Per il suo glorioso e attesissimo ritorno alle scene, il regista e sceneggiatore Todd Field ha scelto la cornice di Venezia 79 per presentare in anteprima mondiale Tár, il suo terzo film che arriva a ben sedici anni di distanza dal bellissimo Little Children (2006).
Il film è ambientato nel mondo internazionale della musica classica e si concentra sulla figura della prima donna della storia a diventare direttrice di una delle più importanti orchestre tedesche. Un progetto affascinante e ambizioso, che Field ha concepito pensando esclusivamente alla sua protagonista: il due volte Premio Oscar Cate Blanchett. “Tár è un film scritto per Cate”, ha dichiarato in conferenza stampa. “Se avesse rifiutato la parte, non avrebbe mai visto la luce.”
Dotata di forte personalità e grande talento, l’attrice di Don’t Look Up e La fiera delle illusioni – Nightmare Alley (solo per citare i due ultimi film in cui è apparsa), ha affrontato con incredibile maestria i generi più disparati e grazie al ruolo di Lydia Tár porta sul grande schermo un altro memorabile personaggio femminile, che la stessa descrive in questo modo: “Sicuramente, Lydia è una donna molto tormentata. Ha messo da parte alcune cose del suo passato e ha provato a reinventare sé stessa attraverso la musica.”
In merito alla collaborazione con Todd Field, ha aggiunto: “È stato molto affascinante lavorare insieme. Todd è un regista che ha una capacità incredibile nel mostrare le due facce della stessa medaglia. Mi sono lasciata totalmente guidare da lui. Una volta raggiunto l’apice, come artista e come essere umano, Lydia è consapevole che il passo successivo potrebbe essere fatale, facendola scivolare in basso. Raccontare tutto questo è abbastanza inquietante, ma è al tempo stesso un atto di estremo coraggio”.
Ma come Cate Blanchett percepisce davvero Lydia, un personaggio perennemente in bilico tra forza e debolezza?: “La prima volta che ho letto la sceneggiatura, ho capito subito che Lydia era un personaggio molto complesso”, ha spiegato. “Questo è un film che parla di trasformazione e Lydia è un personaggio che durante l’intero arco narrativo cambia e si evolve. Penso che rappresenti un insieme di bellissime contraddizioni, un personaggio che al suo interno racchiude davvero tante cose.”
Tár è un film che tratta anche le dinamiche del potere e le ingiustizie ad esso legate. All’inizio della sua carriera, la Blanchett si è mai sentita inerme o impotente?: “Sicuramente, l’industria di Hollywood è cambiata molto da quando ho iniziato a recitare. Infatti mi dicevano: ‘Goditi il momento, perché avrai al massimo cinque anni di estrema popolarità’. E in un certo senso era vero: per le donne era così prima. La vita professionale di un’attrice aveva vita breve. Fortunatamente, oggi le cose sono molto diverse.”
L’attrice si è poi lasciata andare ad una riflessione sull’importanza del concetto di rappresentazione al cinema (tema estremamente attuale), dal momento che nel film il personaggio di Lydia intrattiene una relazione omosessuale: “Credo che l’omogeneità in ogni forma d’arte sia importantissima proprio a livello sociale. Tuttavia, non ho mai pensato alla sessualità di Lydia ed è proprio questo che mi piace del film: il fatto che la sua sia una rappresentazione totalmente umana. Lydia è semplicemente lei. Ormai siamo abbastanza maturi per non doverci concentrare su determinati aspetti di un personaggio.”
Tár arriverà a febbraio 2023 nelle sale italiane.