Nope di Jordan Peele (qui la recensione) si apre con il flashback di un tragico incidente che vede coinvolto uno scimpanzé assassino durante le riprese di un famoso show televisivo. Tali eventi vengono tirati in ballo più volte durante il corso del film e vengono persino impiegati come parallelo nei confronti della ricerca spasmodica, da parte dei fratelli Haywood, del “video di Oprah” (secondo Em, interpretata da Keke Palmer, un video in grado di diventare virale e di far diventare ricchi e famosi chi lo diffonde). Tuttavia, la storia dello scimpanzé killer – almeno all’apparenza – non sembra essere collegata all’avvistamento alieno che rappresenta a tutti gli effetti il cuore pulsante del film. Qual è, dunque, la connessione più profonda tra le due storyline e come si colloca l’incidente dello scimpanzé assassino rispetto al resto delle tematiche affrontate dal film?
In Nope, sia lo scimpanzé Gordy che la creatura aliena, soprannominata Jean Jacket, sono entrambi predatori della natura, anche se l’umanità ha cercato di domarli e controllarli. Il giovane Ricky “Jupe” Park (Steven Yeun) ha assistito al terribile incidente quando l’esplosione di alcuni palloncini ha spaventato Gordy, che nonostante fosse addestrato a recitare per la famosa sitcom “Gordy’s Home”, ha comunqua attaccato i presenti sul set, proprio perché vittima della paura.
Jupe è l’unico sopravvissuto a quell’incidente, ma non sembra aver imparato alcuna lezione. Dopo aver scoperto dell’esistenza di Jean Jacket, ha dato da mangiare cavalli all’oggetto volante per settimane intere, e ha cercato di presentare la creatura al resto del mondo mettendo in piedi uno vero e proprio spettacolo. Tuttavia, il suo piano ha preso una piega sbagliata e, alla fine, Jean Jacket ha divorato non solo Jupe, ma anche il suo staff e tutto il pubblico accorso allo spettacolo.
Quanto lontano è capace di spingersi l’umanità in nome della spettacolarizzazione? L’incidente dello scimpanzé assassino è stato come un ammonimento, ma l’effetto più grande che ha avuto è stato quella della legge che, da quel momento, vietò l’uso degli scimpanzé nel mondo dello spettacolo.
Jupe ha messo in pericoloso non solo la sua vita, ma anche quella del pubblico per cercare di ottenere il suo “video di Oprah”, e anche dopo aver saputo cosa era successo, i fratelli OJ (Daniel Kaluuya) ed Em Haywood hanno comunque portato avanti il loro piano: realizzare il loro “video di Oprah” per raggiungere notorietà e ricchezza. Inoltre, il documentarista Antlers Holst (Michael Wincott) ha letteralmente sacrificato la sua vita a Jean Jacket in nome dell’arte, quindi della possibilità di catturare l’impossibile attraverso la macchina da presa.
L’incidente di Gordy che vediamo nel film trae ispirazione proprio dalla realtà. Nel 2009, infatti, uno scimpanzé di nome Travis che lavorava in televisione ha attaccato un’amica del suo proprietario, lasciandola sfigurata in un modo molto simile a quello che è successo ad una delle co-star di Jupe per colpa di Gordy. In Nope, viene inquadrata anche il giocattolo Tickle Me Elmo, un riferimento alla vera bambola che scatenò la furia di Travis nella vita reale.
All’apparenza, un incidente mortale che ha visto coinvolto uno scimpanzé potrebbe avere poco a che fare con una creatura aliena volante, ma in realtà la storyline del misterioso oggetto volante a forma di disco, simile ad un UFO, dimostra soltanto come la storia sia destinata a ripetersi. Dal momento che così tanti personaggi sono destinati a finire vittime della medesima trappola mortale nonostante il pericolo, la questione assume dei contorni tanto tragici quanto ironici. Alla fine del film, Em Haywood riesce finalmente ad ottenere il suo “video di Oprah”, ma i fini potranno mai essere davvero in grado di giustificare i mezzi?