È stato presentato oggi ad Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia, film del fumettista e illustratore Lorenzo Mattotti tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati.
“Dino Buzzati fa parte delle mie radici culturali”, ha spiegato in apertura di conferenza Lorenzo Mattotti. “Mi ha influenzato in tantissimi modi: dal disegno, dalla maniera di inventare leggende mai esistite, dalla maniera di giocare con gli archetipi, con le storie antiche. Buzzati fa parte del mio DNA. È stato dunque naturale pensare al suo libro per ragazzi e realizzarne un film d’animazione”.
“Volevamo mantenere questo rapporto continuo, diretto, che ha Buzzati nel romanzo di narratore con il suo pubblico”, ha spiegato Mattotti parlando del processo di realizzazione del film. “Nel romanzo Buzzati si rivolge tutto il tempo al suo pubblico. È un continuo dialogo con il lettore. Volevamo mantenere questo dialogo e così ci è venuto in mente di creare il personaggio di Gedeone, il ‘narratore’, il ‘cantastorie’, ispirato alla tradizione siciliana, e di affiancargli un personaggio che nel romanzo non esiste, ossia Almerina, una piccola assistente, una ragazzina di strada molto vivace e divertente di cui però non conosciamo nulla. È un personaggio molto importante, perché ci ha permesso di risolvere alcuni snodi narrativi che nel romanzo originale venivano risolti in altro modo e che cinematograficamente non avrebbero avuto lo stesso impatto. I disegni di Buzzati mi hanno facilitato il compito, anche se erano molto piccoli e limitati, quindi abbiamo dovuti spettacolarizzarli. Abbiamo seminato le idee di Buzzati in tutto il film”.
La versione italiana è interpretata dalle voci di Toni Servillo, Antonio Albanese, Linda Caridi, Maurizio Lombardi, Corrado Invernizzi, Alberto Boubakar Malanchino, Beppe Chierici, Roberto Ciufoli, Nicola Rignanese, Mino Caprio e Corrado Guzzanti nel ruolo di Salnitro e con la partecipazione straordinaria di Andrea Camilleri nel ruolo del Vecchio Orso.
A proposito dei doppiatori italiani, Mattotti ha spiegato: “Avevo bisogno di caratterizzazioni molto forti per i miei personaggi, e devo dire che tutti si sono prestati al gioco, anche divertendosi. All’inizio era tutti abbastanza tesi, perché si tratta di grandissimi attori che nella vita non sono doppiatori professionisti. Rispetto alla versione francese, la versione italiana vira di più verso la Commedia dell’Arte: abbiamo giocato con gli accenti siciliani, abbiamo lavorato con le parole… c’è un’atmosfera maggiormente giocosa, anche se si tratta di due versioni complementari ed entrambe molto belle”.
Presente in conferenza stampa, Toni Servillo ha così parlato del suo coinvolgimento nel progetto: “Ho accettato subito la parte perché conosco Lorenzo da tantissimi anni. Sono un suo grande ammiratore e sapevo di avere l’opportunità, oltre che il piacere, di partecipare ad un film d’animazione ricco di poesia. È un film di straordinaria efficacia spettacolare, capace di mescolare la pittura e la letteratura. È un grande film d’autore: dove non arrivare la parola di Buzzati, arriva la narrazione attraverso i colori di Lorenzo”.
In merito al suo impegno come doppiatore e al suo rapporto con l’animazione, Servillo ha poi aggiunto: “Sono delle opportunità. Delle opportunità che vengono raccolte valutando la qualità. Un attore deve essenzialmente affidarsi ad una capacità immaginativa. Nel caso del doppiaggio bisogna interpretare un personaggio che nasce dalla fantasia di un autore. Bisogna raccogliere le indicazioni che provengono da come quell’autore ha immaginato e disegnato quel personaggio per poi con l’immaginazione dare una voce a quel comportamento animato, sapendo di lavorare in totale assenza del corpo. È una sfida: si recita molto ‘in maschera’. Mi piace pensare di aver dato ‘voce’ ai personaggi che ho doppiato nella mia carriera, perché io non mi considero un doppiatore. Trovo il doppiaggio un mestiere difficile e complesso, verso il quale va tutta la mia ammirazione”.
La parola è tornata a Lorenzo Mattotti, che ha così parlato del concetto di espressività in termini di disegno e dialoghi: “Espressivo è tutto. Il cinema è un po’ un insieme di cose. Bisogna far convivere i vari elementi in armonia, con un ritmo naturale. Con le immagini ho tentato di sfruttare al massimo le possibilità del cinema: il grande schermo, i grandi paesaggi, le grandi profondità, facendo in modo che in dialoghi si perdessero in questa immensa grandezza. Volevo che ogni immagine avesse una sua potenza. Abbiamo dato importanza a qualsiasi piccolo dettaglio all’interno del film”.
Si ritorna brevemente a parlare del doppiaggio del film, con Mattotti che ricorda il coinvolgimento nel film del compianto Andrea Camilleri: “Ha aggiunto qualcosa in più, come del resto hanno fatto tutti gli altri attori. Nella versione francese c’era il grande sceneggiatore Jean-Claude Carrière. Per la versione italiana volevo una figura carismatica e simbolicamente importante. L’unico che poteva farla era chiaramente Camilleri. È stato molto generoso. Siamo andati a casa sua e abbiamo registrato insieme alla direttrice del doppiaggio. Era davvero perfetto per il personaggio, non solo fisicamente. È un grande regalo che ci ha fatto”.
In conclusione, Lorenzo Mattotti ha parlato dell’attualità del romanzo originale, nonostante sia stato scritto nel 1945: “È attuale come un qualsiasi altro grande classico, come Pinocchio ad esempio. Credo che La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia abbia tutte le qualità di un grande classico. Riesce a rinnovarsi col passare del tempo, anche grazie ai temi che affronta: il rapporto dell’uomo con la natura, l’innocenza della natura in rapporto ai vizi dell’uomo, il conflitto tra padre e figlio, la sete di potere… ma soprattutto, ritrovarsi in situazioni che sono più grandi di noi. Sono tutti temi attuali che ci fanno riflettere. E per fortuna non offre nessuna soluzione, altrimenti sarebbe soltanto finto”.
La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia arriverà nelle sale il 7 novembre, distribuito da BIM Distribuzione. L’indimenticabile classico della narrativa di Dino Buzzati dal quale il film trae ispirazione è edito da Mondadori, con illustrazioni originali. Inoltre, dal 15 ottobre in libreria, sono disponibili due nuove pubblicazioni ufficiali legate all’opera d’animazione di Lorenzo Mattotti: “Il romanzo del film” e “La storia delle immagini del film”, per rivivere in ogni momento la magia del film.