Dopo aver fatto parte della Giuria del Concorso nel 2017, Edgar Wright torna alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per presentare Fuori Concorso, a Venezia 78, la sua ultima ambiziosa fatica, Ultima notte a Soho (Last Night in Soho), racconto ammonitore rivolto ai sognatori che – come spiegato dallo stesso regista – vogliono riavvolgere il tempo e tornare a un’epoca nella quale, paradossalmente, in effetti non hanno mai vissuto.
Il film, che ha come protagonisti Anya Taylor-Joy, Thomasin McKenzie e Matt Smith, è un thriller psicologico in cui la protagonista, Eloise, che sogna di diventare una fashion designer, riesce misteriosamente a catapultarsi negli anni Sessanta dove incontra Sandie, un’aspirante cantante di grande fascino. Ma il glamour non è esattamente quello che sembra: i sogni del passato iniziano a infrangersi e approderanno a qualcosa di molto più oscuro.
“Ho un rapporto conflittuale con Londra”, ha detto Edgar Wright in merito alla suggestiva location che fa da sfondo alle vicende narrate nel film. “Amo Londra, ma ho anche paura di quella città. È una città in cui ho vissuto per 25 anni. Ho trascorso più tempo a Soho di quanto non ne abbia mai trascorso altrove. Ad un certo punto, questo film mi è sembrato inevitabile. Era un sacco di tempo che ci pensavo. Ad un certo punto mi sono reso conto che dovevo farlo.”
A proposito delle musiche, che nella filmografia di Wright hanno sempre giocato un ruolo fondamentale, il regista ha spiegato: “Ho molte cose in comune con la protagonista Eloise. Sono cresciuto ascoltando la musica che ascoltavano in casa i miei genitori. Ascoltavano per lo più musica anni ’60. In un certo senso, è una sorta di macchina del tempo che mi riporta a quegli anni. Tutte le canzoni che uso nel film hanno un significato davvero speciale per me. Sono canzoni malinconiche ed emozionanti, che mi hanno accompagnato anche durante tutta la fase di scrittura.”
Parlando del suo personaggio, Sandie, Anya Taylor-Joy ha raccontato: “La difficoltà di appartenere ad un luogo è una sfida che affrontiamo tutti nella vita. A scuola, sul posto di lavoro. Credo sia una sensazione universale. La cosa che più mi ha attratto di Sandie era questo suo forte desiderio di appartenenza. Lei vuole a tutti i costi appartenere a questo mondo. E lo steso è capitato a me. Non conoscevo nessuno a Hollywood, ma desideravo davvero farne parte. Alla fine ho trovato la mia strada”.
“Mi ritengo estremamente fortunata per tutto quello che mi è capitato. Ogni giorno”, ha aggiunto. “Mi piace sempre di più quello che sto facendo, indipendentemente dal successo. È bello, ovviamente, ma la cosa più importante per me è alzarmi ogni mattina e poter fare quello che amo, quindi recitare.”
In merito alle moltissime citazioni presenti all’interno del film e della commistione di generi alla base della storia, Edgar Wright ha spiegato: “Volevo realizzare un thriller psicologico che si addentrasse in territori inesplorati. Prima di iniziare a scriverlo, quando stavo ancora sviluppando l’idea, ho pensato a quali generi cinematografici non avevo ancora affrontato. Ce ne sono tanti che mi piacciono, così come ci sono tantissimi registi che ammiro. Volevo trovare un modo per realizzare una versione ‘londinese’ di tutti quei gialli che mi hanno formato come regista. Ci sono state tantissime influenze, anche personali, che mi hanno portato a mettere insieme questo tipo di storia.”
Grazie a Ultima notte a Soho, Anya Taylor-Joy ha avuto anche la possibilità di mettere in mostra le sue doti canore. A tal proposito, ha dichiarato: “Ho sempre cantato per me stessa, sotto la doccia, ma mai su un palco. Edgar mi è stato davvero di grande aiuto in questo. Mi ha spronato e ci siamo divertiti moltissimo”.
Alla fine, Edgar Wright si è lasciato andare ad una riflessione sulla componente humor presente nella storia, altro elemento che ha sempre caratterizzato il suo cinema: “Direi che in questo film ci sono dei momenti più ‘leggeri’, ma non il tipo di humor che aveva caratterizzato i miei lavori precedenti. Con Krysty Wilson-Cairns, la co-sceneggiatrice, è stato facile inserirli ed arricchire la storia di queste sfaccettature. In generale, si tratta di una storia particolarmente tesa in cui, nei momenti giusti, sentivamo che c’era bisogno di alleggerire il tono.”
“Il film poggia sull’idea che rivivere il passato può rivelarsi estremamente pericoloso”, ha aggiunto il regista. “Per chi non ha mai vissuto quegli anni, si tratta sempre di analizzarli o idolatrarli da determinati punti di vista: la musica, la moda. Ma la realtà è che ciò che accade oggi era già accaduto negli anni ’60. Ecco perché cercare di rivivere il passato può essere un’arma a doppio taglio. “
Ultima notte a Soho arriverà il 4 novembre 2021 nelle sale italiane. Il film è sceneggiato da Edgar Wright e Krysty Wilson-Cairns. Il resto del cast annovera Terence Stamp, Diana Rigg, Rita Tushingham, Michael Ajao e Synnøve Karlsen.