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Film al cinema: i titoli più attesi in arrivo a dicembre 2019

Quale sarà il film che si aggiudicherà la “Battaglia di Natale”, quello scontro titanico che si ripete ogni anno e che vede sempre più contendenti scegliere di anticipare l’uscita a novembre, oppure ad inizio di nuovo anno? Anche in questo 2019, il mese di dicembre mette in vetrina titoli sicuramente appetibili, anche se il “fattore Star Wars” ha spinto tante case di distribuzione a girare al largo dall’ultimo mese dell’anno.

Aprono le danze, il 5 dicembre, il whodonit Cena con delitto – Knives Out e L’Immortale, l’atteso spin-off cinematografico della serie tv Gomorra.

Il 12 dicembre tornano invece nelle sale i comici Ficarra e Picone con il loro ambizioso Il primo natale, mentre il 18 dicembre uscirà l’atteso capitolo conclusivo della nuova saga di Guerre Stellari, Star Wars – L’ascesa di Skywalker.

Il 19 dicembre protagonista sarà il cinema d’autore italiano grazie ai registi Ferzan Ozpetek, che presenta il suo La Dea Fortuna, e Matteo Garrone con Pinocchio. Insieme a loro uscirà anche la commedia Last Christmas con la star di Games of Thrones, Emilia Clarke.

Il 25 dicembre, invece, sarà la volta di Jumanji – The Next Level, sequel del remake uscito nel 2017; mentre il 31 dicembre arriverà nelle sale il film d’animazione Playmobil – The Movie, ispirato alla celebre linea di action figure.

Andiamo a scoprire insieme – uno a uno – i titoli cinematografici che contraddistingueranno il mese di dicembre…

Quanti piccoli indiani…

C’è un po’ di Agatha Christie nel nuovo film di Rian Johnson (Star Wars – Gli ultimi JediCena con delitto – Knives Out, che da una Galassia lontana lontana si è concesso un ritorno al cinema di genere realizzando un gustoso giallo contraddistinto da tutti i cliché tipici del genere: un efferato e misterioso omicidio, un branco di potenziali colpevoli tutti riuniti nella stessa magione e un detective astuto che dovrà riuscire a sgominare l’assassino di turno.

Il tutto accade nell’enorme casa dello scrittore Harlan Thrombey (Christopher Plummer), il quale, dopo aver riunito la numerosa famiglia, si toglie la vita. Quello che alle apparenze è a tutti gli effetti un suicidio potrebbe però rivelarsi un omicidio, o almeno così la pensa il celebre investigatore privato Benoît Blanc (Daniel Craig). Le indagini però saranno messe a dura prova dalla numerosa famiglia disfunzionale del defunto scrittore. Sontuoso l’intero cast che, oltre ai citati Plummer e Craig, si avvale anche di Chris Evans, Ana de Armas (Blade Runner 2049), Michael Shannon, Don Johnson e Tony Colette.

Il ritorno di Ciro

Sprofonda nel mare del golfo di Napoli Ciro Di Marzio (Marco D’Amore), ucciso (ma ne siamo proprio sicuri?) da Gennaro “Genny” Savastano (Salvatore Esposito), che però nel film non compare. Ed è proprio in quei frangenti che ripercorre la sua vita e la sua educazione criminale, da quando fanciullo entra a far parte dei clan mafiosi del suo quartiere, fino alla sua ascesa e caduta.

L’immortale, primo lungometraggio diretto dall’attore Marco D’Amore e dedicato al personaggio che l’ha reso celebre in tutto il mondo, è a tutti gli effetti uno spin-off della serie tv Gomorra (tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano, così come la pellicola del 2008 di Matteo Garrone). Progetto ambizioso che non potrà che sollevare l’interesse dei tanti aficionados della serie e che permette al cinema italiano di rituffarsi con entusiasmo nel cinema di genere, cercando magari di attirare al cinema anche coloro che conosco poco la serie tv, della quale è in lavorazione la quinta stagione.

A spasso nel tempo

Indipendentemente dal fatto che piaccia o meno la loro comicità, non si può non ammettere che per il loro nuovo film (di cui hanno curato sceneggiatura e regia), i comici palermitani Ficarra e Picone non abbiano pensato in grande, andando a scomodare persino i Vangeli. Dopo anni di gavetta e la fortuna raggiunta prima in televisione (grazie inizialmente al programma “Zelig”) e poi al cinema, il duo comico sembra giunto ad una maturità tale da ambire a proporre una commedia alternativa, molto simile (nelle intenzioni) a quanto già fatto da Roberto Benigni e Massimo Troisi con Non ci resta che piangere.

Il primo Natale racconta la storia del ladro Salvo (Salvatore Ficarra) e del sacerdote Valentino (Valentino Picone), i quali vengono catapultati indietro nel tempo di 2000 anni, in Palestina, proprio pochi giorni prima della nascita di Gesù. Durante il loro viaggio nel tempo se la dovranno vedere sopratutto con re Erode (Massimo Popolizio), pronto a perpetrare la “strage degli innocenti” e ad altre numerose disavventure (tutte naturalmente dal sapore comico).

La resa dei conti

Ha aperto un nuovo ciclo e si è ritrovato anche a doverlo chiudere. Lo sappiamo, non era nelle intenzioni di J.J. Abrams mettere fine alla terza (ed ultima?) trilogia della saga di Star Wars, ma le turbolente vicissitudini produttive che hanno visto l’allontanamento dal set di Colin Trevorrow (Jurassic World), hanno riportato in sella il creatore della serie tv Lost per condurre a conclusione quello che in fin dei conti era stato il suo progetto (Abrams sarebbe dovuto rimanere esclusivamente produttore esecutivo fino al termine della trilogia).

Dopo il deludente secondo capitolo, con Star Wars – L’ascesa di Skywalker Abrams è chiamato nell’impresa (assai ardua, bisogna dirlo) di dirigere il film perfetto: ovvero, capace di dare un senso a tutto quanto rimasto in sospeso (con naturali colpi di scena all’orizzonte) e ritrovare l’equilibrio del primo capitolo da lui diretto, tra ammiccamenti ai nuovi (giovani) spettatori e naturalmente ai fan di lunga data. Questa volta Rey (Daisy Ridley) se la dovrà vedere finalmente con quello che fino ad ora è stato il suo acerrimo nemico, Kylo Ren (Adam Driver), ma su di loro incombe un’ombra oscura che potrebbe riportare il caos nella Galassia.

Come finisce una storia d’amore?

Il suo cinema non assomiglia a quello di nessun altro suo collega: Ferzan Ozpetek, con il passare del tempo si è rivelato essere un fiore raro all’interno del panorama del cinema italiano, sopratutto per la leggiadria con la quale ha scavato nei sentimenti dei personaggi da lui raccontati attraverso i suoi film, e la capacità ogni volta di far emozionare il pubblico attraverso la semplicità delle sue storie e l’eleganza della sua messa in scena.

Non differisce dalle sue ultime pellicole, il suo nuovo dramma, La Dea Fortuna, che racconta la storia di Arturo (Stefano Accorsi) e Alessandro (Edoardo Leo), il cui rapporto, che dura ormai da 15 anni, è in crisi da diverso tempo. A dare una svolta alle loro vite (insoddisfacenti anche a livello lavorativo), sono i figli piccoli della migliore amica di Alessandro, Annamaria (Jasmine Trinca), che li lascia in custodia alla coppia dopo la scoperta di un grave problema di salute. Tra i tanti motivi per andare a vedere il film, sopratutto la curiosità di vedere l’istrionico (e in ascesa) Edoardo Leo in una parte drammatica.

C’era una volta un pezzo di legno

C’è una qualità che non è mai mancata a Matteo Garrone, il coraggio. Il coraggio di fare sempre un cinema d’autore estremamente personale, capace di scuotere lo spettatore e mai accattivante, trovando sempre la capacità di evolversi volta volta, di immettersi persino nel cinema di genere (Gomorra) e in quello in costume (Il racconto dei racconti – Talesof Tales). Forte del successo di Dogman, il regista romano è tornato su un progetto a lungo accarezzato: portare nuovamente sul grande schermo la favola di Pinocchio, ispirandosi naturalmente al celebre libro dello scrittore toscano Carlo Collodi.

A distanza di 17 anni dalla trasposizione cinematografica di Roberto Benigni, Garrone ripropone la celebre storia del burattino di legno cercando di rimanere il più possibile fedele alla storia originale, ma naturalmente rileggendola attraverso la sua personalità artistica. Ad affiancarlo in questa avventura un cast di attori composto, tra gli altri, da Roberto Benigni (che questa volta torna nei panni di Geppetto), Gigi Proietti (Mangiafuoco), Rocco Papaleo (il Gatto) e Massimo Ceccherini (che oltre a essere co-sceneggiatore, interpreta anche la Volpe) e la musa del regista francese François Ozon, Marine Vacht (la Fata Turchina).

Magico Natale

La vita dell’aspirante cantante Kate (Emilia Clarke) è sempre stata costellata da scelte sbagliate che hanno condizionato la sua giovane vita. Dopo aver superato dei problemi di salute, la giovane, in concomitanza con le feste natalizie, trova lavoro presso un grande magazzino (dove è costretta a vestirsi da Elfo), e deve riuscire a rimettere insieme i pezzi della sua esistenza, trovando un equilibrio tra il lavoro, le sue aspirazioni artistiche, l’opprimente madre di origine russa Petra (Emma Thompson) e la psicanalista dalla quale è in cura (Rebecca Root).

A giungere in suo “soccorso” è però un attraente sconosciuto, Tom (Henry Golding), che forse riuscirà ad aiutarla nel suo processo di riabilitazione. Tratto da un soggetto firmato da Emma Thompson e dal marito Greg Wise, Last Christmas di Paul Feig (Le amiche della sposa) è una classica commedia natalizia senza tante pretese volta ad attrarre un pubblico che vuole passare due ore spensierate e respirare la magica atmosfera che caratterizza questo momento dell’anno.

Ritorno nella Giungla

Dopo le avventure vissute nel precedente film, Jumanji – Benvenuti nella giungla (remake del “classico” del 1996 con Robin Williams), i giovani Bethany, Fridge e Martha sono costretti a giocare nuovamente per cercare di ritrovare Spencer sparito all’interno del gioco. Ad attenderli questa volta però non ci sarà solo la Giungla, ma innumerevoli mondi digitali irti di pericoli. Per fortuna in loro aiuto giungeranno – casualmente – il nonno di Spencer (Danny Glover) e l’amico Eddie (Danny De Vito).

Il sequel Jumanji – The Next Level, diretto da Jake Kasdan, si preannuncia ricco di azione e sequenze spettacolari. Ma, al di là degli effetti speciali è sicuramente ancora una volta il cast l’aspetto che più balza all’occhio degli spettatori, che potranno nuovamente ammirare Dwayne Johnson (alias The Rock), l’istrionico Jack Black e Kevin Hart. Assolutamente da non perdere per gli amanti del genere.

Sono solo action figure

Un altro mondo fantastico è quello invece protagonista del film d’animazione francese Playmobil – The Movie, diretto da Lino DiSalvo (già capo animatore di Frozen – Il regno di ghiaccio). Ispirato all’omonima serie di personaggi live-action divenuti famosi sopratutto negli anni ’90 (erano un po’ gli antagonisti di quelli prodotti dalla Lego, tanto per intenderci), il film racconta la fantastica avventura dei fratelli (in carne ed ossa) Marla (Anya Taylor-Joy) e Charlie (Gabriel Bateman), che si ritrovano catapultati nell’universo fantastico targato Playmobil.

È lì che Charlie – che assume le sembianze di un erculeo guerriero – viene rapito dal perfido tiranno (in italiano gli presta la voce il rapper J-Ax). Così Marla, aiutata dalla sua Fata Madrina (in italiano doppiata da Cristina D’Avena), intraprende un viaggio alla ricerca del fratello con l’obiettivo di riunirsi a lui e cercare un modo per poter tornare nel mondo reale.

Diego Battistini
Diego Battistini
La passione per la settima arte inizia dopo la visione di Master & Commander di Peter Weir | Film del cuore: La sottile linea rossa | Il più grande regista: se la giocano Orson Welles e Stanley Kubrick | Attore preferito: Robert De Niro | La citazione più bella: "..." (The Artist, perché spesso le parole, specie al cinema, sono superflue)

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