1. Tom Hardy è nato il 15 Settembre 1977 sotto il segno della Vergine nel quartiere londinese di Hammersmith, finendo però per crescere nella zona di East Sheen insieme ai genitori Anne – pittrice e artista con origini irlandesi – ed Edward “Chips” Hardy, commediografo. Tom è il loro unico figlio, battezzato Edward Thomas Hardy.
2. Hardy è un attore atipico, soprattutto per un aspetto particolare che continua a ritornare, costantemente, nel corso della sua articolata quanto ricca carriera: si è ritrovato spesso, in più d’una occasione, a interpretare personaggi dal volto coperto, una vera sfida per ogni attore che non può così sfruttare le capacità emotive della propria mimica facciale. La prima volta, in grande stile, è stata sul set de Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, terzo capitale della trilogia di Christopher Nolan, dove Hardy interpretava il villain Bane e aveva il volto quasi completamente coperto da una maschera che diffondeva gas analgesico al personaggio; sempre Nolan ha regalato all’attore un altro ruolo con il volto coperto nel film Dunkirk, senza dimenticare il ruolo iconografico di Max Rockantansky nel nuovo Mad Max: Fury Road, dove ancora una volta vediamo l’attore inglese coperto, almeno per una buona parte del film, dall’ennesima maschera.
3. La sua carriera ha spaziato contemporaneamente tra il cinema, la tv e il teatro: proprio il palcoscenico gli ha regalato, nel corso degli anni, alcuni importanti riconoscimenti come una nomination, nel 2004, ai Laurence Olivier Theatre Award come Miglior talento emergente per la sua performance nello spettacolo In Arabia, We’d All Be Kings, che debuttò presso l’Hampstead Theatre. Nel 2003 vinse invece un London Evening Standard Theatre Award sempre come miglior talento emergente per lo stesso spettacolo e per Blood, pièce che ha riscosso grande successo presso il Royal Court Theatre.
4. Il cursus honorum di Tom Hardy ha incrociato il cammino di altri grandi nomi: dopo aver studiato presso la Reeds School, la Tower House School e la Richmond Drama School, approdò infine al Drama Centre London, una scuola di recitazione dove si ritrovò a condividere alcune classi con l’attore – e futuro plurinominato agli Oscar – Michael Fassbender, oltre ad avere tra gli insegnanti il Premio Oscar Sir Anthony Hopkins.
5. Hardy si è ritrovato, in più di un’occasione, a condividere il set con idoli o amici: oltre ad essere apparso ben quattro volte insieme all’attore inglese Gary Oldman (La Talpa, Lawless, Il cavaliere oscuro – Il ritorno e infine Child 44 – Il bambino n. 44), ha diviso le scene con gli amici Noomi Rapace e Vincent Cassel, esprimendo invece nel 2015 la voglia di tornare a recitare insieme all’attore Matthias Schoenaerts, suo partner sul set del film Chi è Senza Colpa.
6. A 21 anni Hardy vinse un insolito concorso, chiamato “The Big Breakfast’s Find Me a Supermodel”: grazie a quest’ultimo, ha firmato un breve contratto per lavorare come modello presso l’agenzia Models One, dedicandosi in tal modo all’ambito della moda prima di tornare alla sua passione – la recitazione – lavorando in tv sul set della miniserie Band of Brothers, nel 2001.
15 curiosità su Tom Hardy che dovresti conoscere
7. La vita di Tom Hardy, segnata da una fulgida quanto impeccabile carriera e da un’inaudita intensità recitativa, ha però visto anche il volto oscuro della dipendenza: nel turbolento periodo dell’adolescenza, l’attore inglese ha avuto seri problemi prima con le droghe e poi con l’alcol. Iniziò a sniffare colla a 11 anni, prima di passare agli allucinogeni a 13 e infine alla dipendenza dal crack a 16 anni, unito a un consumo eccessivo di alcolici. Hardy si decise ad affrontare un percorso di rehab solo dopo il 2003, in seguito ad un collasso che lo portò a perdere i sensi e a svegliarsi, stordito, in una pozza di sangue e vomito, nel bel mezzo di Old Compton Street. A proposito di questo drammatico periodo del proprio passato, l’attore ha dichiarato: «Mi sarei venduto mia madre per il crack. Ero un ragazzaccio. L’unica cosa che mi ha salvato in quel periodo buio è stata la recitazione».
8. Avete mai notato che il mignolo della mano destra di Tom Hardy appare costantemente piegato? Purtroppo si tratta della conseguenza permanente di un incidente accorso all’attore, che si è reciso un tendine con un coltello. Dopo tre operazioni chirurgiche, l’attore è ora in grado di chiudere tutte le dita stringendole a pugno, ma non può assolutamente raddrizzarlo.
9. Come si prepara ad affrontare un ruolo Tom Hardy? Quale metodo recitativo segue? Contro ogni aspettativa, il suo approccio allo studio dei personaggi è abbastanza semplice e… antropologico: l’attore è infatti un patito di reality show, che segue avidamente per rubare idee utili per poi “costruire” i suoi personaggi. Ha dichiarato a tal proposito: «È grandioso osservare le persone. Ruberò i personaggi […] perché sono persone vere, reali. Rubo qualcosa da ognuno di loro […]».
10. Hardy è un attore fisico, uno di quei trasformisti che riescono, in modo camaleontico, ad adattare il proprio corpo ai ruoli che interpretano. Un po’ come il collega Christian Bale – con il quale Hardy ha condiviso il set de Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno – anche l’attore inglese si è sottoposto, nel corso degli anni, a delle notevoli trasformazioni fisiche sul set. Per interpretare il primo ruolo veramente importante della propria carriera, ovvero il prigioniero Michael Peterson, meglio noto come Charles Bronson in omaggio all’omonimo attore hollywoodiano e protagonista del film Bronson, storia vera adattata per il grande schermo dal regista Nicolas Winding Refn, l’attore non solo si rasò i capelli a zero, ma aumentando il proprio peso di ben 20 Kg solo di massa muscolare. Per interpretare il ruolo del villain Bane sul set della trilogia di Batman diretta da Christopher Nolan mise su altri 14 Kg, per poi sottoporsi a un nuovo, estenuante training fisico – con altri 13 Kg presi di massa muscolare – sul set del film Nel 2017, Tom Hardy ha dichiarato che le trasformazioni fisiche sostenute nel corso degli anni hanno danneggiato il suo corpo, anche se in modo non irrimediabile, proprio perché gli allenamenti avvenivano in tempi troppo brevi.
11. Hardy e la vita privata, anch’essa travagliata (soprattutto nel periodo giovanile): nel 1999 sposò Sarah Ward, ma il matrimonio naufragò nel 2004 a causa delle dipendenze dell’attore e del suo stile di vita decisamente eccessivo. Dopo il divorzio ebbe una relazione con Rachael Speed, la quale lo rese padre per la prima volta a 30 anni, quando nacque il figlio Louis Thomas (2008): i due si lasciarono poco dopo. L’anno seguente iniziò una relazione con l’attrice Charlotte Riley, con la quale si fidanzò ufficialmente nel 2010 prima di convolare a nozze, in Francia, il 4 Luglio 2014. Nell’Ottobre dell’anno successivo i due hanno avuto il loro primo figlio.
12. Risalgono al 2010 delle dichiarazioni rilasciate dall’attore a proposito delle esperienze omosessuali che avrebbe avuto in passato. Infatti, durante un’intervista rilasciata al Daily Mail, Hardy rivelò d’aver avuto esperienze omosessuali negli anni della giovinezza e che sentiva di avere un carattere e dei sentimenti «intrinsecamente femminili». Solo un anno dopo l’attore ritrattò prontamente le dichiarazioni precedenti in una nuova intervista, smentendole e affermando di essere stato frainteso.
13. Con la moglie Charlotte Riley, anch’essa attrice, ha condiviso il set per ben tre volte: prima nella miniserie The Take – Una Storia Criminale (2009), poi nell’altra miniserie inglese Wuthering Heights (2009), palesemente tratta dal celebre capolavoro della scrittrice Emily Brontë Cime Tempestose e infine sul set della serie televisiva Peaky Blinders (dal 2014).
14. Tom Hardy è tanto un amante dei tatuaggi quanto dei cani: non solo possedeva un cane di nome Max – morto nel 2011 – chiamato così in onore del protagonista della saga di Interceptor, ma nel 2017 si unì alla PETA per una nuova campagna contro il maltrattamento degli animali e per promuoverne l’adozione, realizzando uno spot proprio insieme a uno dei suoi animali domestici.
15. La carriera di Hardy ha incontrato in più di un momento il mondo dei cinecomics: non solo la sua incursione – di lusso – nel mondo di Batman, nella trilogia diretta da Nolan, ma anche il suo ultimo ruolo che lo introduce di diritto nel Marvel Universe: è infatti nei cinema nei panni di Eddie Brock, il giornalista aggredito da un simbionte che si trasforma in Venom, storica nemesi di Spider Man.