venerdì, Dicembre 6, 2024
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Don’t Worry Darling: la spiegazione del finale del film

Un'analisi dell'ambiguo finale di Don't Worry Darling, il controverso film di Olivia Wilde con Florence Pugh e Harry Styles, disponibile da alcuni giorni su Netflix.

Don’t Worry Darling poggia su una complessa premessa fantascientifica piena di colpi di scena, ma sia il finale cinematografico che quello originale dello spec script meritano una spiegazione approfondita.

Diretto da Olivia Wilde e scritto da Katie Silberman, Carey Van Dyke e Shane Van Dyke, Don’t Worry Darling racconta la storia di Alice Chambers (interpretata da Florence Pugh), una casalinga degli anni ’50 che vive in una comunità salutare e idilliaca insieme al marito Jack (interpretato da Harry Styles), il quale lavora per il misterioso Progetto Victory guidato da Frank (interpretato da Chris Pine).

Il più grande colpo di scena di Don’t Worry Darling vede Alice rendersi conto di ciò che Jack le ha fatto – l’ha messa contro la sua volontà all’interno di una realtà virtuale che le toglie il controllo sulla propria vita -, uccidere il marito e tentare di fuggire dalla simulazione creata dal Progetto Victory.

Bunny (interpretata dalla stessa Olivia Wilde) aiuta Alice a fuggire dopo averle rivelato di sapere da tempo che il mondo in cui vivevano non è reale. Nel bel mezzo della fuga di Alice, Shelley (Gemma Chan) accoltella Frank, arrabbiata per ciò che è successo e pronta a prendere il controllo della realtà simulata. Alla fine, Alice riesce a raggiungere il quartier generale con i robot simulati che la seguono, e sembra tornare finalmente al mondo reale, liberata da Frank e dal Progetto Victory una volta per tutte.

Il film – uscito nelle sale nel 2022 e disponibile da alcuni giorni su Netflix – si conclude in modo ambiguo: sebbene sembri che Alice sia riuscita a fuggire, c’è molto da analizzare rispetto alla conclusione di questo thriller psicologico dove non tutto viene davvero risolto.

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Che cosa provoca le visioni di Alice e perché continua ad averle

Nel film, Alice (Florence Pugh) ha delle visioni — di donne che danzano, di se stessa che sta per annegare, di Margaret che cerca di rompere un vetro — che si intensificano man mano che il film procede. All’inizio, Alice è perfettamente contenta della sua vita, affrontando la stessa routine ogni giorno. Sembra che il condizionamento di Frank (Chris Pine), così come il controllo di Jack (Harry Styles) su Alice nel mondo esterno, stiano funzionando perché la donna non sospetta nulla. Tuttavia, le visioni prendono pienamente il sopravvento su Alice dopo un incontro con Margaret (KiKi Layne), che è la prima a mettere apertamente in discussione ciò che sta accadendo e il loro ambiente apparentemente perfetto.

Le altre donne cercano di ignorare Margaret, ma Alice è assai più intuitiva, il che ha senso considerando che nella vita reale è un medico. Le visioni di Alice non solo continuano, ma diventano anche più difficili da ignorare. È possibile che continui ad averle perché il seme del dubbio è stato piantato in lei fin dall’inizio: di conseguenza, una volta che questo ha preso piede, è difficile per la donna scrollarselo di dosso e continuare come se nulla fosse. Non è così facile per Alice respingere questi sentimenti di inquietudine, poiché la sua mente si sta aprendo alla consapevolezza che ciò che vede sta influenzando il suo stato mentale, avvisandola del fatto che è stata ingannata.

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Stefano Terracina
Stefano Terracina
Cresciuto a pane, latte e Il Mago di Oz | Film del cuore: Titanic | Il più grande regista: Stanley Kubrick | Attore preferito: Michael Fassbender | La citazione più bella: "Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile." (A Beautiful Mind)

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