lunedì, Ottobre 2, 2023
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Alien: i segreti del capolavoro di Ridley Scott tra fantascienza e horror

Alien è un film di fantascienza diretto da Ridley Scott, uscito nelle sale americane il 25 maggio del 1979. È universalmente considerato come uno dei migliori film sci-fi della storia del cinema e come uno capolavori di Scott. Capostipite di una fortunata serie di pellicole, contribuì anche a lanciare la carriera dell’allora sconosciuta Sigourney Weaver.

I segreti di Alien di Ridley Scott

Siete davvero sicuri di conoscere tutti i segreti del film? Mettetevi alla prova con queste curiosità!

Il progetto, Walter Hill e i “suggerimenti” di Ridley Scott

Fu lo sceneggiatore Dan O’Bannon, nel 1975, a incontrare in Francia gli artisti/illustratori Jean “Moebius” Giraud, Chris Foss e Hans Rudi Giger per mettere a punto visivamente il progetto di Alien.

In origine il film doveva essere diretto da Walter Hill, che poi lo passò a Ridley Scott. Hill, insieme a David Giler, intervenne nelle fasi iniziali della sceneggiatura scritta da Dan O’Bannon, ispirandosi a un b-movie degli anni ’50 (Il mostro dell’astronave di Edward L. Cahn) e apportando significative modifiche (come l’equipaggio del Nostromo, passato da sette uomini a cinque più due donne, o il personaggio di Ash, trasformato in un robot, o – ancora – la presenza del gatto), confermate da Scott ma, a film finito, negata da O’Bannon.

Tra i suggerimenti di Ridley Scott c’è l’ampliamento del Nostromo, il cui ponte è stato concepito pensando all’interno di un bombardiere strategico B-52.

I sequel, la denuncia per plagio e il ruolo di Veronica Cartwright

Alien ha avuto tre sequel, tutti con Sigourney Weaver come protagonista: Aliens – Scontro finaleAlien³ e Alien – La clonazione. Sono stati inoltre prodotti due film ispirati al soggetto originale e con ambientazione anteriore, Alien vs. Predator e Aliens vs. Predator 2, collegati con un’altra serie cinematografica, Predator. Nel 2012 è uscito Prometheus, un prequel più pertinente all’universo di Alien, seguito nel 2017 da Alien: Covenant.

Il legale dello scrittore di fantascienza A.E. Van Vogt sporse una denuncia per plagio, sostenendo che la storia del film era stata mutuata dal racconto Discord in Scarlet (1939), che lo stesso scrittore aveva incorporato nel romanzo Voyage of the Space Beagle (1950). Il plagio fu confermato (a porte chiuse) e la vertenza risolta con un congruo risarcimento a Van Vogt.

In una delle prime versioni della sceneggiatura, Ripley era un personaggio maschile. Originariamente doveva essere Veronica Cartwright a interpretare l’eroina protagonista, ma la produzione scelse poi Sigourney Weaver. Alla Cartwright toccò il ruolo di Lambert.

La sceneggiatura, l’improvvisazione e il gatto Jones

Nella sceneggiatura c’era una scena d’amore tra i personaggi di Dallas (Tom Skerritt) e Ripley (Sigourney Weaver) che non fu girata.

Per la scena della “nascita” del nuovo alieno dal corpo di Kane, gli attori (ad eccezione ovviamente John Hurt) non ne erano stati informati perché le loro reazioni fossero più che naturali.

Per interpretare il gatto Jones, mascotte del Nostromo, furono utilizzati quattro gatti diversi. Il gatto Jones riappare all’inizio del film Aliens – Scontro finale. Assieme a Ripley e all’androide Bishop (Aliens – Scontro finale e Alien³), Jones è uno dei tre personaggi che compaiono per più di un episodio nella saga.

I disegni di Hans Rudi Giger e la colonna sonora di Jerry Goldsmith

I disegni del pittore Hans Rudi Giger per l’alieno furono cambiati varie volte perché risultavano troppo espliciti dal punto di vista sessuale. Le uova, ad esempio, ricordavano eccessivamente il sesso femminile.

“Nostromo” e “Narcissus” (il nome della scialuppa di salvataggio) provengono dai titoli di due libri dello scrittore polacco neutralizzato britannico Joseph Conrad. Per le scene che mostravano gli esterni del Nostromo, venne costruita in studio una gigantesca parte dell’astronave per dare il senso dell’immensità della stessa.

Alien vinse l’Oscar per i migliori effetti speciali dopo aver ottenuto anche una candidatura per la migliore scenografia. La colonna sonora di Jerry Goldsmith venne, invece, candidata ai Golden Globes e ai Grammy Awards. Nel 2002 il film è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

Il finale originale e la Director’s Cut

Pare che Ridley Scott avesse pensato a un altro finale, considerato troppo crudo dalla Fox: l’alieno, dopo aver decapitato Ripley con un morso, si sarebbe seduto alla sua postazione e avrebbe inviato un messaggio alla Terra, imitando alla perfezione la sua voce.

Del film esiste una versione Director’s Cut rimasterizzata con tecnologia digitale e distribuita negli Stati Uniti per la festa di Halloween del 2003 in occasione del 25º anniversario. In questa versione compaiono delle scene tagliate nella prima edizione. In realtà, come scrive lo stesso Scott nelle note del DVD, quella originale va considerata in tutto e per tutto la “sua” versione.

Redazione
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