martedì, Giugno 6, 2023
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Fast & Furious 8: tornano i motori roboanti diretti da F. Gary Gray

Il 13 aprile uscirà nelle nostre sale Fast & Furious 8, ottavo capitolo della saga cinematografica di corse d’auto, nonché uno dei franchising più remunerativi di sempre. Sono passati ben sedici anni dal primo Fast & Furious (2001), pellicola che ci ha fatto conoscere le due figure più significative dell’intera serie: l’agente infiltrato Brian O’Conner (Paul Walker) e Dominic Toretto (Vin Diesel), capo di una banda dedita alle corse clandestine.

Ha detta di molti una sorta di remake apocrifo di Point Break ma capace allo stesso modo di entrare nell’immaginario collettivo di tutti: dopo Fast & Furious il termine “tuning” non era più ad uso e consumo dei soli addetti al mestiere o di grandi appassionati d’auto sportive, ormai tutti ne parlavano. Un’escalation capace di portare la saga da un incasso di 200 milioni di dollari con il primo, fino alla strabiliante cifra di un miliardo e mezzo globali con Fast & Furious 7, ad oggi il sesto maggiore incasso nella storia del cinema.

Sedici anni di motori roboanti, di belle ragazze e di peripezie sempre più al limite dell’impossibile – ormai vero marchio di fabbrica e segno distintivo dell’intera saga – che hanno visto in cabina di regia ben cinque registi: Rob Cohen (Fast & Furious), John Singleton (2 Fast 2 Furious), Justin Lin (The Fast and the Furious: Tokyo Drift, Fast & Furious – Solo parti originali, Fast & Furious 5, Fast & Furious 6), James Wan (Fast & Furious 7) e F. Gary Gray, regista proprio di Fast & Furious 8.

Una “famiglia” ormai ben collaudata quella che Neal H. Moritz (produttore dell’intera saga) ha saputo portare avanti, tanto che si parla di altri due seguiti in uscita tra il 2019 e il 2021. E pensare che di cose bizzarre ce ne sono dietro a questo famoso franchising. Sembra impossibile che in un film completamente incentrato sulle corse in auto due delle attrici protagoniste potessero non avere la patente, ed invece era proprio così: Michelle Rodriguez (Letty) e Jordana Brewster (Mia Toretto) riuscirono ad ottenere la patente poco prima che iniziassero le riprese del primo Fast & Furious.

Rob Cohen, il regista, decise inoltre di apparire in un cameo nel ruolo del ragazzo della pizza, oltre che inserire un’autocitazione in una scena a casa di Toretto dove, per qualche secondo, si vedono scorrere sul televisore in salotto alcune scene del film Dragon – La storia di Bruce Lee del 1993, girato proprio dallo stesso Cohen.

Paul Walker e Vin Diesel, come detto, sono senza dubbio i protagonisti indiscussi dell’intera serie, ma all’epoca del primo capitolo Walker non fu nemmeno la prima delle scelte. Prima di lui furono considerati gli attori Mark Wahlberg, Christian Bale e persino il rapper Eminem, ma Rob Cohen preferì Walker grazie alla sua spontaneità e soprattutto perché, come è noto, era un grande appassionato di auto da corsa.

Non è un caso infatti che per il secondo capitolo 2 Fast 2 Furious (2003), il regista John Singleton permise a Walker di scegliere tutte le auto del film proprio per la sua grande conoscenza in merito. Una delle auto, più precisamente la Nissan Skyline GT-R R34 argento e blu, era proprio di proprietà dell’attore. Una incolmabile passione per le auto sportive e per la velocità quella di Walker che purtroppo lo hanno portato ad una morte prematura il 30 novembre del 2013 proprio quando le riprese di Fast & Furious 7 erano ancora in corso.

Per cercare di terminare le pellicola la produzione ingaggiò i fratelli di Paul – Cody e Caleb – varie controfigure e fece uso della computer grafica dove necessario.Quello che ne uscì fuori fu una pellicola che si dimostrò un vero e proprio addio all’attore californiano da parte di tutti coloro con cui aveva condiviso le esperienze dentro e fuori dal set in tutti quegli anni, proprio come una vera famiglia.

Il capitolo meno rappresentativo è sicuramente The Fast and the Furious: Tokyo Drift che, pur introducendo una novità interessante portando la storia in Giappone e, appunto, all’interno delle competizioni drift, perde per strada (dopo Vin Diesel già assente dal secondo capitolo) anche Paul Walker. Senza i due protagonisti ai quali i fan si erano affezionati la pellicola in parte ne risente e nemmeno il cameo per gli appassionati del pioniere dei drift Keiichi Tsuchiya, nel ruolo di un pesacatore, o di Shuichi Shigeno, autore del manga ed anime Initial D incentrato proprio sul drift, risollevano più di tanto le sorti.

Con il quarto capitolo (Fast & Furious – Solo parti originali) tornano a fare coppia Vin Diesel e Paul Walker, ma sarà con il successivo che la famiglia si riunirà al completo e, con l’aggiunta anche di nuovi personaggi – in particolar modo quello di Dwayne Johnson nei panni dell’agente del DDS Luke Hobbs – la saga verrà definitivamente rilanciata.

Una saga che ha un legame particolare anche con la black music, non solo a livello di colonna sonora, che è spesso un mix tra hip-hop, R&B e musica rock, ma anche per la presenza di rapper come Ja Rule (nel primo capitolo) o Ludacris, e del cantante R&B Tyrese Gibson (questi ultimi ormai veterani e volti iconici della saga ai quali sono spesso affidati i momenti più comici).

Fast & Furious 7 ci aveva lasciati con Dom e Letty in luna di miele a Cuba dopo la partenza di Brian e Mia. Tutto sembra finalmente tranquillo per i nostri beniamini, ma come sappiamo la famiglia allargata Toretto i guai li attira come una calamita. L’arrivo della bella quanto letale Cipher (Charlize Theron), una terrorista senza scrupoli, riuscirà a spezzare il sodale equilibrio della squadra di amici, riuscendo addirittura a trascinare Dominic dalla sua parte.

Per capire cosa sia successo a Dom e per poter affrontare Cipher, Letty, Roman, Hobbs e tutti gli altri, saranno costretti a chiedere aiuto ad un loro vecchio nemico: Deckard Shaw (Jason Statham). Il 13 aprile quindi allacciate bene le cinture: Fast & Furious 8 sarà finalmente nelle sale italiane.

Redazione
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