Ci aspetta un novembre rovente, naturalmente da un punto di vista cinematografico. Sono tanti (e molto vari) i titoli che giungeranno in sala e “apriranno la strada” alla corsa verso gli incassi natalizi.
Lasciato alle spalle Halloween, con film horror al seguito, il 7 novembre sarà il tempo per quattro film assolutamente da non perdere: la commedia Le ragazze di Wall Street, che vede il ritorno al cinema della splendida cinquantenne Jennifer Lopez, il film d’autore, vincitore della Palma d’Oro a Cannes, Parasite del coreano Bong Joon-ho, il noir Motherless Broklyn, diretto da Edward Norton, e il film d’animazione acclamato agli ultimi Festival di Cannes e Festa del Cinema di Roma, La famosa invasione degli orsi in Sicilia, tratto da un romanzo di Dino Buzzati.
La settimana successiva, il 14 novembre, sarà il tempo dell’adrenalinico Le Mans 66 (ispirato a una storia vera) e dell’horror-comedy Zombieland – Doppio Colpo
Il 21 novembre sarà invece caratterizzato dall’uscita nei cinema de L’ufficiale e la spia, l’atteso film di Roman Polanski sull’ “affaire Dreyfus”; mentre il 28 novembre usciranno il cartoon Frozen 2 – Il segreto di Arendell, il bellico Midway e la commedia di Woody Allen Un giorno di pioggia a New York.
Andiamo a scoprire insieme – uno a uno – i titoli cinematografici che contraddistingueranno il mese di novembre…
Il fascino delle truffatrici
Tratto da un’incredibile storia vera, raccontata sul “New York Magazine” dalla giornalista Jessica Presler, Le ragazze di Wall Street è una commedia con un retrogusto drammatico (e un pizzico di thriller) che racconta le vicissitudini di un gruppo di spogliarelliste che, quasi in segno di protesta nei confronti della crisi economica e di coloro che l’hanno generata (i ricchi banchieri di Wall Strett, appunto), decidono di truffare i truffatori puntando tutto sul loro fascino.
Diretto dalla regista Lorene Scafaria, il film vale il prezzo del biglietto sopratutto per il cast femminile di assoluto livello. Da una parte abbiamo infatti il ritorno sul grande schermo di Jennifer Lopez, nei panni dell’affascinante capobanda, mentre al suo fianco ci sono un gruppo di attrici e nuove star del panorama musicale che sarà interessante osservare in veste di interpreti: Constance Wu (nei panni della protagonista Destiny), Keke Palmer, Lili Reinhart e le cantanti rap Cardi B e Lizzo.
Lotta di classe
Probabilmente più amato all’estero che in Italia (in Francia, ne vanno matti!), il regista coreano Bong-Joon Ho torna dietro la macchina da presa per dirigere il conturbante Parasite, vincitore della Palma d’Oro all’ultimo Festival del cinema di Cannes, dopo il successo (di qualche anno fa ormai) con Snowpiercer e la produzione Netflix Okja.
Il film racconta la storia di due famiglie agli antipodi, una povera e una ricca, che entrano in contatto grazie al giovane disoccupato Kim Ki-woo (Choi Woo-shik), il quale falsifica una serie di documenti per riuscire a diventare insegnante di inglese dei figli della ricca coppia. La sua azione genererà una serie di reazioni a catena che coinvolgeranno presto gli spettatori in quella che si preannuncia una vera e propria lotta (senza esclusione di colpi) di classe.
La città nuda
A distanza di quasi 20 anni dalla sua prima ed ultima (fino ad oggi) fatica cinematografica in qualità di regista (Tentazioni d’amore), l’attore Edward Norton decide di tornare dietro la macchina da presa e lo fa questa volta per dirigere un film sulla carta più a ambizioso: Motherless Brooklyn – I segreti di una città, tratto dal romanzo dello scrittore Jonathan Lethem. Il film si preannuncia come un neo-noir che chiama in causa direttamente i capisaldi del genere per raccontare un’intricata storia di potere nella New York degli anni ’50.
Protagonista della vicenda è il detective privato Lionel Essrog (Edward Norton), affetto dalla sindrome di Tourette. Dopo la morte del suo mentore, l’investigatore Frank Minna (Bruce Willis), Lionell scopre una connessione con una alcuni fatti accaduti in città e comincia ad investigare per scoprire che cosa si celi dietro la morte dell’amico. Naturalmente questo lo porterà a confrontarsi con il vario sottobosco criminale di New York. Compongono il cast, tra gli altri, Alec Baldwin, Willem Defoe e Bobby Cannavale.
Un classico della letteratura al cinema
Nel 1945 lo scrittore Dino Buzzati pubblicò (a puntate) sulle pagine della celebre rivista “Il corriere dei piccoli” un racconto straordinario, in cui il letterato si immaginava un’invasione di orsi in Sicilia. Ora, a distanza di più di 70 anni quella storia arriva al cinema grazie all’estro creativo del fumettista e illustratore Lorenzo Mattoti, che ha scritto e diretto il film d’animazione La famosa invasione degli orsi in Sicilia.
Presentato con successo sia al Festival del Cinema di Cannes che all’ultima Festa del Cinema di Roma, il film d’animazione, che ha visto la partecipazione in qualità di doppiatori di Toni Servillo, Antonio Albanese e il compianto Andrea Camilleri, racconta la storia di Leonzio, grande re degli orsi, che decide di condurre il proprio popolo in pianura, dove vivono gli uomini, sia per cercare di ritrovare il figlio perduto tempo prima, sia per far superare un rigido inverso ai suoi simili. L’incontro con gli umani non sarà certamente facile. Per chi ama un cinema poetico capace di scuotere l’anima.
Ford vs Ferrari
Il 1966 fu un anno cruciale per gli sport automobilistici. Quell’anno, infatti, sarà ricordato per sempre per quanto accadde alla 24 ore di Le Mans, dove inaspettatamente la “proletaria” Ford riuscì, grazie al modello Gt40, a battere la “aristocratica” Ferrari. È incentrato su questa vicenda che chiamare sportiva è un po’ riduttivo (dato che fu intrisa anche di ambizioni economico-commerciali) il film di James Mangold, Le Mans ’66 – La grande sfida (in originale Ford v Ferrari).
La pellicola racconta la storia dell’ex pilota ed ingegnere Carroll Shelby (Matt Damon) e del pilota britannico Ken Miles (Christian Bale), assoldati da Henry Ford II (Tracy Letts) per tentare l’impresa di progettare una macchina capace di trionfare a Le Mans, battendo la scuderia di Enzo Ferrari (Remo Girone). Nonostante lo scetticismo iniziale, Shelby e Miles riusciranno a compiere un vero e proprio miracolo. Per gli amanti del cinema adrenalinico.
Il ritorno di un cult
A distanza di 10 anni esatti dall’uscita di Benvenuti a Zombieland, le stravaganti avventure post apocalittiche della “famiglia” disfunzionale di cacciatori di zombie più famosa del cinema, torna per una nuova avventura, firmata ancora una volta da Ruben Fleischer (Venom), grazie al sequel Zombieland – Doppio Colpo.
Columbus (Jesse Eisenberg), Tallahassee (Woody Harrelson), Wichita (Emma Stone) e Little Rock (Abigail Breslin) si sono trasferiti nientepopodimeno che alla Casa Bianca. A causa di un litigio, però, la piccola Little Rock fugge con un ragazzo, spingendo gli altri componenti ad intraprendere un viaggio per cercare di ritrovarla… tutto questo mentre gli zombie si sono evoluti. Sempre in bilico tra commedia demenziale e horror splatter, il film non deluderà certamente i fan del primo capitolo della (potenziale?) saga e, in generale, gli amanti del genere.
Da Zola a Polanski, storia di uno scandalo
Sotto un certo punto di vista sembra quasi naturale che Roman Polanski abbia deciso di trasporre al cinema una delle pagine più buie della storia francese, quella dell’affaire Dreyfuss, resa celebre sopratutto da un perentorio articolo critico scritto dal letterato Émile Zola, a difesa di un ufficiale il militare francese Alfred Dreyfus, reo di essere di origine ebraica. L’ufficiale e la spia (in originale J’accuse) prende le mosse dall’omonimo romanzo di Robert Harris.
Nella Francia del 1895, il militare Alfred Dreyfus (Louis Garrel) viene ingiustamente incriminato di essere una spia al soldo dell’esercito dell’impero tedesco. A scoprire l’inganno è l’ufficiale Georges Picquart (Jean Dujardin), da poco nominato a capo della sezione di intellingence dell’esercito francese, il quale, mettendo a repentaglio la propria reputazione e la propria carriera decide di battersi affinché la verità venga a galla.
La regina di ghiaccio
Chissà se agli stabilimenti Disney di Burbank, in California, si sarebbero mai aspettati che il film d’animazione Frozen – Il regno di ghiaccio avrebbe avuto il clamoroso successo che ha ottenuto (sia nei cinema, sia, sopratutto, a livello di merchandising). La storia delle sorelle Anna ed Elsa ha, infatti, entusiasmato sia piccoli che grandi spettatori, anche grazie alla strabiliante colonna sonora che ha contraddistinto il film e alla caratterizzazione dei personaggi (sia quelli principali che quelli secondari).
In questa seconda avventura, le due sorelle se la dovranno vedere con un misterioso potere che metterà in serio pericolo il loro regno e le spingerà – naturalmente in compagnia del fido pupazzo di neve Olaf, Kristoff e la renna Sven – a compiere un viaggio alla scoperta di un mondo parallelo da sempre raccontato nelle fiabe locali ma che si preannuncia (terribilmente) reale. Frozen 2 – Il segreto di Arendelle , sempre diretto da Jennifer Lee e Chris Buck, si preannuncia naturalmente tra i titoli più attesi dell’anno. Scommettiamo sul suo successo in sala?
The Good War
Per gli americani la II Guerra Mondiale è stata la “good war”, ovvero la guerra giusta combattuta contro le forze del male rappresentate da nazismo (e fascismo) e dall’impero giapponese, reo di aver attaccato vilmente Pearl Harbor il 7 dicembre del 1941. C’è però un passaggio decisivo nella storia della guerra, che ha rappresentato da una parte l’arresto dell’esercito giapponese nel Pacifico e dall’altra il contrattacco statunitense, ed è rappresentato dalla celebre battaglia (più aerea che navale) di Midway.
A questo momento di riscatto nazionale, il cinema aveva già dedicato nel 1976 un’imponente kolossal, La battaglia di Midway, ed ora se ne riappropria per aggiornare la storia ai gusti del pubblico contemporaneo, puntando però sempre sulla spettacolarità delle immagini e naturalmente su un cast di grande livello. Midway, diretto dallo specialista di disaster-movie Ronald Emmerich, è incentrato proprio sulla celebre battaglia e vanta un parco di attori straordinari, tra i quali è doveroso citare almeno Patrick Wilson, Luke Evans, Aaron Eckhart, Dennis Quaid e Woody Harrelson.
Loving in New York
Neanche la polemica innescata dal movimento Me Too è stata capace di fermare il ritmo produttivo di Woody Allen, che fa coincidere il ritorno nei cinema con quello della sua musa ispiratrice più grande: New York. Un giorno di pioggia New York dimostra come il cinema del regista, pur cambiando gli interpreti (che si aggiornano ai tempi e forse anche ai gusti del pubblico), rimane sempre il medesimo, contraddistinto da humor nero e un sottile strato di malinconia.
In un weekend piovoso a New York due giovani fidanzatini Gatsby (Timothée Chalamet) e Ashleigh (Elle Fanning) mettono a repentaglio la loro relazioni a causa di diversi eventi. Lei dapprima si lascia irretire da un famoso regista cinematografico (Liev Schreiber) e da un celebre attore (Diego Luna); lui, invece, incontra un’aspirante attrice (Selena Gomez)… chissà se alla fine riusciranno a ritrovarsi.