Le Iene di Quentin Tarantino è uno dei debutti alla regia più famosi nella storia del cinema. Il lungometraggio ha da subito stabilito tutti i temi ricorrenti del regista – spirito pulp, narrazioni non lineari, dozzine di riferimenti alla cultura pop, una colonna sonora zeppa di riferimenti popolari e non –, e si è fatto conoscere dopo la sua prima al Sundance, consacrandosi sia come film controverso sia come cult.
La rivista Empire lo ha definito il più grande film indipendente di tutti i tempi e, per questo, è riuscito ad ispirare innumerevoli cineasti nel portare avanti i loro film a basso budget. Volete saperne di più? Ne approfittiamo per condividere con voi 10 curiosità su uno dei film più visti di sempre:
10) Il titolo “preso in prestito”
Tutti sanno che Quentin Tarantino lavorava in un negozio di noleggio video chiamato Video Archives, da allora divenuto leggendario. Questo ha fatto sì che molti aspiranti cineasti sviluppassero idee romantiche su come lavorare in un negozio di video, far incetta di film e diventare, conseguentemente, una divinità del cinema. Tarantino era solito raccomandare film stranieri ai clienti e una volta consigliò Au Revoir les Enfants di Louis Malle ad un cliente, che gli rispose: «Non voglio vedere nessun cane da cisterna!» (traduzione letterale dell’espressione Reservoir Dogs, titolo originale del film, NdR). Ci sono molte teorie su cosa significhi il titolo del film ma, a quanto pare, in realtà non significa nulla: è solo una frase che Tarantino ha ascoltato e apprezzato. E con molta probabilità questa storia non è nemmeno vera…
9) Steve Buscemi ha “rubato” la parte a Tarantino
Sappiamo tutti che Quentin Tarantino ha l’abitudine di ritagliarsi una parte nei suoi film – a volte in un ruolo minore, come per la voce della segreteria telefonica in Jackie Brown, altre volte in un ruolo più ampio, come nel monologo di Jimmi Dimmick in Pulp Fiction – e il suo debutto alla regia non è stato diverso. Tarantino scrisse il personaggio di Mr. Pink pensando a se stesso, anche se il regista voleva che ad interpretarlo fosse Steve Buscemi. Tarantino disse a Buscemi che l’unico modo in cui poteva prendergli la parte sarebbe stato fare un provino davvero fantastico. Buscemi si rivelò all’altezza del compito e Tarantino finì per concedergli il ruolo e interpretare Mr. Brown.
8) Tarantino e il budget dedicato alla musica
Quentin Tarantino ha rivelato in una recente intervista di aver speso l’intero budget della colonna sonora di Le Iene per assicurarsi la canzone “Stuck in the Middle with You” di Stealers Wheel. Sapeva che era la traccia perfetta da usare per la scena delle torture con protagonista Mr. Blonde e non gli importò quale fosse il prezzo da pagare.
7) Alcuni investitori avanzarono richieste insolite
Quando Tarantino e il suo produttore Lawrence Bender fecero il giro di Hollywood in cerca di investitori per finanziare il film, ne incontrarono due dalle richieste davvero insolite. Uno si offrì di dar loro $ 500.000 a condizione che la sua ragazza potesse interpretare Mr. Blonde (richiesta che Tarantino e Bender considerarono davvero). L’altro offrì loro $ 1,6 milioni – più di quanto sarebbe stato il budget finale del film –, ma solo se avessero cambiato il finale: tutti coloro che erano morti nel film si sarebbero dovuti rivelare vivi.
6) Tony Scott era in lizza per dirigere il film
Secondo una featurette contenuta nell’edizione home video di True Romance (Una vita al massimo), scritto da Quentin Tarantino e diretto da Tony Scott, quest’ultimo ha letto due dei primi script di Tarantino – True Romance e Le Iene – e voleva dirigere proprio Le Iene. Tuttavia, Tarantino gli diede carta bianca per la regia di True Romance ma non per quella di Le Iene, poiché era determinato a dirigerlo da solo.
5) Il magazzino era in realtà un vecchio obitorio
Molte scene de Le Iene sono ambientate in un magazzino. A voler essere più precisi, il magazzino era in realtà un vecchio obitorio abbandonato. Molti spettatori penseranno che Michael Madsen si appoggia su una cassa quando Mr. Blonde entra per la prima volta nel magazzino, ma in realtà l’appoggio è un vecchio carro funebre dimenticato nell’edificio.
4) Mr. Blue è stato interpretato da un vero ex-criminale
Nel film Mr. Blue è interpretato da Edward Bunker, un ex criminale che era solito rapinare banche prima di diventare attore. Tuttavia, Bunker ha trovato la sceneggiatura non realistica: sosteneva che non avrebbe mai fatto un lavoro con un gruppo di ragazzi che non conosceva, poiché non avrebbe saputo se poteva fidarsi di loro. E non avrebbe mai fatto colazione con loro pubblicamente perché i testimoni li avrebbero sicuramente ricordati. C’è da dire che la scena della colazione è stata scritta solo per dare qualche battuta a Bunker che fino a quel momento non ne aveva.
3) Il comportamento di Lawrence Tierney sul set
Lawrence Tierney – Joe Cabot nel film – è uno degli attori più famosi di Hollywood, ma una serie ricorrente di aneddoti sul set che lo coinvolgono riguarda la sua follia. Pochi giorni dopo aver preso parte al set de Le Iene, ebbe una discussione accesa con Tarantino e si è fatto licenziare, anche se il regista alla fine cedette e lo invitò a tornare. Si vocifera che non avesse una memoria di ferro per le sue battute e che spesso si presentasse ubriaco sul set.
2) Gli abiti di scena erano di proprietà degli stessi attori
Dato che il budget del film era molto basso, la maggior parte degli attori ha usato i propri abiti come guardaroba. Il pezzo più famoso “della collezione” è la giacca della tuta di Eddie “il Bello” Cabot che apparteneva a Chris Penn. I completi neri dei personaggi, che ora sono probabilmente la parte più iconica del film, sono stati forniti gratuitamente dalla costume designer perché grande fan dei gangster movie americani.
1) La presenza di Harvey Keitel e il budget maggiore
Le Iene è un film a budget ridotto ma in origine Quentin Tarantino lo avrebbe portato a termine con un budget ancora più basso. Il suo piano iniziale era di girarlo su pellicola in bianco e nero 35 mm per soli $ 30.000. Tuttavia, il produttore Lawrence Bender consegnò la sceneggiatura al suo insegnante di recitazione, che la diede a sua moglie, che la fece arrivare ad Harvey Keitel, a cui piacque così tanto che è finito per rientrare nel cast nel ruolo di Mr. White e co-produrlo. Con Keitel in un ruolo così importante, il film è stato in grado di garantire un budget di $ 1,5 milioni in pochissimo tempo, consentendo quindi un valore di produzione molto più elevato.
Fonte: ScreenRant