Un ritratto personale e affascinante di una delle figure più controverse del XXI° secolo, l’uomo responsabile di quella che è stata definita la più grande violazione dei sistemi di sicurezza nella storia dei serv izi segreti americani.
Uscirà nelle sale italiane il prossimo 24 novembre, distribuito da BIM Distribuzione, Snowden, il nuovo film del regista due volte premio Oscar Oliver Stone che racconta in modo inedito la storia di Edward Snowden, analizzando le motivazioni che hanno trasformato un giovane patriota ansioso di servire il suo Paese in un leggendario informatore, e ponendo domande provocatorie riguardo a quali libertà saremmo disposti a rinunciare per consentire ai nostri governi di proteggerci.
Stone si chiedeva cosa avrebbe potuto aggiungere a quanto già noto al pubblico. Esisteva già un documentario premiato con l’Oscar che raccontava la vicenda di Snowden, oltre a diversi libri sull’argomento: “Ho deciso allora di esplorare cosa passasse per la mente di Ed”, spiega il regista. “Cosa lo aveva spinto ad uscire allo scoperto? Sapeva a cosa sarebbe andato incontro?”
Nel 2013 Edward Snowden lascia con discrezione il suo impiego alla National Security Agency e vola ad Hong Kong per incontrare i giornalisti Glenn Greenwald e Ewen MacAskill, e la regista Laura Poitras, allo scopo di rivelare i giganteschi programmi di sorveglianza informatica elaborati dal governo degli Stati Uniti. Consulente esperto di informatica, legato da un impegno di massima segretezza, Ed ha scoperto che una montagna virtuale di dati viene registrata tracciando ogni forma di comunicazione digitale, non solo relativa a governi stranieri e a potenziali gruppi di terroristi, ma anche a quella di normali cittadini americani. Disilluso rispetto al suo lavoro nel mondo dell’intelligence, Snowden raccoglie meticolosamente centinaia di migliaia di documenti segreti per dimostrare la portata della violazione dei diritti in atto. Lasciando la donna che ama, Lindsay Mills, Ed trova il coraggio di agire spinto dai principi in cui crede.
Secondo Oliver Stone la storia è incentrata sull’evoluzione personale e politica di Edward Snowden: “Esiste un parallelismo con Nato il quattro Luglio, che parlava di Ron Kovic, un ragazzo di Long Island che credeva nella Guerra in Vietnam e si arruolò per combattervi. Ne rimase completamente deluso e sconvolto, e tornò negli Stati Uniti da contestatore e per protestare contro la guerra. Alla fine venne considerato un eroe. Non so se la conclusione sarà la stessa per Snowden. È un terreno molto più difficile perché il suo è considerato un atto di spionaggio e le accuse a suo carico sono molto serie.”
A vestire i panni di Edward Snowden troviamo Joseph Gordon-Levitt, che a proposito del film racconta: “Mi fa piacere se un film mi offre la possibilità di dare un contributo per la mia democrazia‖, dice l’attore. I film di Oliver lo fanno più di quelli di qualsiasi altro regista del nostro tempo. Con il suo cinema Oliver ha fatto un lavoro fantastico per dimostrare quello che ama degli Stati Uniti d’America. Ci tiene moltissimo. Davvero, non esiste un altro regista che ci sia riuscito in modo così coraggioso e questa storia aveva bisogno proprio di questo.”
Il resto del cast include Shailene Woodley, Zachary Quinto, il premio Oscar Melissa Leo, Tom Wilkinson, Rhys Ifans, Timothy Olyphant, il premio Oscar Nicolas Cage, Scott Eastwood e Joely Richardson. La sceneggiatura è dello stesso Stone e di Kieran Fitzgerald (The Homesman, The Ballad of Esequiel Hernández), ed è tratta dai libri “The Snowden Files” di Luke Harding e “Time of the Octopus” di Anatoly Kucherena. Produttori del film sono Moritz Borman, Eric Kopeloff, Philip Schulz-Deyle e Fernando Sulichin.