Dal 15 giugno saranno distribuiti in sala – grazie alla rassegna “Almodóvar – La forma del desiderio” – cinque film di culto del cinema di Pedro Almodóvar degli anni ’80: “L’indiscreto fascino del peccato”, “Che ho fatto io per meritare questo?”, “La legge del desiderio”, “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, “Tacchi a spillo”. I film saranno proiettati dai materiali in alta definizione resi disponibili da TF1.
Partendo da immagini iconiche è stato realizzato un nuovo poster per ognuno dei cinque film, oltre a due locandine create per la rassegna. Nel trailer, invece, si susseguono a ritmo incalzante i volti dei personaggi che hanno reso indimenticabili queste cinque pellicole.
IL DESIDERIO PRENDE FORMA
Divertenti, grotteschi, melodrammatici, scorretti, passionali, graffianti e sinceri, tutti i personaggi del mondo di Almodóvar sono mossi dal desiderio, che sia per amore, per vendetta, per riscatto o per puro piacere. Carmen Maura, Antonio Banderas, Miguel Bosè, Marisa Paredes, Victoria Abril, Rossy de Palma sono solo alcuni dei grandi interpreti che hanno dato volto e forma al desiderio di ognuno dei personaggi scritti e diretti da Almodóvar. Liberi da ogni schema, liberi di essere sé stessi al di là di ogni costrizione o preconcetto: donne, uomini, travestiti, madri e figli, figlie e padri, omossessuali, cantanti, tossicodipendenti, suore, registi, scrittori, transessuali, doppiatori, attori, amanti, traditori, traditi…
LEGGEREZZA, SPAVALDERIA E AUDACIA
Negli anni ’80 il cinema di Almodóvar si impone sulla scena interazionale film dopo film con la forza di un ciclone: esattamente 40 anni fa L’indiscreto fascino del peccato suscita grande scalpore e accende il dibattito alla Mostra del cinema di Venezia del 1983; con la commedia noir Che ho fatto io per meritare questo? il giovane Almodóvar dipinge una famiglia spagnola fuori dagli schemi; indimenticabile melodramma dei sentimenti, La legge del desiderio, con un giovanissimo Antonio Banderas, vince il Teddy Bear al Festival di Berlino nel 1987; Almodóvar torna a Venezia con Donne sull’orlo di una crisi di nervi nel 1988 la commedia degli equivoci che con oltre 50 premi, una nomination agli Oscar® e record al Box Office di più paesi, consacra a livello internazionale il talento del regista spagnolo; con il giallo sentimentale e famigliare Tacchi a spillo (1991), il cinema di Almodóvar continua a graffiare, riprendendo le tematiche e l’estetica degli anni ’80 e aprendosi allo stesso tempo verso una nuova fase creativa. Questi cinque film che compongono la rassegna rappresentano una cinquina perfetta per leggerezza, spavalderia, audacia e capacità corrosiva.
“Il veicolo migliore per raccontare una storia sono i sentimenti, e naturalmente, l’umorismo”, Pedro Almodóvar.