È da diversi giorni ormai che il celebre regista iraniano Asghar Farhadi è al centro dell’attenzione dei media per la questione legata alla sua impossibilità di partecipare alla cerimonia degli Oscar 2017, in seguito al decreto esecutivo firmato dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump che impedirà per tre mesi l’ingresso negli USA ai cittadini di sette paesi musulmani: Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan e Yemen.
Dopo che l’Academy ha espresso, attraverso un comunicato ufficiale, il proprio disappunto nei confronti della decisione di Trump, oggi è lo stesso Farhadi – sempre attraverso un comunicato diffuso dal distributore canadese Elevation Pictures – a far sapere di voler boicottare gli Academy Awards anche nel caso (improbabile) che Trump decida di fare un’eccezione e permettergli di partecipare alla cerimonia il prossimo 26 febbraio.
Nel comunicato ufficiale si legge:
“Con grande rammarico annuncio, tramite questo comunicato, di aver deciso di non partecipare alla cerimonia degli Academy Awards al fianco dei miei colleghi della comunità cinematografica. Nel corso degli ultimi giorni e nonostante le ingiuste circostanze in cui si sono ritrovati i viaggiatori e gli immigrati di sette paesi, la mia decisione era rimasta la stessa: partecipare alla cerimonia ed esprimere alla stampa le mie opinioni su tali circostanze.
Non avevo alcuna intenzione di boicottare gli Oscar per protestare, anche perché so che moltissimi membri dell’industria cinematografica americana e dell’Academy si oppongono al fanatismo e all’estremismo che si stanno manifestando in questi giorni. Ora sembra che la possibilità di una mia presenza venga accompagnata da dei “se” e da dei “ma”, cosa per me inaccettabile anche nel caso si decidesse di fare delle eccesioni per la mia persona.
[…] Umiliare una nazione con il pretesto di salvaguardare la sicurezza di un’altra non è un fenomeno inedito nella storia, e ha sempre spianato la strada a divisioni e inimicizie. […] Anche nel mio paese diffondere la paura nel popolo è uno strumento importante utilizzato per giustificare comportamenti estremisti e fanatici da persone dalla mente piccola.
[…] Spero che i punti in comune tra gli esseri umani nei vari territori di questo mondo, e tra le culture e le religioni, superino di gran lunga le differenze.”
Il Cliente recensione del film di Asghar Farhadi
Ricordiamo che Il Cliente ha vinto due premi (miglior sceneggiatura e migliore attore) all’ultimo Festival di Cannes e ottenuto una nomination agli scorsi Golden Globes. Asghar Farhadi ha diretto Una Separazione, la sua opera di maggior successo, che vinto l’Oscar al miglior film straniero nel 2012.