sabato, Settembre 23, 2023
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L’Esorcista: 10 inquietanti curiosità dal dietro le quinte del film

L’Esorcista, diretto da William Friedkin, è stato uno dei film cardine degli anni ’70 ma soprattutto della New Hollywood: registi giovani e rampanti, nuove storie da raccontare e la voglia di farlo attraverso stili e ottiche diverse. L’horror tratto dal romanzo omonimo di William Peter Blatty ha rivoluzionato la percezione del grande pubblico – fruitore di opere mainstream – nei confronti del cinema d’autore; ma certe volte, le storie che circolano dietro le quinte dei film horror, risultano perfino più inquietanti dei film stessi.

Uscito ormai quasi 50 anni fa, L’Esorcista è uno dei film che più ha diviso e spaventato il pubblico nel corso degli anni. La storia è semplice: una giovanissima ragazzina, Regan, è posseduta da un demone e ha disperatamente bisogno di un esorcismo; ma è l’intero rituale che rende l’opera terrificante, estendendo la sua lunga ombra di paura fino ad oggi. Le facce che si sovrappongono – umana e diabolica – oltre al processo di trasformazione progressiva di Regan, che mostra quello che le succede; senza dimenticare la camminata che ricorda un ragno (e che fu aggiunta in occasione dell’uscita del film), teste che ruotano, linguaggio scurrile come i gesti: ecco tutti gli elementi che hanno contribuito alla fama terrificante del film, così disturbante ed eccessivo – a tratti volgare – allo stesso tempo.

Qui di seguito potete leggere ben 10 storielle macabre tratte direttamente dal dietro le quinte dell’indiscusso cult L’Esorcista:

10. L’urlo di Ellen Burstyn

Quando hai degli attori navigati su un set per la maggior parte del tempo, puoi veramente lasciar fare loro tutto ciò che vogliono; e certe volte incidenti occasionali possono aiutare le loro reazioni spontanee. William Friedkin voleva vedere sullo schermo il fiato fuoriuscire dalla bocca degli attori per esempio, e per farlo rese il set congelato. Linda Blair, per esempio, odia tuttora sentirsi addosso quella sensazione di freddo pungente.

Ellen Burstyn fu tirata indietro troppo forte da un cavo metallico tanto da rompersi il coccige; poi l’urlo che lancia nel corso del film – e che fa gelare il sangue – è assolutamente reale. Addirittura Friedkin una volta sparò vicino all’orecchio di Jason Miller per ottenere dall’attore una reazione spontanea.

9. Morti sinistre circondano il film

Il cast e la crew dietro ogni film finiscono per costituire una sorta di piccolo villaggio: dopo la fine delle riprese de L’Esorcista – e anche oltre – nove persone legate al cast e alla troupe del film andarono incontro ad un tragico destino.

Nella lista ci sono il nonno di Linda Blair e il fratello della sua co-star Max Von Sydow (scomparso purtroppo proprio in questi giorni, NdR). L’attore Jack MacGowran morì a causa dell’influenza, Vasiliki Maliaros morì per cause naturali. In teoria ci sono probabilmente numerosi film, nel corso della storia, disseminati da strana coincidenze come queste ma… di sicuro, nessuno ha una fama più sinistra de L’Esorcista.

8. Una spettatrice fece causa alla Warner Bros.

L’Esorcista uscì nelle sale in un’epoca in cui gli Studios non avvertivano ancora il pubblico sugli effetti delle luci strobo e sulle conseguenze che gli intensi effetti speciali gore potevano avere sugli spettatori. Ci sono numerose testimonianze di persone che si sono sentite male e/o sono svenute mentre vedevano il film; supponiamo inoltre che siano stati forniti dei sacchetti per rigettare fuori dalle proiezioni e che molte persone siano state portate via in barella.

Uno spettatore, nello specifico una spettatrice, fece causa alla Warner Bros, sostenendo che i messaggi subliminali del film le provocarono una brutta caduta con conseguente rottura della mascella. Lo Studio ha risolto la causa fuori dalle aule di tribunale, senza mai divulgare la cifra dell’importo totale sborsato.

7. Stanley Kubrick alla regia?

Molti anni dopo l’uscita de L’Esorcista, Stanley Kubrick ha contribuito a terrorizzare gli appassionati del genere horror con il suo film Shining. Immaginate quindi cosa avrebbe potuto fare il pluripremiato regista con il film tratto dal romanzo di Blatty: per un momento, infatti, la Warner Bros aveva pensato di coinvolgere il tocco magico di Kubrick nel progetto, partendo dal presupposto che al regista piaceva lavorare sui propri progetti.

6. Linda Blair ha ricevuto minacce

Ad appena dodici anni, la performance di Linda Blair nei panni di Regan ha ottenuto il plauso dei fan e della critica, assurgendo subito allo stato di cult istantaneo per alcuni e trasformandosi in una cotta per altri. Tuttavia, da quando ha interpretato una ragazzina posseduta dal demonio, ha attirato anche molte critiche da un’ampia porzione di pubblico.

Regan ha diviso gli spettatori prima di ottenere la fama raggiunta oggi; Linda Blair ha perfino ricevuto delle minacce di morte per il suo ruolo ed è stata seguita da guardie del corpo per molti mesi dopo l’uscita in sala del film.

5. Il set prese fuoco

Anche il set de L’Esorcista sembrava maledetto: le riprese del film ritardarono quando un incendio scoppiò all’improvviso partendo dal cuore della casa dei MacNeil. Secondo Friedkin, un piccione era finito in uno dei contatori dell’impianto elettrico della casa.

Indovinate un po’ quale fu l’unica stanza risparmiata dalle fiamme? “Quadratura del cerchio”, la stanza della bambina indemoniata rimase intatta, probabilmente perché le fiamme dell’inferno avevano già infestato per bene la camera da letto.

4. Un presunto killer lavorò sul set del film

Scherzi a parte, nonostante la cattiveria che aleggiava sul film, nonostante le coincidenze e alcune delle strane morti o perfino il grande incendio, un male “vero” – proveniente dal mondo reale – si era insinuato sul set de L’Esorcista. Paul Bateson era un radiografo che diede un piccolo contributo al comparto tecnologico del film. Nel 1979, Bateson fu condannato per l’omicidio del giornalista cinematografico Addison Verrill.

Ma non c’è fine all’orrore: questo è certo, ma ciò che è più disturbante è che l’uomo avrebbe potuto essere un serial killer, perché durante il processo i pubblici ministeri e la polizia lo accusarono di essere coinvolto nelle morti di altri omosessuali, delle quali si vantava mentre era in prigione. Per questo motivo Bateson è considerato un serial killer nonostante le prove non lo abbiano mai confermato.

3. Linda Blair non era idonea per vincere un Oscar

Linda Blair fu costretta a lavorare con stuntwomen, esperti negli effetti speciali, registi e i suoi colleghi attori per riuscire a portare Regan in vita. Ma nonostante le collaborazioni, è lei il cuore della performance: l’attrice ricevette una meritata nomination all’Oscar per il ruolo, ma nonostante tutto la voce “demoniaca” della piccola Regan non era della Blair ma di Mercedes McCambridge.

In base alle regole dell’Academy, la nomination ricevuta dalla Blair non poteva essere ritirata, ma allo stesso tempo non amano – da quelle parti – attribuire a degli attori il lavoro di altri colleghi o il doppiaggio compiuto da altri.

2. La scena dell’angiografia alla carotide

Può sembrare strano, ma nel “film più spaventoso e disturbante mai realizzato”, la scena che davvero ha sconvolto di più gli spettatori è, allo stesso tempo, la più realistica.

Una ragazzina spaventata che deve subire un controllo medico. D’accordo con molti spettatori, il primo test di Regan in ospedale è la scena più disturbante dell’intero film, forse proprio perché è reale. Friedkin ha ingaggiato nel cast dei veri attori per interpretare la scena al meglio rappresentando una vera procedura invasiva che può avvenire anche nella realtà.

1. Basato su una storia vera

Per molti quest’affermazione può suonare un po’ ridicola ma il romanzo da cui è tratto il film L’Esorcista è basato proprio su una storia vera. Roland Doe aveva 14 anni quando alcuni preti della Chiesa Cattolica Romana provarono, per più di un anno, a praticare degli esorcismi sul ragazzo. Gli scienziati e i credenti hanno delle opinioni divergenti riguardo a tali eventi: gli psichiatri credono che il ragazzo soffrisse di una forma di schizofrenia, per esempio.

Durante il rito, la faccia del demonio comparve su una delle gambe del ragazzo come pure la voce di San Michele sembrò fuoriuscire dalla stessa bocca del ragazzino, chiedendo che il diavolo abbondasse il suo corpo.

Fonte: ScreenRant

Ludovica Ottaviani
Ludovica Ottaviani
Imbrattatrice di sudate carte a tempo perso, irrimediabilmente innamorata della settima arte da sempre | Film del cuore: Lo Chiamavano Jeeg Robot | Il più grande regista: Quentin Tarantino | Attore preferito: Gary Oldman | La citazione più bella: "Le parole più belle al mondo non sono Ti Amo, ma È Benigno." (Il Dormiglione)

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