sabato, Settembre 30, 2023
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Indiana Jones e il Quadrante del Destino: come funzionano l’Antikythera e i viaggi nel tempo?

Indiana Jones e il Quadrante del Destino è incentrato sulla ricerca dell'Antikythera di Archimede, ma in che modo il dispositivo consente a Indy di viaggiare nel tempo?

In Indiana Jones e il Quadrante del Destino abbiamo visto l’archeologo e avventuriero alle prese con una nuova avventura (presumibilmente l’ultima per Harrison Ford): il nostro Indy deve recuperare la potente Antikythera di Archimede, nota anche come “Quadrante del Destino”.

Nel film, il Professore fa squadra con un nuovo personaggio, la sua figlioccia Helena Shaw (Phoebe Waller-Bridge), anche lei sulle tracce di una delle due metà dell’Antikythera, dispositivo da cui era ossessionato suo padre (amico intimo di Jones): la ragazza è una trafficante di reliquie e vorrebbe vendere il dispositivo al miglior offerente, mentre Indy vorrebbe soltanto restituirlo al museo al quale appartiene.

Tuttavia, i due personaggi sono costretti ad unire le forze per cercare di contrastare i piani dell’ex nazista – ora fisico – Jürgen Voller (Mads Mikkelsen). Anche quest’ultimo brama il marchingegno: vuole usarlo per tornare nel 1939 e far sì che sia la Germania a vincere la Seconda Guerra Mondiale, nella speranza di cambiare il corso della storia e diventare un leader migliore di Hitler.

Dopo essere entrato in possesso del dispositivo, però, Voller non torna indietro di 30 anni, bensì di 2000 anni, ritrovandosi – insieme a Indy e Helena – nel 212 a.C., durante l’assedio di Siracusa. Ma come funziona esattamente l’Antikythera? E, soprattutto, come permette al nostro Professor Jones di viaggiare nel tempo in questo quinto capitolo?

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La spiegazione del viaggio nel tempo

La storia di Indiana Jones e il Quadrante del Destino si approccia al tema del viaggio nel tempo in un modo piuttosto interessante, poiché nel film non esiste alcuna macchina che consenta ai personaggi di viaggiare nel tempo (come spesso accade).

Esistono però i portali temporali, che appaiono in un momento specifico in un luogo specifico: in tal senso, il Quadrante del Destino è in grado di fornire a chi lo possiede le coordinate per rintracciare proprio questi portali. È facile pensare a questi portali come a dei wormhole nello spaziotempo, che attirano le persone al loro interno rigettandole poi in una posizione completamente diversa, solo che invece di essere aree nello spazio, i portali sono luoghi diversi nel tempo (è ciò che accade quando Helena riporta Indy ai giorni nostri, evento che però avviene off-screen).

Il Quadrante del Destino è in grado di rilevare fratture nello spazio-tempo, ovvero portali temporali. L’Antikythera è un dispositivo che esiste nella realtà: rivenuto sott’acqua, è stato costruito da Archimede, anche se non è mai stato dimostrato che possa davvero permettere alle persone di viaggiare nel tempo. Il dispositivo è noto per essere considerato il computer analogico più antico del mondo, poiché attraverso i suoi quadranti è in grado di visualizzare informazioni sui fenomeni astronomici. È così che nel film viene spiegato come il Quadrante sia in grado di individuare i portali temporali, ma solo quando le due metà del meccanismo vengono rimesse insieme.

Sfortunatamente, poiché la teoria della deriva dei continenti (il movimento delle placche tettoniche della Terra) è stata formulata soltanto 1000 anni dopo l’invenzione dell’Antikythera, le coordinate che inserisce il Dr. Voller non risultano corrette: ciò porta l’aereo su cui Voller, Indy ed Helena viaggiano per entrare in una frattura dello spaziotempo ad atterrare non nel 1939 (quindi pochi giorni prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale, come Voller aveva pianificato), bensì nel 212 a.C.

Tuttavia, si scopre che qualunque calcolo non avrebbe avuto comunque importanza, dal momento che tutti i portali avrebbero condotto soltanto ad un tempo e ad un luogo specifico, ossia Siracusa: Archimede, infatti, aveva inventato il dispositivo con lo scopo di individuare esclusivamente fessure spaziotemporali che conducessero alla sua epoca e ricevere quindi aiuto dai viaggiatori del futuro per fermare l’assedio.

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Stefano Terracina
Stefano Terracina
Cresciuto a pane, latte e Il Mago di Oz | Film del cuore: Titanic | Il più grande regista: Stanley Kubrick | Attore preferito: Michael Fassbender | La citazione più bella: "Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile." (A Beautiful Mind)

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