Con gli Oscar per miglior film, miglior regista, miglior attore, miglior sceneggiatura non originale, migliori effetti speciali e miglior montaggio, Forrest Gump è stato uno dei film più premiati nella storia del cinema. Si tratta di un film cult, le cui frasi come “Corri, Forrest” o la celeberrima “La vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita” rimangono ancora oggi nella memoria degli spettatori.
Uscito nel luglio del 1994, girato da Robert Zemeckis ed interpretato da Tom Hanks nel ruolo di protagonista (doppiato in lingua italiana da Francesco Pannofino), Forrest Gump costò 55 milioni, incassandone ben 678 in tutto il mondo e diventando il maggior successo per quell’anno, seguito da Il re leone. Il film è ispirato all’omonimo romanzo di Winston Groom del 1986, scrittore e giornalista statunitense venuto a mancare il mese scorso, che narra l’incredibile vita di Forrest Gump, un uomo nato negli Stati Uniti d’America a metà degli anni ’40, che, nonostante le limitate capacità cognitive, si trova a vivere grandi momenti della storia del tempo solo grazie ad una serie di fortuite coincidenze, che lo portano ad entrare in contatto con alcune celebri personalità a lui contemporanee, come John Lennon ( a cui suggerisce l’idea per “Imagine”) e John Fitzgerald Kennedy (a cui dice di dover andare a fare pipì, dopo avere bevuto una quindicina di Dr Pepper).
Fu possibile realizzare l’incontro del protagonista con queste personalità, già defunte da anni, grazie ad un magistrale utilizzo delle tecniche CGI (Computer Generated Imagery) su dei filmati di repertorio, che porteranno la pellicola a vincere l’Oscar per migliori effetti speciali. È lo stesso personaggio di Forrest Gump a raccontare la propria storia: lo vediamo già a inizio film seduto su una panchina, intento a parlare a degli sconosciuti delle avventure che ha vissuto. La vita di Forrest Gump ripercorre 30 anni di storia degli Stati Uniti, affrontando argomenti come la Guerra del Vietnam, il 1968 e gli Hippies, l’integrazione razziale in Alabama, lo scandalo Watergate e l’uragano Carmen. Il racconto che il personaggio ne fa è sicuramente emozionante, a tratti divertente, a cui fa da cornice la storia d’amore con Jenny, una bambina che Forrest incontra il primo giorno di scuola e da cui non si separerà mai, nonostante le molteplici difficoltà.
Chi ha creduto molto nelle potenzialità di questo film prima della sua uscita è stato Tom Hanks, che non chiese un compenso vero e proprio per la sua interpretazione ma una percentuale sugli incassi, che si tradusse in 40 milioni di dollari, una cifra alta dato che l’attore non era ancora famoso (anche se stava per diventarlo con la vittoria dell’Oscar per il film Philadelphia). Vi proponiamo di seguito una serie di curiosità sul film.
Corri Forrest!
Ottima interpretazione, grande prestanza, ma neanche una goccia di sudore versata sul set: le scene che ritraggono Forrest Gump nella corsa in realtà sono stata tutte interpretate dalla controfigura di Tom Hanks, che altri non era che il fratello Jim. I due sono praticamente identici! Il personaggio di Forrest Gump ha un’altra grande passione sportiva, il ping pong, ma anche qui non è l’attore in prima persona a giocare le partite, perché le scene sono state tutte girate con le tecniche del CGI.
Chi interpreterà Forrest Gump?
Prima che la proposta di interpretare il ruolo di Forrest Gump arrivasse a Tom Hanks, passò da John Travolta, Billy Murray e Chevy Chase che, forse per fortuna, rifiutarono la parte. Hanks, invece, dopo aver letto la sceneggiatura, acconsentì immediatamente, declinando così l’invito a partecipare al cast de “Le ali della libertà” di Frank Darabont. John Travolta tutt’ora, nelle interviste, dichiara di avere fatto un grande errore, nonostante il suo rifiuto fosse legato alla partecipazione al film Pulp Fiction di Quentin Tarantino.
Mi chiamo Forrest, Forrest Gump
All’inizio della pellicola veniamo subito a sapere perché la madre chiamo il figlio Forrest certamente per un motivo singolare: il nome gli viene dato in ricordo di Nathan Bedford Forrest, tenente generale ricordato come eroe della Guerra di secessione ma soprattutto come fondatore del Ku Klux Klan. La madre di Forrest mette in chiaro di non essere assolutamente simpatizzante del movimento ma che questo nome ricorderà al figlio che non sempre gli uomini fanno cose che hanno molto senso.
Che fine ha fatto Haley Joel Osment?
Capita spesso che i bambini prodigio della recitazione, ad un certo punto, spariscano dalle scene: questo è anche il caso di Haley Joel Osment. Nato a Los Angeles nel 1988, inizia la sua carriera interpretando il personaggio del figlio di Forrest Gump, per poi continuare a lavorare in pellicole come “Il sesto senso”, “A.I.- Intelligenza artificiale”, “L’ultimo treno”, “Un treno per domani”. Purtroppo la sua fama terminerà presto e la sua vita prenderà una brutta piega: nel 2006 fa un brutto incidente, seguito da un arresto per guida in stato di ebbrezza e possesso di marijuana.
Tom Hanks e Gary Sinise: che coppia!
Gary Alan Sinise, classe 1955, nasce a Blue Island, Illinois, e debutta al cinema in “Vicino a te”, pellicola del 1992 di Keith Gordon sulla Seconda guerra mondiale. Nel 1994 interpreta il personaggio del tenente Dan Taylor in Forrest Gump, affiancando così Tom Hanks per la prima volta. I due si troveranno a lavorare insieme in altri due pilastri del cinema americano, “Apollo 13” di Ron Howard del 1995 e “Il miglio verde” di Frank Darabont del 1999. In Forrest Gump Dan Taylor pronuncia una frase che preannuncia quello che sarebbe successo l’anno successivo, l’anno di “Apollo 13”, dicendo al personaggio di Forrest che se mai sarà capitano di una barca di gamberi, lui, a sua volta, diventerà astronauta.
Bubba Gump Shrimp Co.
Come dimenticare il mitico Bubba, il pescatore di gamberi che Forrest incontra durante la Guerra del Vietnam? Bubba (interpretato da Mykelti Williamson) è uno dei personaggi più amati del film e la sua morte una delle scene più commoventi del film. Nel 1995 la Viacom Consumer Production, ossia la divisione proprietaria dei diritti dei film Viacom e della catena di ristoranti Rusty Pelican, chiede all’amministratore delegato di quest’ultima di realizzare una serie di ristoranti ispirati al film Forrest Gump. Nel 1996 apre il primo Bubba Gump Shrimp Co. a Moenterey (California). All’interno di questi locali è possibile trovare varie riproduzioni di oggetti di scena del film e un menù, ovviamente, a base di gamberi. Oggi i Bubba Gump Shrimp Co. sono ben 43, perlopiù situati negli Stati Uniti, ma ne troviamo alcuni anche in Asia e uno a Londra. Nel film Forrest, a causa della malattia della madre, si trova costretto a lasciare l’attività al tenente Dan, che investe parte del denaro ricavato nella Apple, pensando che sia un’azienda di frutta.
La barca di Bubba
Volete vedere la barca di Bubba? È possibile, basta andare a mangiare al Planet Hollywood del Downtown Disney, in Florida, dove potrete ammirare anche una racchetta da ping pong firmata da Tom Hanks.
Un sequel?
Per anni si è pensato ad un sequel di Forrest Gump, tanto che il 10 settembre 2001 fu consegnato lo script ai produttori; quello che successe il giorno dopo fece cambiare idea sia al regista che allo sceneggiatore che a Tom Hanks. I tre si riunirono qualche giorno dopo l’attento delle Torri gemelle e capirono che, dopo quello che era successo, non aveva più senso girare il sequel. La storia vedeva come protagonista il figlio sieropositivo di Forrest Gump, sempre interpretato da Tom Hanks, alle prese con una vita molto particolare, simile a quella del padre. Avrebbe fatto molti lavori, tra i quali il ballerino (che gli avrebbe permesso di conoscere e ballare con Lady Diana), e sarebbe stato partecipe di alcuni eventi storici del tempo, come del caso O.J.Simpson o dell’attentato di Oklahoma del 1995.
La panchina
La famosa panchina di Forrest Gump, da dove lui racconta la propria vita, è diventata uno degli oggetti più iconici del cinema. Nella classifica degli oggetti di scena più famosi, risulta seconda alle scarpette rosse indossate da Judy Garland ne “Il mago di Oz”. La panchina non era originaria della piazza di Chippewa a Savannah, ma era stata posizionata lì in occasione del film. Durante le riprese ne furono creati 5 modelli, ciascuna attualmente di proprietà del Museo di Storia di Savannah, della Smithsonian e due della Paramount. La quinta è stata donata a una guardia che vegliava sul set durante le riprese, che rifiutò qualsiasi offerta da parte dei collezionisti. La panchina oggi vale cinquecentomila dollari!
Il discorso nascosto
Una delle scene più memorabili di Forrest Gump è certamente quella del discorso che il protagonista tiene in occasione della manifestazione pacifica al Lincoln Memorial, davanti al Campidoglio. Forrest si ritrova a parlare per primo davanti alla folla per esprimere il proprio pensiero sulla Guerra del Vietnam, ma un militare scollega i cavi dei microfoni, che vengono attaccati nuovamente quando ormai Forrest ha terminato il discorso. In molti si sono chiesti quali fossero le battute di Tom Hanks in quella circostanza, ma neanche leggendo la sceneggiatura del film è mai stato possibile scoprirlo. Tuttavia, poco tempo fa, l’attore ha finalmente svelato le parole pronunciate: “A volte le persone vanno in Vietnam, poi tornano a casa dalle loro mamme senza le gambe, oppure non tornano affatto. È una brutta cosa. E non ho altro da dire su questa faccenda.” Si tratta di un discorso sincero, genuino, completamente in linea con il personaggio di Forrest Gump.
La camicia a quadri blu
Sono molti i salti temporali del film e lo vediamo dal cambiamento delle scenografie, dalla crescita dei personaggi e dalle mode in tema di abbigliamento; l’unica cosa che resta sempre uguale è la camicia blu a quadri di Forrest Gump, che indossa all’inizio di ogni passaggio temporale.
Forrest Gump, il romanzo
Il romanzo “Forrest Gump” di Winston Gromm, scritto nel 1986, ha offerto un grande spunto per la realizzazione del film, ma quest’ultimo se ne discosta in maniera sostanziale. Le differenze sono molte, ad esempio nel romanzo la prima volta di Forrest con Jenny viene descritta come un successo e la donna ringrazia l’amico d’infanzia per la perfomance, al contrario che nel film, dove Forrest risulta molto impacciato nell’approcciarsi sessualmente alla donna. Inoltre il Forrest di Gromm è un grande scacchista, nonché un genio della matematica nonostante le sue ridotte capacità cognitive. Anche l’amore per la corsa è frutto della fantasia di Eric Roth, lo sceneggiatore; nel romanzo Forrest non corre attraversando gli Stati Uniti, ma diventa un wrestler. Non solo, il Forrest Gump di Gromm è un astronauta e viene arruolato dalla NASA per una missione che termina con un incidente che lo porterà a trascorrere del tempo in Nuova Zelanda, dove una tribù di cannibali lo terrà in ostaggio. Infine, durante la guerra del Vietnam, il Forrest cartaceo salverà molti dei suoi compagni, ma non il tenente Dan Taylor e non assisterà alla morte dell’amico Buba.
Forrest Gump è nel futuro
Ogni anno la Biblioteca del Congresso, ossia la Biblioteca nazionale degli Stati Uniti d’America, seleziona circa 25 opere di vario genere per le generazioni future. Nel 2011 la scelta è ricaduta sul film “Forrest Gump”, che è così entrato a far parte del database del National Film Registry, in quanto ritenuto un’opera significativa dal punto di vista culturale.