Ci lasciamo alle spalle un mese di febbraio frenetico, contraddistinto da due eventi quali il Festival del Cinema di Berlino e la premiazione degli Oscar (che naturalmente ha scontentato la maggior parte dei recensori e degli spettatori), e ci inoltriamo in un marzo all’insegna del grande cinema, con tanti titoli imperdibili per gli amanti della settima arte.
Il mese inizia con l’atteso Captain Marvel, che sarà nelle sale italiana dal 6 marzo. Il 7 marzo, invece, usciranno nei cinema il biopic Cocaine – La vera storia di White Boy Rick e il thriller Il colpevole – The Guilty. Il 14 marzo sarà il turno di due film imperdibili (e molto diversi tra loro): il drammatico Boy Erased – Vite cancellate e l’horror Escape Room. Usciranno il 21 marzo il film storico Il professore e il pazzo e la favola dark Border – Creature di confine, mentre il 28 marzo si chiuderà il mese con il live action di Dumbo e il film di fantascienza Captive State.
Andiamo a scoprire insieme – uno a uno – i titoli cinematografici che contraddistingueranno il mese di marzo…
Capitan*, mio capitan*
Fa un certo effetto pensare che tra pochi mesi l’universo Marvel, almeno come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi, “sparirà” dalle sale cinematografiche. Si torna indietro nel tempo, fino al 2007 e al primo capitolo di Iron Man. Di strada se ne è fatta tanta e tanti sono stati i supereroi che hanno colonizzato le sale cinematografiche del mondo intero. Eppure prima della “fine”, c’è tempo per un nuovo eroe, anzi per una nuova supereroina, protagonista dell’omonimo film: Captain Marvel, 21° film del Cinematic Universe targato Marvel.
Il premio Oscar Brie Larson (Room) è Carol Danvers, un tempo ex pilota dell’areonautica U.S.A, trasformatasi per qualche strana e misteriosa circostanza in un supereroe, che se la dovrà vedere naturalmente con nemici alieni che mettono a repentaglio la terra. Ambientato negli anni ’90, il primo film Marvel con protagonista assoluta una donna vede la partecipazione anche dell’onnipresente Samuel L. Jackson (naturalmente nei panni di un Nick Fury ringiovanito di diversi anni) e della new entry Jude Law nei panni del mentore della protagonista.
Da informatore a trafficante (il passo è “breve”)
Probabilmente in Italia pochi conoscono la storia di Richard Werse Jr., in arte White Boy Rich, che diventò alla metà degli anni ’80 il più giovane informatore dell’FBI (a 14 anni!), e successivamente si trasformò in un trafficante di droga. È la sua storia ad essere raccontata in Cocaine – La vera storia di White Boy Rich, un biopic che è anche un po’ poliziesco e noir.
Ad impersonarlo sul grande schermo l’esordiente Richie Merrit, affiancato da un sempre più “impegnato” Matthew McCounaughey (qui nel ruolo del padre di White Boy). Dietro la macchina da presa, invece, c’è il regista britannico (di origine marocchina) Yann Demage, già autore dell’interessante ’71.
Il terrore colle sul filo (del telefono)
Asger Holm (Jakob Cedergren) è l’operatore telefonico di un servizio di emergenza. I suoi giorni di lavoro scorrono pressoché tutti uguali, tra incidenti domestici ed eventi di poco rilievo… ma un giorno riceve una telefonata da una donna che è stata rapita e dovrà giocare una partita contro il tempo per cercare di salvarla.
Il colpevole – The Guilty non si basa su un’idea totalmente originale (altri film, in anni più o meno recenti, hanno sfruttato una vicenda simile), ma ha dalla sua parte un ritmo serrato che tiene inchiodato lo spettatore alla poltrona del cinema fino alla fine. Il film danese, diretto da Gustav Möller, è stato presentato allo scorso Sundance Film Festival (dove ha vinto il premio del pubblico), e 3 candidature agli European Film Awards (Miglior Attore Protagonist, Miglior Sceneggiatura e Miglior Rivelazione – Premio FIPRESCI).
Diverso da chi?
Tratto dal libro autobiografico di Gerrard Conley, Boy Erased – Vite cancellate è un film drammatico che racconta la storia del giovane Jared (Lucas Hedges), figlio di un pastore battista dell’Arkansas che, dopo aver confessato ai suoi genitori (Russel Crowe e Nicole Kidman) di essere omosessuale è costretto da questi ultimi a subire un percorso riabilitativo per curare quella che ai loro occhi è una vera e propria malattia.
Il film è il secondo lungometraggio diretto da Joel Edgerton (che compare anche in veste di attore), dopo l’apprezzato esordio con Regali da uno sconosciuto – The Gift, e si preannuncia come una delle opere drammatiche più intense della stagione, non solo per il tema trattato, ma anche per la presenza di due attori di grande spessore come Crowe e la Kidman.
Prova a scappare… se ti riesce!
Metti 6 sconosciuti con problemi vari in una stanza promettendogli 1 milione di dollari, chiudi la stanza a chiave e divertiti a giocare un po’ con loro. È un po’ questo l’incipit del nuovo thriller horror Escape Room, titolo già di per sé informativo che prende ispirazione dal celebre gioco ormai diventato una costante nelle principali città del mondo.
Un po’ Saw – L’enigmista, un po’ Cube, il film, diretto da Adam Robitel si basa principalmente sulle dinamiche tra i vari personaggi e naturalmente la fantasiosa ricerca di di “livelli” con i quali i partecipanti al macabro gioco dovranno vedersela di volta in volta: da una stanza che si tramuta in forno a uno spazio (vero o illusorio) che sembra trasportarli nella fredda e desolata Alaska. Dei 6 protagonisti chi riuscirà a rimanere in vita?
Due grandi attori e un dizionario
Sulla carta Il professore e il pazzo del regista britannico di P.B. Shemran è una delle piccole più interessanti della stagione. Due grandi attori come Mel Gibson (che per fortuna, sua e nostra, torna davanti la macchina presa!) e Sean Penn al servizio di una storia straordinaria che racconta la bizzarra vicenda della stesura, alla metà degli anni ’50 dell’800, dell’Oxford English Dictionary da parte di un professore James Murray (Gibson) e dell’assassino psicolabile William Chester Minor (Penn).
Tratto dal romanzo di Simon Winchester, L’assassino più colto del mondo, il film avrebbe dovuto essere realizzato da Mel Gibson, che stava già lavorando alla stesura della sceneggiatura negli anni ’90, ma solo successivamente ha “passato” il lavoro a Shemran, già suo collaboratore in Apocalypto.
A dark tale made in Sweden
C’era una volta, nella Svezia dei giorni nostri, una creatura umana molto particolare, con dei tratti somatici che la facevano assomigliare a un ominide preistorico. Si tratta di Tina (Eva Melander), impiegata alla dogana che ha una qualità molto particolare: ha un olfatto molto sviluppato che le permette di captare le emozioni delle persone. Un giorno, Tina incontra un uomo simile a lei, Vore (Eero Milonoff), con cui inizia una relazione.
Tratto dal romanzo omonimo di John Ajvide Lindqvist, Border – Creature di confine di Ali Abbasi è uno dei film più acclamati dalla critica lo scorso anno, capace, di non solo aggiudicarsi il premio Un Certain Regard all’ultimo Festival di Cannes, ma anche di essere candidato ai premi Oscar per il Miglior Trucco, categoria per la quale ha vinto anche l’European Film Award. Una fiaba nera, che si ispira alla mitologia scandinava e che ha il suo punto di forza nell’atmosfera fantastica che confluisce nella realtà quotidiana. Insomma, un “piccolo” film assolutamente da non perdere.
Volare, oh oh…
In principio fu la Cenerentola di Kenneth Branagh, poi seguirono La Bella e la bestia e Il libro della giungla, e ora, in attesa di vedere sul grande schermo i live action di Alladin e Il re Leone, è la volta di vedere sul grande schermo Dumbo, rifacimento del classico d’animazione di Walt Disney. Diretto da Tim Burton – in fin dei conti l’elefantino con le orecchie abnormi non è un freak? -, il film aggiorna la storia rendendola più dinamica e introducendo una serie di personaggi umani che non comparivano nell’originale.
Il film, che uscirà in Italia un giorno prima rispetto agli Stati Uniti, racconta la storia dell’ex stella del circo Holt Farrier (Colin Farrell) che, dopo la guerra, viene ingaggiato per prendersi cura di un elefantino all’apparenza senza alcuna qualità… ma che si rivelerà essere molto speciale. Tim Burton torna a lavorare in Disney dopo il rifacimento delle disavventure di Alice e lo fa in grande stile, circondandosi di attori feticci quali Danny De Vito e Micheal Keaton, oltre al già citato Colin Farrell ed Eva Green.
Incontri ravvicinati e terrificanti
Sono ormai 10 anni che la terra è stata invasa da una popolazione aliena che governa il pianeta. La popolazione mondiale è divisa tra chi (passivamente) accetta le attuali condizioni di schiavitù e chi invece ha deciso che è arrivato il momento di ribellarsi. Ambientato in un futuro prossimo e distopico, Captive State è un film di fantascienza che richiama atmosfere non dissimili rispetto a quelle del romanzo 1984 di George Orwell, anche se qui la minaccia non è umana ma aliena.
Narrare una storia nel futuro per raccontare il presente. Sembra questa l’ambizione del regista del film (e anche co-sceneggiatore insieme a Erica Beeney), lo specialista del genere Ruper Wayat, già regista de Il pianeta delle scimmie, che qui si affida non solo agli effetti speciali ma anche a un cast di attori che definire sontuoso è poco, e che comprende John Goodman, Vera Farmiga e Ashton Sanders (già visto in Moonlight di Barry Jenkins).