lunedì, Ottobre 2, 2023
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RomaFF12: Vanessa Redgrave e l’impegno umanitario di Sea Sorrow

A RomaFF12 è stato il giorno di Vanessa Redgrave: la signora del cinema – ma soprattutto del teatro – britannico, compagna di Franco Nero e interprete di famosi film tra i quali Blow Up, Camelot ed Espiazione.

Arrivata alla 12^ edizione della Festa del Cinema per presentare il documentario prodotto dal figlio Carlo Nero e da lei diretto, Sea Sorrow,  sulle drammatiche condizioni dei profughi, la Redgrave ne ha approfittato per raccontare qualcosa del progetto alla stampa accorsa in sala.

Com’è  iniziato il progetto di Sea Sorrow?

Vanessa Redgrave: «Insieme ad altri attori, registi e drammaturghi – basti citare Tom Stoppard e Benedict Cumberbatch , da sempre molto attivo anche durante i propri spettacoli per sensibilizzare il pubblico alle cause umanitarie – abbiamo lavorato proprio per aiutare i profughi in Inghilterra, a casa nostra. Per noi dovrebbe essere un processo naturale come la notte e il giorno, ma fin troppo spesso sentiamo il nostro governo definire queste persone come “hopeless”, senza speranze; stiamo vivendo in un tempo pericoloso per democrazie e governi che sembrano aver perso di vista la famosa legge promulgata nel 1951 che invitava a dare ausilio ai profughi in cerca d’aiuto…

…Quindi l’dea di Sea Sorrow è nata dopo aver osservato a lungo quella tristemente famosa immagine del piccolo Aylan, il bambino morto sulla spiaggia di Bodrum famosa presso i più ricchi. Il vero crimine, qui, è che nessuno ha aiutato la famiglia del bambino ad attraversare quei 4 km che li separavano dal Canada, assicurando così loro una via di fuga, garantendo anche una vita a queste persone. Ho trovato tutto questo un esempio orrendo della totale mancanza di umanità da parte dei nostri governi: ci sono degli esponenti politici onesti, che parlano di onestà civile e lo sono anche effettivamente; ma troppo spesso a non essere così limpidi sono proprio i governi stessi. Ad esempio, Angela Merkel è una donna forte e onesta che stimo moltissimo: la sua forza e determinazione emerge anche dietro l’accordo preso per accogliere i rifugiati, ad esempio. Oggi purtroppo siamo tutti in grave pericolo, perché anche noi potremmo essere trattati così come queste persone in fuga, e forse già lo siamo.»

RomaFF12: Vanessa Redgrave e l’impegno umanitario di Sea Sorrow

Una domanda a Carlo Nero: che regista è stata la Redgrave e come si è comportato in quanto produttore?

Carlo Nero: «Il film è stato un vero viaggio, una sfida attraverso il mondo. I ragazzi, tutti i volontari che abbiamo intervistato sono dei veri e propri eroi, e abbiamo così cercato di raccogliere tante storie positive – o meno – di persone che soffrono nei campi profughi e hanno perso tutto. Abbiamo raccontato argomenti importanti e ogni decisione l’abbiamo presa insieme, sempre. Mia madre Vanessa voleva riconfermare un forte legame tra le opere di Shakespeare e la modernità, perché sono un simbolo dei nostri pazzi tempi moderni, per provare a dimostrare simbolicamente come può capitare davvero a chiunque di diventare un profugo.»

Vanessa Redgrave: «Proprio a proposito del legame tra Shakespeare e l’argomento dei rifugiati trattato in Sea Sorrow, posso dire che abbiamo provato ad assimilare Prospero – tratto da La Tempesta – a un fantomatico Duca di Milano, prima spodestato proprio dal fratello e poi messo in salvo, insieme alla figlia, dalla sua stessa gente che l’ha caricato su una barca dispersa in mezzo al mare; il Duca di Milano, una figura simbolica appunto che rimanda a figure di leader realmente esistenti, da Nelson Mandela a Martin Luther King. Qualcuno di loro fu imprigionato, qualcun altro assassinato: gli esempi sono davvero tanti. I fatti narrati in Sea Sorrow sono drammaticamente veri, di quelli che ti inducono a scavare nel profondo delle coscienze, affiancando cronaca e letteratura – come nel nostro caso – per provare a interpretare la realtà…

Vanessa Redgrave a RomaFF12 per il suo debutto da regista

…Non solo in Inghilterra, ma anche in Italia le persone si sentono trattate male dai propri governi, e ormai sono stanche e sature. Tanti cittadini cercano di apportare il proprio aiuto anche nel minimo, provandoci nonostante le difficoltà. Con Carlo, mio figlio, sostengo una ONG chiamata Safe Passage: il mio intento è quello di non lasciar mai affondare i profughi; questo è il nostro motto, nonostante molti governi cerchino di attuare la politica opposta.»

Ludovica Ottaviani
Ludovica Ottaviani
Imbrattatrice di sudate carte a tempo perso, irrimediabilmente innamorata della settima arte da sempre | Film del cuore: Lo Chiamavano Jeeg Robot | Il più grande regista: Quentin Tarantino | Attore preferito: Gary Oldman | La citazione più bella: "Le parole più belle al mondo non sono Ti Amo, ma È Benigno." (Il Dormiglione)

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