lunedì, Ottobre 14, 2024
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Hunger Games: 10 curiosità sulla saga con Jennifer Lawrence

Tutti conoscono Hunger Games, la saga cinematografica ispirata ai romanzi Young Adult della scrittrice Suzanne Collins che hanno segnato l’immaginario collettivo di una nuova generazione di giovanissimi, trasformando le star protagoniste – Jennifer Lawrence, Liam Hemsworth, Josh Hutcherson – in vere e proprie celebrità “di serie A” come i loro colleghi (ben più navigati) Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Donald Sutherland, Lenny Kravitz, Stanley Tucci e il compianto Philip Seymour Hoffman con i quali condividono lo schermo.

Sono passati circa cinque anni dalla fine della saga – composta dai capitoli Hunger Games, Hunger Games: La Ragazza di Fuoco, Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1 e Parte II – e recentemente molti rumors confermati parlavano della possibilità di realizzare una serie di prequel del film (come potete leggere qui). La saga originale infranse ogni record al box-office lanciando la carriera delle star protagoniste: un budget faraonico, ore di makeup e CGI, un’estetica distopica, capelli tinti con colori naif, parrucche, dettagli prostetici sono solo alcuni degli aspetti nascosti dietro le quinte del film. Vediamo insieme 10 curiosità che forse non sapevate su questa amatissima saga:

10. Il pessimo bacio di Katniss

Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence) e Gale Hawthorne (Liam Hemsworth) condividono numerose scene intime nel corso del primo film. Ma, come ha ricordato ironicamente l’attore durante una puntata del Tonight Show condotto da Jimmy Fallon, le scene di bacio tra lui e la Lawrence si rivelarono abbastanza… “maleodoranti”. Prima della sessione di trucco, l’attrice mangiava aglio, tonno o qualunque altro cibo dal pessimo odore di proposito! Ma la lawrence non sembra avere nessun rimpianto o ripensamento a tal proposito, perché come si è giustificata durante una conferenza stampa: “Io comunque gli ho dato prima un giusto avvertimento”.

9. Il barattolo delle parolacce

In verità non c’era nessun serio motivo per far guadagnare, ai film dell’intera saga di Huger Games, un divieto PG-13 rivolto ai minori. Eppure il regista Gary Ross, anche sceneggiatore del primo film, ha rivelato che era solito tenere un barattolo delle parolacce sul set mentre giravano. E proprio Jennifer Lawrence stessa è stata quella che ha contribuito, più di tutti, a riempire il barattolo: basta solo pensare agli altri ruoli interpretati dall’attrice in altri film per non stupirsi più di tanto, perché sia in American Hustle che ne Il Lato Positivo ha dato prova di saper dire la sua giusta dose di parolacce sul grande schermo.

8. Haymitch è vegano

Haymitch Abernathy, un ex-vincitore degli Hunger Games e mentore di Katniss, spesso si cimenta in battute da ubriaco pronunciate mentre sorseggia un buon vino o qualcosa di alcolico. Inoltre è davvero difficile vederlo mangiare qualcosa di solido in alcune scene: al massimo, può consumare poche verdure ma mai carne, come invece fanno gli altri personaggi. Questa scelta è stata compiuta per calzare maggiormente con le necessità dell’attore Woody Harrelson, che è da anni un attivista vegano coinvolto in battaglie civili per invitare la gente a ridurre il consumo di carne.

7. Le canzoni di Ed Sheeran sono state rifiutate

Il cantautore britannico Ed Sheeran, secondo le cronache, presentò tre canzoni per il secondo episodio della serie Hunger GamesLa Ragazza di Fuoco – ma tutti e tre i provini furono scartati e respinti. Allo stesso tempo la colonna sonora del franchise ha visto coinvolti, nella realizzazione, vari artisti spaziando attraverso i generi, da Lorde passando per i Coldplay, i Lumineers e tanti altri. Aneddoto divertente: Ed Sheeran aveva già provato precedentemente a comporre delle canzoni per la saga di Twilight, ma con lo stesso infelice esodo; alla fine il suo sogno di partecipare alla realizzazione di una colonna sonora si è esaudito solo quando la sua canzone, I See Fire, è finita all’interno del film Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug.

6. Dalla Lista Nera al Box Office

Non molti produttori erano pronti a mettersi in gioco per produrre un film che aveva, come protagonista, una teenager; ma tutto è cambiato grazie all’uscita di Hunger Games, nel 2012. Mentre molti sanno che la sceneggiatura è basata sul romanzo omonimo di Suzanne Collins, molti non sanno che nessuno Studio aveva commissionato la sceneggiatura, facendola finire quindi all’interno della famosa Lista Nera (la tanto temuta Black List). Per chi ancora non lo sa, la Lista Nera è un resoconto annuale di alcune delle sceneggiature più promettenti che non sono ancora state prodotte da nessuno; lo script di Hunger Games risaliva al 2010 ed era stato classificato, secondo il sito, come una delle più popolari non ancora prodotte. Per fortuna, il resto è storia.

5. Il segreto dietro la strana barba di Wes Bentley

L’attore Wes Bentley interpreta il Primo Stratega degli Hunger Games Seneca Crane nel primo capitolo della saga; pur non ricordando il suo nome, rimane comunque indimenticabile per via della strana forma della sua bizzarra barba: osservandola, potrebbe sembrare quasi una barba finta, un’applicazione “extra” sul suo viso. In realtà è stata realizzata con grande abilità disegnandola a partire dalla vera barba di Bentley, che in un’intervista ha rivelato come spesso era solito sfoggiare quella strana barba mentre andava a fare shopping o era coinvolto in altre attività lontane dal set, mentre non stavano girando.

4. Una parrucca da 30.000 dollari

In base all’omonimo romanzo della Collins, il personaggio di Katniss Everdeen sfoggia dei lunghi capelli scuri, una vera sfida per Jennifer Lawrence che è indiscutibilmente bionda. Invece di tingerle i capelli, si è optato per farle indossare una parrucca. Numerose – e costose – parrucche di differenti sfumature castane furono provate fino ad arrivare a quella definitiva che costava la bellezza di 30.000 mila dollari; anche la classica treccia alla francese che Katniss sfoggia nel film era sempre parte integrante della parrucca.

3. Donald Sutherland e il ruolo del Presidente

Siccome stiamo parlando di una consolidata super-star hollywoodiana, sarebbe facile pensare che Donald Sutherland fosse stato valutato fin dal principio per interpretare il ruolo del Presidente Snow all’interno di Hunger Games; ma, contro ogni aspettativa, all’attore non fu mai inviato lo script. Sutherland lesse accidentalmente parte della sceneggiatura scoprendo che gli ricordava, incredibilmente, il dramma bellico diretto da Stanley Kubrick Orizzonti di Gloria. L’attore ha così scritto una lunga lettera indirizzata al regista Gary Ross per spiegargli per quale motivo era perfetto per il ruolo del Presidente Snow, che nel primo film è in scena meno di dieci minuti anche se si rivela essere un personaggio molto più importante e centrale a partire dal secondo capitolo della saga.

2. Oggetti di scena presi in prestito da altri set

Molte delle console che si vedono nella sala di controllo del Distretto 13 nell’ultimo capitolo della saga – ovvero Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte II – hanno una storia davvero interessante alle spalle. Queste console furono usate per la prima volta sul set del film Apollo 13, girato negli anni ’90 e con protagonista Tom Hanks. Ma non è tutto: dopo essere state impiegate all’interno dei film della saga di Hunger Games, le console furono riutilizzate in un altro prodotto audiovisivo, un dramma incentrato sul tema dello spazio; sono state, infatti, parte del set del biopic Il Diritto di Contare e, a un occhio attento, non sarà sfuggito che gran parte dell’attrezzatura riporta la scritta “Panem” scritta su di essa.

1. Il bacio improvvisato tra Effie e Haymitch

In tutti i capitoli della saga è possibile osservare, soprattutto con l’occhio attento del fan, la relazione di amore-odio che lega Haymitch – il mentore di Katniss – ad Effie. Nell’ultimo capitolo Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte II, Haymitch finisce per baciare Effie dicendole addio. Questa scena fu per tutti una vera sorpresa, non solo per i fan ma anche per l’intera troupe perché gli attori Woody Harrelson ed Elizabeth Banks l’avevano improvvisata sul momento, senza dire niente a nessuno!

Fonte: ScreenRant

Ludovica Ottaviani
Ludovica Ottaviani
Imbrattatrice di sudate carte a tempo perso, irrimediabilmente innamorata della settima arte da sempre | Film del cuore: Lo Chiamavano Jeeg Robot | Il più grande regista: Quentin Tarantino | Attore preferito: Gary Oldman | La citazione più bella: "Le parole più belle al mondo non sono Ti Amo, ma È Benigno." (Il Dormiglione)

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