Alien, Blade Runner e Thelma e Louise. Basterebbe uno solo di questi film appena elencati per entrare nell’olimpo dei più grandi registi di sempre, se non fosse che questi tre capolavori sono stati diretti tutti dallo stesso uomo: Ridley Scott.
Il regista inglese ha senza dubbio segnato l’immaginario collettivo dell’ultimo secolo attraverso le sue opere. Alzi la mano chi non ha mai visto o sentito parlare dell’alieno che esce dal corpo di John Hurt, o il monologo dell’androide Roy Batty interpretato da Rutger Hauer o ancora la folle corsa a bordo della Ford Thunderbird di Susan Sarandon e Geena Davis verso il precipizio del Grand Canyon. Scene cult che sono entrate di diritto nella storia del cinema.
Capace e inflessibile, Ridley Scott è riuscito durante la sua carriera ad esprimere la sua arte affrontando tutti i generi
Capace e inflessibile, Ridley Scott è riuscito durante la sua carriera ad esprimere la sua arte affrontando tutti i generi: dalla fantascienza, al road movie, passando ai film storici, di guerra e gangster fino addirittura alla commedia sentimentale.
Non sempre è riuscito a tenere livelli alti come i film sopra elencati ma Ridley Scott è senz’altro un autore che accetta il rischio: lo dimostra la sua carriera come regista ma anche come produttore di serie tv come I Pilastri della Terra, The Good Wife, Taboo e i suoi recenti progetti con i prequel della saga di Alien (Prometheus e Alien Covenant, che uscirà l’11 maggio) e l’attesissimo seguito di Blade Runner, Blade Runner 2049.
Per celebrare la carriera di questo poliedrico regista, ecco i suoi migliori dieci film in ordine rispettivamente cronologico.
10. I Duellanti, 1977
Esordio alla regia niente male per Ridley Scott che porta sullo schermo il racconto di Joseph Conrad, “Il duello”. Durante la campagna Napoleonica due ufficiali Ussari si sfidano per futili motivi, fino a inscenare una vera e propria guerra privata. Grande film, interpretato da due grandi attori: Keith Carradine e Harvey Keitel; quest’ultimo, nel ruolo dello sconfitto e umiliato Gabriel Fereaud, rappresenta la fine dell’epopea Napoleonica. Il film ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes.
9. Alien, 1979
Che dire che non sia già stato detto su uno dei migliori film di fantascienza di sempre. Terrore e splatter nell’astronave da trasporto Nostromo per il malcapitato equipaggio. Una scena cult dietro l’altra per la pellicola che ha fatto conoscere al mondo la paura di viaggiare verso altri pianeti, “perché nello spazio nessuno può sentirti urlare!”. Piccola curiosità: la prima versione della sceneggiatura non prevedeva una protagonista femminile: fu il regista Walter Hill nelle vesti di produttore a suggerirla.
8. Blade Runner, 1982
Nei primi anni di carriera Ridley Scott non sembra far altro che sfornare capolavori. Anche qui si ispira ad un grande scrittore come Philip K. Dick e al suo romanzo “Il cacciatore di androidi” del 1968. Nella Los Angeles del 2019 il cacciatore di taglie Deckard (Harrison Ford) dà la caccia a sei replicanti evoluti. Capolavoro che avrà presto un seguito diretto da Dennis Villeneuve (Sicario, Arrival), prodotto dallo stesso Scott e con protagonista Ryan Gosling, intitolato Blade Runner 2049. Anche qui, altra piccola curiosità: il famoso monologo interpretato da Rutger Hauer non compariva nella sceneggiatura; fu lo stesso attore tedesco ad improvvisare.
7. Black Rain Pioggia Sporca, 1989
Il regista inglese si trasferisce in Giappone per questo film d’azione sul mondo della Yakuza con due attori all’epoca considerati sex symbol: Michael Douglas e Andy Garcia. Due poliziotti newyorchesi catturano un boss della Yakuza per poi scortarlo in Giappone, ma nel paese del sol levante questi riesce a sfuggire; i due sono quindi costretti ad una caccia all’uomo grazie anche all’aiuto di un poliziotto locale. Indimenticabile la scena dell’uccisione del personaggio interpretato da Garcia, fatto fuori a colpi di spada da alcuni sicari in sella a delle Suzuki. Per gli amanti del genere: l’attore Ken Takakura è il co-protagonista del capolavoro di Sidney Pollack, Yakuza.
6. L’Albatros Oltre la Tempesta, 1996
Pellicola meno importante rispetto alle precedenti ma comunque da non sottovalutare. Scott si dedica al racconto di formazione di un gruppo di ragazzi imbarcatosi su un veliero condotto dal capitano Christopher “Skipper” Sheldon, interpretato da Jeff Bridges. Sulla via di casa i ragazzi dovranno affrontare una terribile tempesta che li farà maturare trasformandoli in uomini veri. Cast formato da giovani attori, tutti all’epoca sconosciuti (tra cui anche Ryan Phillippe), per un film che ricorda molto L’Attimo Fuggente.
Ridley Scott: da I Duellanti a Prometheus, 10 pellicole del poliedrico regista
5. Il Gladiatore, 2000
“Al mio segnale, scatenate l’inferno!”. Primi venti minuti da urlo, forse tra i migliori della storia del cinema, con personaggi cazzutissimi e battute altrettanto cazzute che hanno – purtroppo – negli anni dato linfa vitale ad un immaginario un po’ “coatto”. Comunque sia, Ridley Scott dirige un buon kolossal che venne però aspramente criticato per le numerose inesattezze storiche, anche se va dato atto a Scott della verosimiglianza nelle tattiche militari grazie all’attenta regia. Cinque premi Oscar e colonna sonora di Hans Zimmer intramontabile.
4. Black Hawk Down, 2001
Film di guerra ambientato durante la battaglia di Mogadiscio nel 1993 nel corso dell’operazione Restore Hope e ispirato dal saggio storico scritto da Mark Bowden. Dopo l’attacco del signore della guerra somalo Mohammed Farah Aidid contro i caschi blu dell’ O.N.U., gli americani inviano i Delta Force, i Rangers e il 160th SOAR per catturare lo stesso Aidid, ma sarà uno scontro terribile con numerosi morti, anche tra i civili. Due Oscar per questo film dal ritmo tambureggiante; uno dei premi fu dato al montatore italiano Pietro Scalia.
3. Le Crociate, 2005
“Quanto vale Gerusalemme?” chiede Baliano a Saladino. Questi risponde “Niente”, per poi fare qualche passo fino a fermarsi e dire “Tutto!”. Un altro film “storico” alla Scott. Il regista britannico non ha mai fatto mistero di essere poco legato alla veridicità storica quanto per lui è più importante il pathos dovuto alla narrazione. Le Crociate è un’altra lezione di regia che Scott lascerà alle generazioni future per una pellicola che non è solo azione ma uno sguardo sulla ormai desolante attualità del fanatismo religioso che perdura nei secoli. Ottimo cast composto da Orlando Bloom, Eva Green, Jeremy Irons e un mascherato Edward Norton nei panni del re lebbroso Baldovino IV.
2. Un’ottima annata, 2006
Si rinnova il sodalizio con Russel Crowe, che andrà poi avanti con altri tre film (American Gangster, Nessuna Verità, Robin Hood). E si conferma la poliedricità del regista in questa commedia sentimentale tra i vigneti della Provenza con l’attore australiano che si innamora di una bella e sensuale donna locale che ha le fattezze di Marion Cotillard. Se ne Il Gladiatore la tematica preponderante era la morte, in questo è senza dubbio il piacere della vita e dell’amore. La colonna sonora comprende anche la sdolcinata canzone dell’allora popstar francese Alizée, “Moi…Lolita”.
1. Prometheus, 2012
Prequel di Alien. Scott cerca di imitare George Lucas con la sua riproposizione della seconda trilogia di Star Wars. Ai posteri l’ardua sentenza! Più filosofico rispetto al suo predecessore, l’equipaggio della Prometheus finanziato dal filantropo Weyland va alla ricerca di un pianeta che potrebbe essere la chiave dell’origine della vita, ma quello che trova potrebbe minacciare l’estinzione del genere umano. Il progetto della continuazione della saga fu preso in esame anche da James Cameron, autore di Aliens Scontro Finale, che decise poi di abbandonarlo (visti i problemi con la Fox) e di lasciarlo totalmente nelle mani di Ridley Scott.