La 14ma edizione delle Giornate degli Autori – nell’ambito di Venezia 74 – è quest’anno all’insegna di una ricerca di originalità e diversità. Non per stupire, non per provocare sull’onda dei titoli facili, ma per il piacere condiviso della scoperta, della differenza, della ricerca di voci fuori dal coro.
Dice il Delegato Generale, Giorgio Gosetti: “l’esperienza della visione, condivisa anche quest’anno con un gruppo di programmatori ed esperti per cui nessun ringraziamento è sufficiente, ci insegna che ovunque trionfa un cinema di alta fattura e professionalità che però troppo spesso non sa emozionare e regalare sorpresa. Scegliere pochi titoli da tutto il mondo ci concede invece il privilegio e la sfida di scommettere su ogni autore e ogni opera come se fosse unica, e proprio per questo specialmente preziosa. Non abbiamo l’ambizione di offrire solo capolavori nella nostra selezione ufficiale e tra i nostri eventi speciali; vorremmo invece che il pubblico potesse dire ogni volta: valeva la pena di viaggiare sulle ali di questa storia, sono felice di aver incontrato un autore”.
Le Giornate degli Autori sono da sempre molto di più che una pura passerella per film inediti. “Fin dalla fondazione – ricorda il Presidente, Roberto Barzanti – abbiamo tenuto fede al mandato delle associazioni di categoria che ci promuovono, oggi ANAC e 100autori. Il sale della nostra proposta sta nell’arte dell’incontro, nel confronto delle idee, nelle occasioni di discussione e di ricerca. A questo serve la nostra Villa degli Autori, che anche quest’anno avrà un fitto calendario di proposte; al quale contribuiscono in special modo progetti istituzionali come il programma “28 Times Cinema”, promosso dal LUX Film Prize del Parlamento europeo, le riflessioni sulla trasformazione dei linguaggi d’autore nell’era digitale e le conversazioni di “Women’s Tales”, che condividiamo con Miu Miu”.
Nello scorrere il programma della selezione ufficiale 2017, oltre a una doverosa attenzione per un cinema italiano vivissimo e coraggioso, spiccano alcuni ritorni importanti come il cinese Pengfei, il marocchino Faouzi Bensaïdi, gli italiani Vincenzo Marra, Matteo Botrugno e Daniele Coluccini; ma anche cineasti molto attesi come il canadese Kim Nguyen, l’iraniana Shirin Neshat, il tailandese Pen-ek Ratanaruang. E poi alcuni grandi eventi come il documentario ritrovato di Ermanno Olmi che, grazie al lavoro dei ricercatori di Istituto Luce, ci immerge nella Milano degli anni Sessanta e nella stagione pionieristica della psicanalisi o il biopic americano Agnelli che offre un punto di vista davvero inedito su una delle grandi figure internazionali del dopoguerra; e ancora lo sconvolgente Il risoluto di Giovanni Donfrancesco che riapre una pagina dimenticata della nostra storia, quella dei “bambini soldati” alla fine del fascismo.
Saranno 11 giorni di – crediamo – grande cinema, ma anche di grandi personalità, incontri, spettacolo. Non è quindi per caso che tra gli eventi speciali ai quali siamo più legati ci siano la commedia americana Thirst Street di Nathan Silver (presentata in collaborazione con il Tribeca Film Festival) e il toccante viaggio nel burlesque Getting Naked di James Lester.
Appuntamento a Venezia nel nome degli autori.
Venezia 74: il programma della 14ma edizione di Giornate degli Autori
LA GIURIA
La VIII edizione del progetto 28 Times Cinema, promosso dalle Giornate degli Autori, dal LUX Film Prize del Parlamento europeo e da Europa Cinemas, con la collaborazione di Cineuropa, vede 28 giovani europei al centro delle attività delle Giornate per l’intero periodo della 74^ Mostra del Cinema di Venezia.
15 ragazze e 13 ragazzi, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, si incontreranno per la prima volta a Venezia il 30 agosto e passeranno insieme due settimane dense di incontri, dibattiti e naturalmente di film. Sconosciuti legati da un comune spirito cinefilo, i 28 fortunati partecipanti sono stati selezionati dalle sale del circuito Europa Cinemas tra i loro giovani habitué locali. Ciascuno infatti rappresenterà a Venezia una sala cinematografica, una per paese europeo.
Dal 2014 i membri del progetto 28 Times Cinema attribuiscono il premio delle Giornate degli Autori, formando una delle giurie più ampie e inusuali del panorama festivaliero internazionale. Il Premio di €20.000 verrà diviso tra il/la regista e il distributore internazionale del film vincitore per aiutarne l’uscita cinematografica.
Quest’anno per la prima volta sarà una donna a presiedere la Giuria di 28 Times Cinema: Samira Makhmalbaf, la regista iraniana due volte vincitrice del prestigioso Premio della Giuria del Festival di Cannes con Lavagne (2000) e Alle cinque della sera (2003), guiderà il resto dei giurati nei dibattiti sui film della selezione ufficiale delle Giornate. “Samira è un’artista di grande talento, ha compiuto un lungo percorso nonostante la giovane età, porta alla giuria delle Giornate una freschezza, una purezza di sguardo e una vivacità che daranno forza a tutti i suoi giovani compagni in questa avventura. Siamo orgogliosi che per la prima volta il volto delle Giornate sia quello di una donna e di una grande regista” commenta Giorgio Gosetti, delegato generale delle Giornate.
Com’è ormai tradizione fin dalla prima edizione del Premio, Karel Och, direttore artistico del Festival di Karlovy Vary, membro del comitato di selezione del Premio Lux e parte della Giuria di Un Certain Regard a Cannes nel 2017, avrà il compito di introdurre ciascun film nella discussione, contestualizzandolo all’interno del percorso del regista e della sua specifica cinematografia. “Insieme al Presidente di Giuria, cerco di mostrare ai giurati nuovi modi di pensare ai film e al cinema, indicando loro delle prospettive magari inedite, senza però influenzare i loro giudizi. È un piacere ascoltare i giovani giurati discutere, mi divertono le loro conversazioni; la loro assoluta trasparenza e mancanza di diplomazia sono una vera boccata di aria fresca.”
Su cosa baseranno le proprie valutazioni i nostri giurati? Siamo fieri di annunciare che non sarà un mistero: l’ultimo incontro della giuria, con la votazione finale, avrà infatti luogo alla Villa degli Autori a porte aperte l’8 settembre e sarà possibile seguire l’evento in live streaming.
CONCORSO
Quando “Buena Vista Social Club” incontra Cuba che affonda tra rum, sigari, malavita
CANDELARIA di Jhonny Hendrix Hinestroza
Colombia/Germania/Norvegia/Argentina, 2017, 95’, prima mondiale
Con Alden Knight, Veronica Lynn, Manuel Viveros
Produzione: Antorcha Films, Razor Films, DHF, Pucara Films
Vendite estere: Beta Cinema GmbH
Alla metà degli anni ‘90, quando la Guerra Fredda è ormai un ricordo e i Muri cadono a pezzi, anche la vita a Cuba cambia mentre l’avidità avanza tra rum, sigari, malavita. Non così per Candelaria e Victor Hugo, una coppia di anziani che da sempre divide il ritmo monotono ma rassicurante della quotidianità. Finché, un giorno, in una camera d’albergo, Candelaria scopre una piccola cinepresa abbandonata. Da quel giorno la vita dei due cambia radicalmente e Victor Hugo sarà costretto a incontrare il pericoloso “El Hormigueo” che gli farà una proposta difficile da rifiutare… Musica, passione, sorrisi in una sorprendente testimonianza dal valore universale.
La ragnatela della corruzione e le sue vittime. Dal romanzo di Walter Siti
IL CONTAGIO (THE CONTAGION) di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini
Italia, 2017, 110’, prima mondiale
Con Vinicio Marchioni, Maurizio Tesei, Anna Foglietta, Vincenzo Salemme
Produzioni: Kimerafilm, Rai Cinema, Notorious Pictures, Gekon Production
Distribuzione italiana: Notorious Pictures
In una palazzina di borgata si muovono Marcello e Chiara, Mauro e Simona, oltre al boss di quartiere Carmine. In questo scenario di umanità mutevole, perennemente sospesa tra il tragico e il comico, si inserisce anche il professor Walter, scrittore di estrazione borghese, il quale ha da tempo una relazione con Marcello, ex culturista dalla sessualità incerta. Mauro, freddo e ambizioso spacciatore, sembra il solo a sentire la necessità di una svolta. Tornano alle Giornate gli autori di Et in terra Pax.
Chi è il carnefice, chi la vittima? Dove si compie un genocidio, ognuno ha il suo segreto
DOVE CADONO LE OMBRE (WHERE THE SHADOWS FALL) di Valentina Pedicini – opera prima
Italia, 2017, 95’, prima mondiale
Con Elena Cotta, Federica Rosellini
Produzione: Fandango con Rai Cinema
Vendite estere: Fandango
Anna e Hans, un’infermiera e il suo assistente di un istituto per anziani, l’ex orfanotrofio che li ha visti prigionieri nell’infanzia, vivono come intrappolati nel tempo e nello spazio. Dal passato riappare Gertrud e il nastro dell’orrore sembra riavvolgersi. L’istituto torna a essere ciò che era: ricovero di bambini Jenisch sottratti alle famiglie, tempio di un progetto di eugenetica capitanato da Gertrud. Anna, schiava di quel luogo e di un’infanzia dolorosa che non termina mai, riprende le ricerche di Franziska, l’amica che cerca ovunque e senza sosta. Ispirato a una storia vera, a settecento storie vere.
“Come spesso accade, la realtà che ho visto ha superato e di molto l’immaginazione”
L’EQUILIBRIO di Vincenzo Marra
Italia, 2017, 90’, prima mondiale
Con Mimmo Borrelli, Roberto Del Gaudio
Produzioni: Cinemaundici e Lama Film con Rai Cinema e Ela Film
Vendite estere: Intramovies
Distribuzione italiana: Warner Bros. Pictures
Giuseppe, un sacerdote campano già missionario in Africa, lavora adesso a Roma. Messo in crisi nella sua fede, chiede al vescovo di tornare a casa. Giuseppe prende il posto del parroco del quartiere, Don Antonio, un uomo dal grande carisma, rispettato da tutti perché combatte il disastro dei rifiuti tossici. Don Antonio sta per essere trasferito a Roma, ma prima di partire introduce Giuseppe alla dura realtà del quartiere. Una volta rimasto solo, il sacerdote si dà da fare cercando di aiutare in tutti i modi la comunità, fino a quando scopre che non si può sempre vivere di equilibrio…
In un futuro che è già presente anche Romeo e Giulietta dipendono dalla fibra ottica
EYE ON JULIET di Kim Nguyen
Canada, 2017, 91’, prima mondiale
Con Joe Cole, Lina El Arabi
Produzione: Item 7
Vendite estere: Films Distribution
Distribuzione italiana: Movies Inspired
Una storia d’amore vista attraverso l’occhio di un piccolo drone. Tra il deserto mediorientale e un oleodotto, appare un strano robot a forma di ragno che sembra perlustrare l’orizzonte. Dall’altra parte del mondo, in America, Gordon, pilota del drone e custode a distanza di sicurezza dell’oleodotto. Sentendosi un estraneo in un mondo che comprende sempre meno, inizia ad appassionarsi alla vita di Ayusha. Dall’autore di Rebelle, finalista all’Oscar.
Nessuno come un israeliano sa sorridere della morte guardando alla vita
GA’AGUA (LONGING) di Savi Gabizon
Israele, 2017, 91’, prima internazionale
Con Shai Avivi, Asi Levi
Produzione: United Channel Movies (UCM)
Vendite estere: Films Boutique
Ariel, un uomo benestante senza figli, riceve una telefonata dalla fidanzata dell’università. Deve raccontargli un paio di cose davvero sorprendenti: la prima è che quando si lasciarono vent’anni prima, era incinta e che da quella gravidanza nacque un bambino fantastico; la seconda, invece, è qualcosa che gli cambierà la vita per sempre. Comincia da qui il viaggio fantastico di Ariel, il percorso parallelo di un padre e un figlio.
Benvenuti al luna park del capitalismo perfetto
LIFE GUIDANCE di Ruth Mader
Austria, 2017, 90’, prima mondiale
Con: Fritz Karl, Katharina Lorenz, Florian Teichtmeister
Produzione: KGP Kranzelbinder Gabriele Production
In un futuro prossimo, in un mondo che ha raggiunto lo stadio perfetto del capitalismo, pochi ottimati decidono della sorte della classe media. Per tutti coloro che non si adeguano agli standard richiesti c’è un’agenzia dedicata, Life Guidance, incaricata di aiutare gli individualisti a trovare l’equilibrio richiesto. È quanto scopre Alexander, marito e padre felice, quando una parola fuori posto al figlio gli porta in casa l’ispettore/angelo custode di Life Guidance. L’istintiva ribellione di Alexander farà il resto…
In silenzio dal 2003, quando portò a Cannes Struggle, l’artista austriaca celebra il suo ritorno con un apologo potente che si differenzia dai modelli del genere.
Nello specchio di un’icona, la donna e l’artista si danno la mano
LOOKING FOR OUM KULTHUM di Shirin Neshat
Germania/Austria/Italia, 2017, 90’, prima mondiale
Con Neda Rahmanian, Yasmin Raeis, Mehdi Moinzadeh
Razor Film in coproduction with Coop99, In Between Art Film, Vivo Film, Schortcut Films
Vendite estere: The Match Factory
Mitra, artista ambiziosa, madre quarantenne, costretta dal lavoro a vivere lontana dal figlio e dal suo paese, si tuffa nel progetto più difficile di tutti: far rivivere sullo schermo il mito della leggendaria cantante che tutto il mondo arabo venera fin dagli anni ’50, Oum Kulthum. A quale prezzo quella donna è sopravvissuta da regina in un mondo conservatore e maschilista? In questa ricerca Mitra rischia di perdere se stessa finché incontra Ghada, la straordinaria incarnazione dell’inarrivabile icona. Una folgorazione.
Un melodramma della parola, un amore impossibile, una scoperta
M di Sara Forestier – opera prima
Francia, 2017, 100’, prima mondiale
Con Sara Forestier, Redouanne Harjane
Produzione: Chi-Fou-Mi Productions
Vendite estere: MK2 films
Lila e Mo si incontrano a una fermata d’autobus. Lila ha un blocco psicologico che le impedisce di parlare. Mo è esuberante e chiacchierone. Lila studia per sostenere i suoi esami. Mo si mantiene partecipando alle corse automobilistiche clandestine. Gli opposti si attirano e s’innamorano. Mo, però, porta con sé un fardello pesante. Davanti e dietro alla macchina da presa Sara Forestier stupisce, emoziona, sboccia come un fiore. Nel cast anche Jean-Pierre Léaud.
Tra Hitchcock e Bunuel, il cinema ci fotografa
MAI MEE SAMUI SAMRAB TER (SAMUI SONG) di Pen-ek Ratanaruang
Thailandia/Germania/Norvegia, 2017, 108’, prima mondiale
Con Cherman Boonyasak, David Asavanond
Produzione: Bluering Company Ltd
Vendite estere: UDI – Urban Distribution International
Viyada è una trentenne felice: è una nota attrice di soap opera, ha un marito straniero bello e presente, si sente ancora bella. Ma, stretta sempre più nella ragnatela che intorno a lei ha tessuto l’ambiguo capo di una setta chiamato il Santo e a cui il marito è ossessivamente devoto, Viyada decide di adottare misure drastiche per ritrovare la sua libertà.
Una satira della borghesia thai condotta attraverso il filtro del cinema-sul-cinema. Il ritorno dell’autore di Last Life in the Universe.
Non sempre il ritorno alle origini regala purezza e felicità…
MI HUA ZHI WEI (THE TASTE OF RICE FLOWER) di Pengfei
Cina, 2017, 102’, prima mondiale
Con: Ying Ze, Ye Bule
Produzioni: Shanghai Uniglobe Film & Culture Co. Ltd
Ye Nan, una donna di etnia Dai, dopo aver vissuto in città fa ritorno al suo villaggio nello Yunnan. Vuole prendersi cura della figlia tredicenne che aveva abbandonato, ma il percorso per ricostruire il loro rapporto è pieno di ostacoli. Un giorno la figlia viene arrestata con un’amica per aver rubato del denaro nel tempio. E visto che tutti pensano che le ragazze siano possedute da un demone, decidono di salvarle durante la Festa dell’Acqua, onorando un Buddha di pietra dentro una grotta carsica millenaria. Secondo film del regista di Underground Fragrance.
Un racconto d’amore in un mondo disperato, una storia di bellezza tra le rovine
VOLUBILIS di Faouzi Bensaïdi
Marocco/Francia, 2017, 106’, prima mondiale
Con Mouhcine Malzi, Nadia Kounda
Produzioni: Barney Production, Mont Fleuri Production, Shadi Films
Vendite estere: Doc&Film International
Meknès, Marocco. Lui è fiero del suo lavoro come guardiano di un centro commerciale, lei del suo uomo e di una modernità tanto difficile da conquistare, anche oggi, in una terra dominata da secoli di maschilismo. Abdelkader e Malika stanno per andare a vivere insieme. Ma un bel giorno un incidente sul lavoro precipita l’uomo in un incubo senza fine in cui la forza dei potenti schiaccia, ancora una volta, i deboli e gli onesti. Ballata triste e satira impietosa, il film fotografa dall’interno una società divisa e ingiusta. Dall’autore di WWW. What a Wonderful World.
WOMEN’S TALES
#13 CARMEN di Chloë Sevigny
Italia, Stati Uniti, 2017, 8’, colore, DCP
con Carmen Lynch
produzione Hi! Production
La cabarettista Carmen Lynch sa bene cosa ci vuole per essere veramente divertenti. Mentre la osserviamo tra gli specchi in camerino e il palcoscenico su cui si esibisce, ci viene offerta l’opportunità di gettare uno sguardo nell’intimo di un individuo davvero di talento. Le luci sature di Portland e il neon vacillante delle insegne dello showbiz diventano il fondale fugace e transitorio di Carmen, che si confronta con se stessa – il proprio aspetto, i propri sogni, gli strani rituali dell’accoppiamento nel mondo moderno – attraverso il confronto con il pubblico. Che a volte ride con lei, altre no
L’atmosfera di Carmen è sciolta, voyeuristica, improvvisata, e riflette l’interesse di Chloë Sevigny per «realizzare un corto che racconta un percorso, l’essere donna, l’ego dato dalla celebrità che parla dell’amore per il mestiere, l’amore per l’arte, la sua ripetizione». Il copione si sviluppa intorno al materiale cabarettistico prima scritto da Carmen Lynch e poi ulteriormente rielaborato con grande intuito dalla regista. «Il film coglie molto bene quella che sono – dichiara la Lynch -. Quando sei sulla strada, anche se sei sola, non ti sembra nemmeno più di esserlo. Molti di noi comici sono introversi, osservano e ascoltano».
#14 (The [End) of History Illusion] di Celia Rowlson-Hall
Italia, Stati Uniti, 2017, 13’, colore, DCP
con Caroline Polachek, Sean Scott, John Scott
Leal Zielinska, Mina Nishimura, Katlyn Addison
Soloist with Ballet West, Christina Jones
produzione a m ss ng p eces Production con Hi! Production
(The [End) of History Illusion] è ambientato in una lussuosa casa di Las Vegas, posta otto metri sottoterra. Gemelli che fanno il tip tap e una ballerina fornaia sono i protagonisti di questa pubblicità sulla vita e le ambizioni che, presto, vengono spazzate via da un Armageddon nucleare. A metà tra un musical hollywoodiano anni Trenta e l’incubo della Guerra Fredda anni Sessanta, in questo racconto sul consumismo, la paura e la fuga dalla realtà, Celia Rowlson-Hall porta le sue consuete coreografie e il suo humor nero.
EVENTI SPECIALI
AGNELLI di Nick Hooker
Stati Uniti, 2017, 90’, prima mondiale
Produzione: HBO Documentary Films
Erede di una famiglia che ha fatto la storia di Torino e nipote del fondatore della FIAT, Gianni Agnelli ha attraversato la scena italiana e mondiale come un autentico principe del XX secolo: figura carismatica e controversa, emblema della rinascita italiana, alfiere del padronato negli anni delle rivolte sindacali, ma anche protagonista della cupa tragedia elisabettiana che ha marcato la sua stirpe. Un ritratto cangiante e inedito da un punto di vista sorprendente.
GETTING NAKED: A BURLESQUE STORY di James Lester
Stati Uniti, 2017, 85’, prima mondiale
Produzione: James Lester Films
La scena neo-burlesque di New York è un mondo sotterraneo fatto di sesso, provocazione, umanità. Il documentario segue quattro artisti del genere raccontandoli nel privato e sul palcoscenico. Ognuno di loro ha appena scoperto la propria identità ed è parte integrante del mondo della commedia osé e dello striptease. Quattro persone che hanno capito quanto non sia necessariamente oro ciò che luccica, perché questa libera comunità non può estraniarsi dalla dura realtà del sessismo, delle malattie e delle crisi esistenziali. Getting Naked esplora il significato di essere protagonista, animatore e donna in una delle città più difficili del pianeta.
LA LEGGE DEL NUMERO UNO di Alessandro D’Alatri
Italia, 2017, 26’, prima mondiale
Con Marco Palvetti, Andrea Sartoretti
Produzione: Déjà Vu Production, Rai Fiction
Vendite internazionali: Rai Com
Tre uomini che non hanno niente in comune ripongono in un colloquio con un magistrato l’unica chance di riottenere per qualche giorno una libertà sognata ogni momento. Un faccendiere, un ruvido malavitoso romano, un cittadino dell’Est specializzato in traffici illeciti. Qualcosa in comune ce l’hanno: la convinzione, infondata, che solo il primo che andrà al colloquio otterrà il permesso premio. In una cella d’attesa i tre uomini si trovano coinvolti in una partita senza esclusione di colpi per garantirsi il primo posto al colloquio.
IL RISOLUTO (THE RESOLUTE) di Giovanni Donfrancesco
Italia/Francia, 2017, 159’, prima mondiale
Produzione: Altara Films, Les Films du Poisson, Rai Cinema, NDR-ARTE (La Lucarne)
Un italiano di 87 anni, nel suo ritiro nei boschi del Vermont, incontra un cineasta e coglie l’occasione per guardare indietro alla sua vita. Dai ricordi della guerra sin qui taciuti scaturisce un passato inconfessabile da soldato bambino nei ranghi della Decima Mas, una delle più violente milizie fasciste. E una rivelazione sul destino del tesoro di Mussolini, che lui stesso avrebbe contribuito ad occultare… Un viaggio nei meandri della memoria, capace di parlare al nostro presente.
THIRST STREET di Nathan Silver – In collaborazione con il Tribeca Film Festival
Stati Uniti, 2017, 82’, prima internazionale
Con Lindsay Burdge, Damien Bonnard, Esther Garrel
Vendite estere: Stray Dogs
Gina, un’assistente di volo americana sola e depressa dopo il suicidio del suo fidanzato, durante una sosta a Parigi fa amicizia con un barista di nome Jérôme. Ma quando decide di cedere al desiderio e di rimanere in Francia, rientra in scena Clémence, l’ex di Jérôme, e una relazione, all´apparenza innocua, si trasforma rapidamente in un amour fou non corrisposto. Uno dei maggiori successi dell’ultima edizione del festival newyorchese gemellato con le Giornate degli Autori.
IL TENTATO SUICIDIO NELL’ADOLESCENZA di Ermanno Olmi
Italia, 1968, 35’, prima mondiale
Per Italo Calvino non c’è niente di più inedito dell’edito. Ha ragione, una ragione filologica, di amorosa rilettura dei testi. Ma Calvino – con Borges – sa anche che una nuova scoperta di un’opera può fare luce su opere passate, e addirittura su quelle posteriori alla sua creazione.
Il documentario racconta i primi pionieristici anni di attività di un reparto psichiatrico d’urgenza presso il Policlinico di Milano, una struttura sperimentale all’epoca, diretta da un grande psichiatra, Carlo Lorenzo Cazzullo. Un padiglione dedicato ai casi di emergenza per tentato suicidio, con un’incidenza drammatica di adolescenti. Ci sono interviste, statistiche, storie personali. C’è, in piccolo, un sorprendente palinsesto del cinema di Olmi: per tagli, ritmi, empatia, scelta dei volti, degli sguardi. Il documentario non risulta essere mai stato proiettato in una pubblica sede; non figura in alcuna delle tante filmografie del regista redatte negli anni. Ci appare, dalla moviola, come un film nuovo, inedito, ritrovato, soprattutto perché ci si ritrova conservato il suo cinema degli anni Sessanta e Settanta, e il tocco di sempre del suo autore.
PROIEZIONI SPECIALI
I’M (endless like the space) di Anne-Riitta Ciccone
Italia, 2017, 112’, prima mondiale
Con Barbora Bobulova, Mathilde Bundschuh
Produzione: A.T.C. Adriana Trincea Cinema srl, Rai Cinema con Paypermoon Italia
Distribuzione italiana: Koch Media Italia
Un viaggio fantastico in un futuro che assomiglia terribilmente al presente. La diciassettenne Jessica vive, anche in questa dimensione parallela, i problemi di tutti quelli che hanno la sua età: il timore di un futuro pauroso per il quale l’unico rimedio sembra essere l’omologazione agli altri. Ma Jessica è diversa. Una fiaba italiana in 3D.
THE MILLIONAIRS di Claudio Santamaria
Italia, 2017, 14’, prima mondiale
Con Sabrina Impacciatore, Peppe Servillo
Produzione: Goon Films
Distribuzione italiana: Lucky Red
Nel corso di una lunga notte, le strade di un bosco di montagna diventano teatro per una serie di efferati omicidi a opera di diversi personaggi, tutti decisi a impossessarsi di una misteriosa valigetta.
RACCONTARE VENEZIA di Wilma Labate
Italia/Francia, 2017, 54’, prima mondiale
Con Silvia D’Amico
Produzione: Wider Films, LuFilms in associazione con D-Hub Studios e in collaborazione con Taodue – Mediaset Group e Ciné Cinema Canal+
Distribuzione italiana: Wider Films
Una giovane attrice in viaggio a Venezia ripercorre i luoghi e le atmosfere di alcuni celebri film girati nella città lagunare. Nel percorso rivive i fasti della classicità, della decadenza e della modernità di un luogo unico al mondo. Da un’idea di Irene Bignardi.