Suspiria, il primo vero horror di Dario Argento, è nato proprio ispirandosi alla sua infanzia. Sull’idea del regista la compagna Daria Nicolodi introdusse alcune caratteristiche di fiabe come Alice nel paese delle meraviglie, Biancaneve, Barbablù e Pinocchio ma in particolare i racconti di sua nonna Yvonne Loeb. Quest’ultima, celebre pianista di origine francese, le narrò le sue esperienze presso un istituto artistico e musicale francese che aveva frequentato durante un corso di perfezionamento e da cui era fuggita dopo aver scoperto che la didattica ufficiale era in realtà un “paravento” dietro cui si celava una vera scuola di Magia nera.
“Le favole sono piene di cose terrificanti. Io sono stato profondamente segnato dai racconti di una vecchia zia. E visto che ho avuto un’infanzia quasi banale nella sua serenità, credo che quelle storie siano all’origine del mio lato oscuro, di una certa parte della mia immaginazione”, ha dichiarato Dario Argento.
Giunta a Friburgo per perfezionare i propri studi presso un’ accademia di danza, la giovane americana Susy Bannon incontra una atmosfera alquanto strana e misteriosa. Intanto una giovane allieva, fuggita dalla scuola quella stessa notte e che Susy incontra casualmente davanti al portone d’ingresso dell’accademia, viene brutalmente uccisa assieme ad una sua amica. Altri eventi sinistri accadono nella scuola. Susy, che comincia ad avvertire dei continui e inspiegabili malesseri, vuole vederci chiaro…
Suspiria è il primo capitolo della cosiddetta “Trilogia delle Tre Madri”. I titoli dei capitoli successivi, girati nel 1980 e nel 2007, sono Inferno e La Terza Madre. Il titolo Suspiria (come la storia della “Trilogia delle Tre Madri”) è stato ispirato dal libro “Suspiria De Profundis” di Thomas de Quincey: un’epopea dell’orrore scandita dalle raccapriccianti e mistiche presenze di tre malvagi esseri demoniaci Mater Suspiriorum, Mater Tenebrarum e Mater Lachrimarum, una triade di antiche e malvagie streghe che con i loro poteri possono manipolare gli eventi del mondo su scala globale.
Suspiria rappresenta l’apice del periodo più fecondo di quell’osannato regista che è Dario Argento. Fu il suo primo film horror perché, a dispetto dell’impronta macabra e truculenta dei suoi precedenti lavori, questi non sfociavano mai nel paranormale o fantastico, come invece accade in questo film. Profondo Rosso, per quanto cruento e macabro, possiamo classificarlo nel giallo-thriller; Suspiria invece si dipana nella dimensione onirica più pura, in una favola crudele dai risvolti sovrannaturali.
Gli elementi naturali sono parte integrante del film: l’Acqua, che avvolge Susy al suo arrivo a Friburgo (una pioggia talmente fitta da intrappolare le voci, le grida); il Fuoco, che divora e distrugge la scuola di danza alla fine del film; Aria e Terra, elementi rovesciati che nel film prendono uno il posto dell’altro (infatti dagli alti soffitti del collegio piovono milioni di larve bianche, quelle che si nutrono del sonno dei morti).
Suspiria di Dario Argento torna al cinema in 4K
In questo capolavoro del cinema dell’orrore tutto si incastra con facilità per conferire alla narrazione un ritmo fluido e mai pesante, a partire dall’uso di luci e colori forti e variopinti che sembrano voler sottolineare l’innaturalezza delle varie situazioni. La fotografia del film ad opera di Luciano Tovoli è caratterizzata dall’uso di lenti anamorfiche e luci ad arco davanti alle quali sono state poste stoffe colorate (al posto della comune gelatina) in modo da poter essere avvicinate il più possibile ai volti degli attori dando l’impressione che i colori fossero stati gettati come vernice sui loro volti. Questo metodo artigianale ha contribuito ad accentuare il tono fantastico della pellicola.
Il film è stato uno degli ultimi ad essere girati in Technicolor, cosa che contribuito a rendere la scenografia ad opera di Giuseppe Bassan la vera protagonista del film. Ma lo sappiamo, il cinema non è solo immagine: i Goblin composero una delle colonne sonore più terrificanti della storia dell’horror e quel continuo affannoso respiro proveniente dalle viscere dell’ignoto hanno contribuito a tenere alta la tensione.
Un grande successo di Dario Argento, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti: un giovane Stephen King ne parlò nel suo saggio “Danse Macabre”, mentre il magazine Empire lo ha annoverato tra i 100 migliori film horror di tutti i tempi (unico film italiano). Suspiria non è però un semplice horror: è un’opera d’arte, un collage in movimento fatto di colori, di sangue che scorre lento sulla pelle delle vittime come vernice lucida su manichini protagonisti di un sogno.
A quarant’anni dal debutto al cinema – era il 1° febbraio del 1977 – Suspiria tornerà sul grande schermo l’inquietante come evento speciale per tre giorni, 30-31 gennaio e 1 febbraio 2017, distribuito da QMI Stardust, in una spettacolare versione restaurata in 4k (info e elenco cinema sul sito www.suspiriaalcinema.it).