ottenuto il ruolo: “È davvero speciale essere parte di un franchise che ha così tanto cuore e che significa molto per le persone, interpretando un personaggio così multidimensionale dell’universo di Star Wars”.
Ehrenreich ha riconosciuto la grande responsabilità di assumere il ruolo di un personaggio tanto iconico quanto amato, e non vedeva l’ora di iniziare a girare:
“In Solo A Star Wars Story ci sono così tante cose che il pubblico vedrà. Il primo incontro con Chewie ma anche quello con Lando, la corsa di Kessel, Han che si procura il proprio blaster. Tutte le persone che incontra, le vicende vissute, contribuiranno a formarlo come persona. Era una prospettiva davvero entusiasmante”.
Solo A Star Wars Story dal 23 maggio al cinema
La sceneggiatura è stata affidata ad un veterano, Lawrence Kasdan, e a suo figlio Jon. Il primo ha scritto anche L’Impero Colpisce Ancora, Il Ritorno dello Jedi e Il Risveglio della Forza. La colonna del film è stata affidata a John Powell, ma John Willams ha composto il tema principale:
“Il piano attuale è che io scriva un tema per Han Solo, e che John Powell scriva la colonna sonora, cosa che farà magnificamente”, ha raccontato il venerabile maestro. “Sono davvero felice che sia stato incaricato lui. Io offrirò questo tema a John e al regista Ron Howard, e se sono felici allora sarò felice anche io. John Powell si occuperà di completare la colonna sonora, scriverà tutti gli altri temi e tutto il resto della musica, non vedo l’ora di sentirla.”